Roma aveva accolto la settimana prima di quella di Natale con una pioggia che sembrava non finire mai. La domenica pomeriggio Giulia era andata a casa di Giovanni per studiare, o meglio questa era la motivazione principale, la verità era che avevano passato tutto il pomeriggio a guardare film, coccolarsi e a mangiare i biscotti al burro che il ragazzo aveva comprato appositamente per lei.
Al momento erano seduti sul divano, Giulia aveva la testa poggiata sulle gambe del ragazzo e aveva lasciato le sue di gambe penzolare oltre il bracciolo del divano. Giovanni disegnava distrattamente figure immaginarie sul viso di lei, percorrendone i contorni con il polpastrello.
<<Ma non ero venuta qui per studiare?>>
<<Mhmh>> le diede un bacio sul naso <<dopo magari>> uno sulla guancia <<potremmo>> altra guancia <<studiare>> finalmente unì le loro labbra lasciandole un piccolo bacio a stampo.
<<Comunque>> iniziò Giulia tirandosi su a sedere <<ho dovuto dire a mia mamma di noi due, praticamente la vicina ti ha visto riaccompagnarmi.>>
<<E cosa le hai detto?>>
<<Che ci stiamo più o meno frequentando>> disse Giulia mordendosi il labbro.
<<Ah si? Quindi tu se ti frequenti con uno lo baci così? Buono a sapersi>> rispose lui prendendola un po' in giro.
<<Cretino! Che le dovevo dire secondo te. "Sì mamma stiamo insieme, è rimasto anche a dormire a casa mentre voi non c'eravate".>> entrambi risero a quello scenario.
<<In ogni caso ha detto che ti vuole conoscere, quindi preparati.>>
<<Si può fare, dai.>> rispose lui tranquillo.
<<In che senso? Tutto qui? Per te va bene e basta?>> il volto di Giulia lasciava trapelare l'incredulità del momento.
<<Che ti aspettavi che mi mettessi a strillare dicendo che non volevo?>>
<<No, però non sapevo se tu ti sentissi così pronto ecco.>> disse lei gesticolando nervosa.
<<Beh, sicuramente l'idea di incontrare i tuoi mi rende nervoso ma non per quello che pensi tu. Diciamo che sono nervoso all'idea che io possa non piacergli ma per il resto sono tranquillo. Stiamo insieme, stiamo bene, perché no... Anche io ho accennato qualcosa di te ai miei, quindi magari è ora che ti presenti anche io ufficialmente. >>
A Giulia un po' brillavano gli occhi per quella confessione, cercò di darsi comunque un contegno e gli sorrise di cuore dandogli un altro bacio.
<<Questo è anche perché Simo l'altro giorno ha detto che la coreografia è nettamente migliorata, evidentemente il nostro esperimento al mare è servito.>> gli disse sorridendo. Lui si allungò a baciarla.
<<Bravissima piccolina. Lo sapevo che ci saresti riuscita alla grande.>>
Giovanni si sporse di nuovo verso di lei e la baciò in modo più approfondito. In men che non si dica Giulia era seduta sulle sue gambe e lui l'aveva afferrata dal fondoschiena per avvicinarla ancora di più mentre continuavano quel bacio.
Lei, dal canto suo, aveva completamente disconnesso il cervello. Neanche si ricordava più il motivo per cui avrebbero dovuto iniziare a studiare, si preoccupava solo di avvicinarsi ancora di più a lui e rispondere al bacio. Iniziò a muovere il bacino verso quello di lui, voleva un contatto sempre maggiore. Infilò le mani sotto la felpa del ragazzo e accarezzò quella parte di pelle che era riuscita a raggiungere.

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Faded
RomanceStoria ambientata fuori dal contesto di amici, Giulia e Sangio sono due ragazzi comuni che frequentano l'ultimo anno di liceo. Non sono molto brava con le descrizioni quindi penso che non vi resti che entrare e leggere... se ne avete voglia