Capitolo 8

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Se fossero stati in un film, quella mattina il risveglio sarebbe stato con lui che le portava i cornetti a letto e lei appena sveglia con i capelli che sembravano già pettinati e il trucco perfettamente in ordine. La realtà, come sempre, è ben diversa dalle nostre fantasie. La sera prima entrambi erano presi da altro per pensare a mettere una sveglia, quando la ragazza si svegliò era quasi mezzogiorno e prendendo in mano il cellulare trovò tre chiamate di Chiara, una decina di messaggi e altre due chiamate di sua madre. Il panico si impossessò di lei e scosse velocemente Giovanni per far sì che si svegliasse anche lui.

<<Giò, svegliati è tardissimo.>> continuava a ripetere cercando di accelerare i tempi già strettissimi che avevano. Lui aprì piano gli occhi e dopo essersi un attimo reso conto della situazione, si mise a sedere.

<<Buongiorno.>> disse sbadigliando.

<<Buongiorno, scusa per il risveglio brusco ma è tardissimo e ho trovato un sacco di chiamate perse.>>

<<Tranquilla, inizia con il chiamare Chiara così se ha sentito tua madre potete concordare una versione comune.>> disse Giovanni riordinando un secondo le idee.

<<Giusto>> rispose lei semplicemente ringraziando mentalmente che il ragazzo fosse molto più lucido di lei.

Fortunatamente Chiara doveva avere il telefono accanto perché rispose dopo pochissimo.

<<Ringrazia che dico bugie ai miei da prima che imparassi a camminare quindi sono stata veloce a inventare una scusa con tua madre, altrimenti oggi tu saresti morta e io con te.>> esordì la bionda senza neanche aspettare che l'altra dicesse ciao.

<<Scusa, scusa tantissimo. Lo so che ti ho messa in un casino tremendo ma ti prego dimmi cosa hai detto a mia mamma.>> la supplicò Giulia avida di informazioni. Notò che intanto Giovanni prese i vestiti e si avviò fuori dalla stanza, probabilmente verso il bagno.

<<Allora, ho ignorato le prime due chiamate visto che non mi avevi ancora risposto e per fortuna i miei sono in montagna così anche se telefonava a loro non potevano dirle nulla. Poi le ho dovuto rispondere pregando che tu ti svegliassi, comunque le ho detto che eri appena uscita perché volevi prendere dei dolcetti per il pranzo.>> Giulia tirò un sospiro di sollievo impercettibile e ringraziò l'amica per averle coperto le spalle.

<<Solo che ora farò ancora più tardi perché i dolcetti devo comprarli davvero a questo punto.>> disse Giulia appena collegò le informazioni datele dall'amica.

<<Per fortuna hai me come amica, dici a Giovanni lì di mettere il culo in macchina e accompagnarti all'angolo di casa tua. Specifica all'angolo che magari vi distraete a farvi gli occhi dolci a vicenda e arrivate fino alla porta e lì si che dovrai spiegare un po' di cose a tua mamma. Comunque tra cinque minuti all'angolo ti porto dolcetti e borsa.>> concluse Chiara con un tono metà ironico e metà risoluto, spiegando nei dettagli quel "piano" del quale, a quanto pare, era molto orgogliosa.

<<Ti sarò grata a vita.>> disse Giulia alzandosi dal letto. Giovanni intanto era rientrato ed era già vestito, le aveva riportato i vestiti della sera prima e lei lo ringraziò con un cenno mentre era ancora a telefono.

<<Piuttosto che essermi grata a vita comprami un maglioncino Etro, mi ripagheresti davvero.>> Giulia rise e ringraziò nuovamente l'amica prima di riattaccare. Avvisò velocemente Giovanni.

<<Chiara mi ha salvato, tra cinque minuti dobbiamo essere a casa mia. Vado in bagno a cambiarmi.>> concluse sorridendogli per non sembrare che lo stesse tartassando con tutto quel carico di informazioni.

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