Capitolo 2

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Quel lunedì era più soleggiato del solito, o forse era Giulia che scalpitava all'idea dell'incontro che avrebbe potuto aspettarla quel giorno a scuola, "chissà se si ricorda di me" pensava mentre finiva di truccarsi e correva a recuperare telefono e zaino. Diede velocemente un bacio sulla guancia a sua mamma che era in cucina e scese giù identificando immediatamente la macchina del suo migliore amico che la aspettava all'angolo come di consueto. Lei e Deddy si erano conosciuti l'anno prima, qualche settimana dopo che Giulia aveva cambiato scuola, la ragazza cercava di prendere un caffè alle macchinette e i soldi erano rimasti incastrati allora il moro era andato cerando di aiutarla e da lì aveva scoperto che era nuova e l'aveva presentata al suo gruppo di amici. Giulia era così felice di avere un gruppo nella sua nuova scuola che subito aveva legato con tutti: Luca, un ragazzo biondino con cui dopo un po' di tempo erano diventati quasi come fratelli; Alessandro e Samuele, due ballerini come lei che purtroppo non andavano nella sua stessa scuola di danza ma con cui aveva molto in comune, soprattutto con Samuele aveva legato tantissimo e ormai si volevano un bene immenso; era riuscita a stringere un bel rapporto anche con le uniche due ragazze del gruppo, Martina e Serena, altre due ballerine che andavano in classe con lei e che si erano mostrate tanto carine nei suoi confronti. Mai avrebbe pensato di riuscire ad avere degli amici a scuola, era ormai rassegnata all'idea di avere Chiara e un gruppetto di persone che frequentavano con lei l'accademia; invece grazie a Deddy finalmente aveva qualcuno che le alleggeriva anche le interminabili giornate tra i banchi.

<<Bambi che ci fai tutta pimpante a prima mattina?>> il suo migliore amico la aspettava in macchina abbastanza stranito da tutta la voglia di tornare a scuola di Giulia, da quando la conosceva non l'aveva mai vista così felice di andarci.

<<Una ragazza non può essere felice di ritornare tra i banchi? Non sapevi che la scuola è la mia più grande passione?>> a questo punto entrambi ridevano a crepapelle per le assurdità pronunciate e il ragazzo, che aveva già qualche sospetto, provò ad indagare più a fondo.

<<C'entra il tipo nuovo che hai incontrato? Quello che si trasferirà nella nostra scuola?>> a quel punto Giulia fece un sorrisetto strano che non fece che confermare al ragazzo i suoi dubbi.

<<Ah la mia Giulietta si è presa una bella cotta, speriamo che questa sia meno impossibile di tutte le altre>> la prese in giro ridendo il suo amico. Giulia era famosa per avere una serie di "cottarelle" come le chiamava lei, tutte irrealizzabili.

<<Dai, non mi prendere in giro. Non so nemmeno se questa sia una cotta o semplicemente gratitudine per avermi accompagnato a casa in tempo record; tanto per quanto è grande la nostra scuola sono sicura che più di salutarci in cortile non potrà succedere... e comunque le mie cottarelle non sono tutte impossibili>> concluse ridendo e dando un colpetto scherzoso sul braccio dell'amico.

<<Ah no? Da dove inizio? Dal ragazzo a cui hai detto che era molto carino venti secondi prima che ti presentasse il suo fidanzato o dal cameriere del pub a cui hai ordinato drink per una sera intera (che poi hai fatto bere a noi) senza accorgerti che aveva la fede al dito?>> ormai entrambi ridevano senza controllo e Giulia si accorse che erano arrivati a scuola solo quando senti il motore spegnersi.

Individuarono immediatamente il gruppetto di amici che li aspettava e li raggiunsero dando il via ad una serie di saluti e di resoconti delle loro vacanze.

<<Ma quindi? La nuova cottarella di Giulia?>> iniziò Martina ridendo e guardando gli altri con un sorrisetto furbo sul viso.

<<Oh ma l'hai detto a tutti?>> disse la catalana riservando un'occhiata più che eloquente a Deddy.

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