Nell'auto si respirava un'atmosfera abbastanza elettrica, fosse stato per Giulia sarebbero ancora nel salone di Deddy a scambiarsi quel bacio. Se non fosse stato per Giovanni probabilmente lei non sarebbe stata minimamente in grado di separarsi dalle sue labbra.
Ad un certo punto della serata si erano scambiati uno sguardo di intesa, avevano salutato gli altri per infilarsi in macchina e dirigersi verso casa.
Avevano concordato che Giulia non sarebbe rimasta a dormire ma che lui l'avrebbe accompagnata comunque a casa sua così da non mettere Chiara nei guai.
Giovanni guidava mentre teneva una mano sul ginocchio di lei, muoveva il pollice distrattamente disegnando figure a caso sul tessuto dei suoi pantaloni.
Giulia mantenne un sorrisetto per tutto il tragitto dal garage di lui fino all'interno di casa, era sicuramente imbarazzata per una parte però quella sensazione di elettricità che le era scattata poco prima non era ancora svanita anzi, era più presente che mai e sovrastava la sensazione di vergogna e imbarazzo.
Una volta dentro Giovanni la prese per mano dirigendosi verso il piano superiore.
<<Scusa, è un po' disordinata.>> disse mentre entravano in camera facendo un sorrisetto.
Giulia rise e spostò una maglietta dal letto mentre si sedeva, Giovanni la guardò con quello sguardo quasi adorante che usava sempre quando si trattava di lei. Come se fosse la cosa più bella dell'universo e come se al tempo stesso potesse rompersi solo se l'avesse fissata troppo intensamente.
<<Che c'è?>> chiese lei vedendolo avvicinarsi.
<<Che sei ancora più bella del solito, non so come sia possibile.>> le rispose mentre si sedeva accanto a lei. Giulia si fece coraggio e con uno slancio in avanti si lasciò andare sulle labbra del ragazzo.
Giovanni rispose immediatamente al bacio, approfondendolo e dischiudendo le labbra; le mise una mano tra i capelli e un'altra salì sul fianco in un posto che ormai Giulia pensava fosse sempre stato suo. Lei si sporse ancora di più verso di lui, mettendo le mani nei suoi capelli; a quel punto Giovanni la spinse verso il letto e si ritrovò steso sopra di lei.
<<Appena ti sfiora anche solo il pensiero che ti vuoi fermare, dimmelo senza esitare. Va bene?>> le disse guardandola fisso negli occhi.
Giulia si limitò ad annuire, era così frastornata ed eccitata che non era sicura sarebbe riuscita a proferire parola.
Intanto le labbra del ragazzo erano scese giù verso il mento e poi sul collo, dove lui prese a mordicchiare e lasciare dei baci un po' più languidi qua e là. Giulia di tutta risposta inclinò ancora di più la testa all'indietro e strinse un po' di più le mani nei suoi ricci, sentiva di volere sempre di più e iniziò a spingere il bacino verso quello di lui ad un ritmo che un po' seguiva quello dei baci del ragazzo. Giovanni era completamente andato in corto circuito, era puro oblio quello in cui si trovava: avanzò timidamente con una mano verso il seno di lei e prese a toccarglielo da sopra la maglietta, sentiva il respiro di Giulia che accelerava sempre di più e ritornò con i baci sulle labbra di lei, lasciando che invece la sua mano continuasse ad esplorare quel nuovo pezzetto di lei che la ragazza gli stava donando. Giulia faceva scorrere le mani lungo la schiena di lui, era arrivata ad un punto in cui non si sarebbe mai voluta fermare e forse lui lo capì ancor prima di lei. Un gemito abbandonò le labbra della ragazza e Giovanni pensò che quello era il punto di non ritorno, si fece coraggio e si staccò.
<<Non mi guardare così Giù, non sai quanto è difficile fermarmi ora ma è tipo il punto di non ritorno.>> sorrise un po' al finale di quella frase, più che altro emise un mezzo sbuffo divertito.

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Faded
RomanceStoria ambientata fuori dal contesto di amici, Giulia e Sangio sono due ragazzi comuni che frequentano l'ultimo anno di liceo. Non sono molto brava con le descrizioni quindi penso che non vi resti che entrare e leggere... se ne avete voglia