Giovanni le faceva strada all'interno di casa sua, le fece fare un breve giro turistico della casa. Giulia come prima cosa si avvicino alle cornici con le fotografie che aveva visto poco prima e, il riccio, vedendola curiosa si avvicinò per spiegarle.
<<Questi sono mia mamma e mio papà e loro due mio fratello e mia sorella... l'altro ovviamente sono io.>> concluse sorridendo.
<<Vi somigliate, tua sorella ha gli stessi occhi di tua mamma, tu e tuo fratello siete un mix anche se tu forse hai i lineamenti più simili a quelli di tua madre che di tuo padre.>> disse Giulia riflettendo ad alta voce. Vide altre foto, molte ritraevano loro cinque altre anche qualche zio o qualche cugino e ogni volta Giovanni le spiegava nomi e legami di parentela.
Giulia continuò a curiosare, sorridendo teneramente alle foto di Giovanni da piccolino e prendendolo bonariamente in giro per il ciuffo alla Justin Bieber che aveva alle scuole medie.
Gli occhi della ragazza poi si soffermarono curiosi su di una cornice che ritraeva loro cinque con una neonata in braccio a sua sorella.
<<Chi è questa bambina bellissima?>> chiese Giulia con gli occhi che le si erano illuminati alla visione di quella piccolina.
<<Lei è mia nipote Virginia, è la figlia di mia sorella.>> Giulia notò che ci doveva essere molto legato perché si era soffermato a fissare la foto con un sorriso smagliante impresso sul volto.
<<Beh, è davvero una bellissima bambina.>> gli disse lei guardandolo.
Lui si voltò e continuò a sorridere riportando gli occhi sulla ragazza di fianco a lui e posando la cornice al suo posto.
<<Sì, lo è. È stato il regalo più bello che potessi ricevere. Vieni, ti faccio vedere il resto della casa.>>
Attraversarono velocemente la cucina, che non era grande come il salone in cui erano appena stati: il bancone che ospitava il piano cottura era molto ampio ma il tavolo era abbastanza piccolo, Giovanni le spiegò che proprio per quel motivo quando erano tutti mangiavano sempre nel salone.
La guidò al piano di sopra e iniziò ad indicarle le varie stanze.
<<Questo è il bagno, c'è la doccia per cui se dopo ti serve ti do tutti gli asciugamani>> spiegò mentre si affacciavano nella stanza in questione.
Proseguirono lungo il corridoio e lui continuava a spiegarle le varie camere della casa.
<<Camera dei miei, camera di mio fratello anche se ora non vive più qui, camera di mia sorella ma anche lei non vive più qui come puoi immaginare... questa invece è camera mia.>> disse quando arrivarono avanti l'ultima porta, spinse giù la maniglia aprendola e fece strada a Giulia all'interno.
La camera non era eccessivamente grande, il letto matrimoniale si trovava al centro della parete opposta rispetto alla porta, qualche foto e dei poster adornavano le pareti e sulla scrivania vi era poggiato lo zaino con dei fogli e dei libri sparsi qua e là.
L'armadio occupava un'intera parete, Giulia se lo aspettava da uno che aveva molta cura nel vestirsi come lui. Vide dei libri nelle mensole sopra la scrivania ma erano troppo lontani per leggere di cosa si trattasse.
<<È molto bella>> disse lei educatamente per poi continuare <<in realtà tutta casa tua è molto bella.>>
<<Grazie>> le rispose Giovanni <<pensavo che se per te va bene potevi dormire in camera di mia sorella, le lenzuola ci sono già ma sono pulite perché mia mamma ha questa fissa di tenere sempre i letti pronti se per caso qualche volta si ferma qui.>>

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Faded
RomansaStoria ambientata fuori dal contesto di amici, Giulia e Sangio sono due ragazzi comuni che frequentano l'ultimo anno di liceo. Non sono molto brava con le descrizioni quindi penso che non vi resti che entrare e leggere... se ne avete voglia