I'm Broken

storm of tears (15)

Ecco la mia storia.. 

"Fin da quando ero piccola molte persone mi hanno derisa per il mio fisico, o ero troppo magra o troppo grassa. I miei genitori mi avevano sempre dato una mano ma, dopo la loro morte tutto cambiò, la mia nuova "famiglia" iniziò ad insultarmi e il mio riflesso allo specchio divenne sempre più un nemico per me. Tutto iniziò a crollarmi addosso, compresa me stessa, ero sottoterra, nessuno poteva più aiutarmi, ma soprattutto, nessuno voleva più farlo. Ogni giorno io mi muovo per inerzia, se fosse per me io sarei ancora in coma detto molto sinceramente, la magari potrei vivere una vita migliore ed accettarmi per quel che sono, senza nessuno che mi giudichi, ma penso di chiedere troppo. Nessuno crede in me, non ho amici oltre voi due che per carità uno è il mio bullo e l'altro è suo cugino. Non so nemmeno se potrei rifidarmi ancora di voi. Ritornando invece sulla questione del mangiare... faccio fatica ad ingerire qualsiasi alimento, e quelle volte che lo faccio mi ritrovo con due dita in gola. Il mio corpo ormai è un problema e tutto va a rotoli, tra il bullismo ricevuto per più di dieci anni e la continua perdita dei miei parenti non so davvero come fare; sembra quasi che il mondo ce l'abbia con me."                                                Per la prima volta ero riuscita a confessare la parte più oscura di me a qualcuno. Gli occhi dei due ragazzi erano fissi sui miei occhi colmi di lacrime, sull'ormo di scatenare una tempesta di lacrime. Ma chi è come me sopporta sempre e comunque, non  puo' far notare ad altri la propria debolezza o verrà utilizzata come arma contro se stessi. Il primo ad aprire bocca fù Lorenzo che si avvicinò a me dicendo:" Scusa davvero tanto Margaret... prometto che non ti sfiorerò mai più... nemmeno con un dito." Mi abbracciò... quell'abbraccio che non sentivo più ormai da troppo tempo, mi sentivo così piccola, impotente nelle sue braccia.  Fino a prima mi sono sentita trasparente agli occhi di altri, ed ora ero qui, tra le braccia del mio distruttore.