Giovanni aveva passato il resto della serata a scrivere, non erano veri e propri testi di canzoni come faceva di solito ma erano per lo più pensieri sconnessi su ciò che gli passava per la mente. Aveva passato una bella serata, Giulia gli piaceva tanto ma allo stesso tempo sapeva che doveva stare attento a ciò che provava perché non voleva buttarsi a capofitto in una relazione: le cose lui le faceva con calma e con razionalità.
Poi parlare di relazione gli sembrava anche eccessivo, c'era tanto dell'altro che ancora non sapevano perché effettivamente si conoscevano da troppo poco tempo per potersi definire in qualunque modo. Era certo del fatto che quella ragazza gli interessasse parecchio, però il suo cervello gli urlava in tutte le lingue del mondo di fare le cose con calma. "Non ti lanciare a capofitto in questa cosa che poi ci vai a sbattere la testa", se lo ripeteva in continuazione come un mantra.
Tutte le sue congetture mentali vennero interrotte dalla telefonata di Deddy che voleva sapere come era andata la serata: Giovanni rimase sul vago il più possibile, specificando solo che erano stati bene e che oltre a questo non c'erano avvenimenti degni di nota. Gli riportò solo quel fatto che ancora non si spiegava sulla deviazione per tornare a casa che la ragazza gli faceva prendere, la curiosità ebbe la meglio e chiese all'amico se ne sapesse qualcosa.
<< Boh zì, anche io faccio sempre quella quando l'accompagno o la vado a prendere. Magari ci abita qualcuno che le sta sulle palle che so, se non te ne ha parlato comunque sarà o una cosa di poco conto o magari sono cose private di cui non le va di parlare. Comunque un periodo ci hanno fatto davvero dei lavori, eh. Certo stiamo parlando di mesi fa quindi trovo poco plausibile il fatto che ancora non abbiano terminato.>>
Giovanni restava comunque poco convinto, capì però che l'amico non sapeva effettivamente nulla su quel comportamento strano, chiacchierarono un altro po' di cose di poco conto prima di darsi la buonanotte.
Il resto della settimana passò abbastanza velocemente, sia Giovanni che Giulia trascorsero un po' di tempo insieme nelle brevi pause scolastiche e lui la accompagnava a danza quando poteva o quando la ragazza non aveva nessuno che le potesse dare un passaggio, neanche avrebbero potuto trovare altre occasioni per vedersi visto e considerato che Giulia provava tutto il pomeriggio e lui stava iniziando ad ingranare con la musica quindi il pomeriggio di solito lavorava con un suo amico produttore. Comunque tutti e due erano totalmente intenzionati ad andarci piano e a vedere dove li avrebbe portati quella conoscenza, Giulia anche aveva riflettuto sulla questione e i suoi pensieri erano più o meno simili a quelli che il ragazzo aveva avuto una volta tornato a casa; allontanatasi dallo scombussolamento provocato da Giovanni anche lei aveva preferito rifletterci a mente fredda e decidere di non affrettare le cose per non rimanerci male nel caso in cui non fossero andate come sperava, soprattutto perché trovava abbastanza inverosimile che Giovanni fosse intenzionato a continuare la conoscenza; solitamente nessuno si prendeva la briga di grattare oltre la superficie e conoscerla davvero o almeno non nel senso di una relazione vera e propria, non che lei lo avesse mai lasciato fare a nessuno comunque. Ormai aveva capito come andava la sua vita e quali erano le persone che aveva attorno e se lo faceva bastare, il massimo che avrebbe potuto ottenere sarebbe stata un'amicizia con un sentimento più forte che però era destinato a rimanere unilaterale.
<<Ama quindi questo voler rallentare all'improvviso a cosa è dovuto?>> Chiara era seduta a gambe larghe sul pavimento della Sala 6, il tutù rosso un po' spiegazzato perché si era seduta storta e aveva finito per schiacciarlo: per quanto Chiara amasse la danza mal sopportava il classico, ragion per cui il maestro la riprendeva sempre per la poca attenzione e cura al dettaglio che lei metteva nelle cose e che quella disciplina invece richiedeva. Giulia era convinta di aver sentito la frase: "madre natura ti ha dato delle linee perfette e un talento naturale ma tu guardi solo modern e hip hop" uscire dalla bocca del maestro almeno dieci volte al giorno e sempre e solo quando riprendeva Chiara. Neanche a Giulia piaceva il classico ma entrambe lo studiavano per avere delle buone basi, in realtà erano anche piuttosto preparate e se la cavavano senza troppe difficoltà. Chiara intanto iniziò ad allungarsi per fare un po' di riscaldamento e nel mentre guardava di sottecchi l'amica che le aveva appena espresso le sue considerazioni sul rapporto tra lei e Giovanni.
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Faded
RomanceStoria ambientata fuori dal contesto di amici, Giulia e Sangio sono due ragazzi comuni che frequentano l'ultimo anno di liceo. Non sono molto brava con le descrizioni quindi penso che non vi resti che entrare e leggere... se ne avete voglia