look me in the eyes (20)

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Il mare mi era stato sempre vicino. Mi riufugiavo lì quando stavo male, quando i bulli mi ferivano e non trovavo un luogo dove sentirmi al sicuro. La sua bellezza mi abbagliava gli occhi e tutto girava attorno al suono delle onde e al vento tra i capelli. Mi era mancato. Io e i miei due cari amici iniziammo a fare dei passaggi in riva al mare. Ci avvicinammo un pò e l'acqua mi iniziò a sfiorare, era un'emozione che non sentivo da tanto, troppo. I ricordi iniziarono a rimbombare nella mia testa. Mare...bulli...acqua...botte...pugni...calci...urla..."aiuto."

Flashback:
Ero al mare, avevo le lacrime agli occhi. Lui mi stava chiamando tra le sue onde. Non sapevo cosa fare. Avevo lividi e sangue su tutto il corpo, quelle parole creavano un caos nella mia mente. "Sei un errore" "vergognati" "fai schifo." Iniziai a strisciare la mia mano sull'acqua e mi sciaquai il volto colmo di lacrime. Ora stavo bene... ero in un posto sicuro.

I miei occhi erano lucidi, la palla cadde appena mi sfiorò i palmi delle mani. Quel posto era troppo. Mi ricordava troppe cose nel loro lato negativo e positivo. Non sapevo cosa fare. Iniziai a fare finta di niente. Lorenzo e Mattheo si scambiavano degli sguardi e riposizionarono la palla vicino al telo, ci sdraiammo e mi chiesero:"Hey Marga tutto bene?" La mia risposta fu solo un'inutile e insignificante bugia che dicevo ormai ogni giorno. "Sì, sì... sto bene. Tranquilli."
Decisi di sdraiarmi pensando a cose positive e caddi tra le braccia di morfeo. Al mio risveglio vicino a me non c'era più ne Lorenzo ne mattheo. Mi sedetti e notai dei ragazzi molto famigliari che si schizzavano. Erano loro. Due coglioni. Due coglioni ma belli... molto belli. Specialmente uno. Dopo averli visti notai che decisero di venire verso di me. Mi dissero che dovevamo prepararci per andare a casa. Mattheo iniziò ad andare perchè aveva adocchiato una sua amica nonché la ragazza per cui prova una certa ammirazione. Lydia. Rimanemmo solo io e Lorenzo. Ci sedemmo sulla spiaggia a osservare il tramonto. Una sua mano mi stava facendo i grattini alla testa. La mia testa successivamente venne appoggiata sul suo petto. Guardammo così un pò il tramonto. Ci alzammo con le mani unite, lui mi girò verso di sé e mi posizionò una sua mano sulla guancia. I nostri occhi erano vicini. E non solo...

 E non solo

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