Capitolo 9

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Giulia era stata elettrizzata per tutto il sabato pomeriggio, fino alla domenica mattina, aveva fatto fatica persino a prendere sonno la notte precedente: già di suo non dormiva, il pensiero di quell'uscita poi aveva finito a scombussolarla.

Allo stage si era divertita da matti, le erano piaciute tantissimo le coreografie che avevano montato e in generale come avevano lavorato. Anche Serena era lì perché vi partecipavano diverse accademie di danza, Giulia aveva avuto modo di aggiornare sia lei che Chiara sugli ultimi avvenimenti e fornire un racconto più o meno dettagliato come aveva fatto con Martina il pomeriggio precedente. Serena le confermò quanto detto da Martina, aggiungendo che era sinceramente felice per loro due perché Giulia si meritava di trovare qualcuno che le volesse bene. Le spiegò che Giovanni era davvero un bravo ragazzo e che se ne trovavano davvero pochi così maturi già a diciott'anni, visto che lei lo conosceva da molto più tempo, Giulia si fidò ciecamente del suo giudizio (come se non fosse già cotta a puntino, poi).

Quando lo stage finì e lei e Chiara rimasero da sole nello spogliatoio, Giulia ne approfittò per parlare a quattr'occhi con l'amica.

<<Tu che ne pensi?>> le disse mentre la aiutava a mettere tutte le sue cose nel borsone.

<<Di te e Giovanni?>>

Giulia annuì mentre cercava di piegare l'asciugamano nel modo più stretto possibile, in modo tale da farlo entrare nella cerniera laterale.

<<Io non lo conosco come lo conoscono Serena, Martina o Deddy. Però a me basta che tu sia felice, dal poco che ho visto mi sembra un bravo ragazzo e ritengo che tu ti meriti finalmente qualcuno che ti voglia bene per come sei. Qualcuno a cui piaccia Giulia al cento per cento, in tutte le sue sfaccettature. Come piaci a me.>>

Giulia la guardò sorridendo, esistevano poche persone in grado di farla sentire come faceva Chiara ed esistevano poche persone a cui voleva il bene che voleva a Chiara.

<<Ti voglio bene.>> si limitò a dirle, tanto lo sapeva che l'amica capiva.

<<Dai, non mi far dire cose sdolcinate che poi mi si cariano i denti.>> Giulia scoppiò a ridere dalla risposta della bionda e si limitò a darle una spinta giocosa sulla spalla mentre entrambe ridevano.

<<Quando avete appuntamento?>> le chiese Chiara aprendo la porta degli spogliatoi e facendo uscire l'amica per poi seguirla e dirigersi insieme verso l'ingresso.

<<Per le nove, quindi ho un paio d'ore per tornare a casa, lavarmi e cambiarmi. Questa volta non devi coprirmi, ho detto ai miei che uscivo con gli altri del gruppo... che se vogliamo non è una bugia vera e propria, lui fa effettivamente parte del gruppo.>> disse cercando di convincere più sé stessa che Chiara.

La sua amica alzò un sopracciglio abbastanza scetticamente.

<<Certo, come no. Gli altri sono tutti ricci e con gli occhi azzurri, impressionante.>>

Giulia rise e l'altra la seguì a ruota. Si salutarono velocemente e la mora corse verso casa per potersi lavare e preparare con tranquillità, erano rimasti d'accordo che il ragazzo sarebbe passato a prenderla direttamente da casa sua, in modo tale che avrebbe avuto tutto il tempo necessario per prepararsi senza dover correre da qualche parte per vedersi.

<<Come è andato lo stage?>> aveva chiesto sua mamma quando l'aveva vista rientrare.

<<Tutto bene mami, ci siamo divertiti. Mi vado a lavare perché dopo esco.>>

<<Esci? Con chi?>> suo padre alzò lo sguardo dal telefono per rivolgerlo a lei.

Ecco, era arrivato il momento in cui doveva mentire. Cercò di fare lo sguardo più tranquillo che aveva.

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