Capitolo 6

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Dopo le parole del ragazzo Giulia era piombata in uno stato ancora più confusionario rispetto a quello in cui l'aveva lasciata quello shottino improvvisato.

Al momento erano dentro, lei stava andando ad avvisare gli amici che sarebbe tornata a casa e Giovanni era andato a recuperare le loro cose dal piano di sopra.

<<Marti>> chiamò l'amica trovandola decisamente un po' più brilla rispetto a quando l'aveva lasciata venti minuti prima, ora si trovava sul divano accanto a Serena e Tommaso mentre portavano avanti una conversazione piuttosto assurda sulla presunta esistenza degli unicorni.

<<Tommy, ti giuro che ne ho visto uno. Assomigliano ai cavalli ma sono un po' più piccoli e di solito sono rosa, tutti glitterati.>> Serena, decisamente ubriaca, cercava di convincere Tommaso della sua teoria.

<<Praticamente gli unicorni sarebbero una versione glitterata di Edward Cullen?>> chiese il biondo un po' sconcertato.

Giulia a quel punto scoppiò a ridere e i tre ragazzi si girarono quasi in contemporanea verso di lei.

<<Giù>> urlò la mora appena la vide <<ti sei ripresa?>>

<<Sì Marti sto un po' meglio. Giovanni mi riaccompagna a casa.>>

Martina la guardò, improvvisamente più sobria di prima, mentre Serena e Tommaso erano ancora occupati a discutere animatamente.

<<Domani parliamo e mi racconterai cosa sta succedendo, prima forse dovrai ricordarmi cosa è successo stasera perché mi sento piuttosto alticcia.>> concluse la frase con un risolino che in realtà non c'entrava nulla con ciò di cui stavano parlando ma era abbastanza esplicativo dello stato alterato in cui si trovava.

<<Va bene>> fece Giulia sorridendo a sua volta <<domani mattina ti scrivo>>

<<Attenzione signorina>> disse Martina con un finto tono alterato scoppiando nuovamente a ridere.

<<Ciao Sere, ciao Tommy>> Giulia alzò leggermente la voce per sovrastare il rumore della musica e del chiacchiericcio che riempiva la stanza. Giovanni intanto era comparso dietro di lei con i cappotti in mano.

<<Sei pronta per andare?>>

<<Sì, certo.>>

<<Ciao raga, salutateci gli altri.>> concluse lui con un gesto della mano.

Arrivarono alla macchina con lui che continuava a tenerle il braccio in vita anche se, erano entrambi consapevoli che ormai lei era perfettamente in grado di camminare quasi senza barcollare ma nessuno dei due si azzardava a dire nulla in merito.

<<Non abbiamo neanche salutato Deddy>> disse Giulia dopo aver aspettato che Giovanni richiudesse il suo sportello e salisse al lato del guidatore.

<<Poi gli mandiamo un messaggio, tanto era così ubriaco che nemmeno si ricorderà.>> scoppiò a ridere e lei fece lo stesso pensando allo stato pietoso in cui l'amico si riduceva alle feste.

<<Ah mi stavo dimenticando... devo controllare se mi ha scritto Chiara.>> Giulia prese il telefono dalla tasca dei pantaloni e controllò le notifiche.

L'amica le aveva scritto un po' di tempo prima.

"Ama sono a casa. Scusa se ce ne siamo andati prima ma Ale era stanco. Domani ci sentiamo che dobbiamo commentare un po' di cose ahahah Buonanotte <3".

Sorrise e iniziò velocemente a digitare una risposta mentre il flusso dei suoi pensieri venne interrotto da Giovanni che prese parola.

<<Comunque avevi ragione sul ragazzo della tua amica. Non mi ha fatto una buona impressione.>> disse mentre svoltava e prendeva la strada che li avrebbe riportati in città. Giulia poteva già scorgere i palazzi iniziare a farsi più fitti.

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