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19 febbraio 2021
Siamo seduti sugli scalini di Piazza Plebiscito,sono all'incirca le due di notte.
Io e Luca usciamo la maggior parte delle volte di notte.
È solo che Napoli è più silenziosa ed è molto più romantica.
"Perché mi guardi?"gli chiedo ridacchiando,mentre inspiro un po' di fumo.
"Perché sei bella"risponde lui facendo spallucce.
Alzo gli occhi al cielo e sorrido.
"Non sono neanche truccata,stavamo dormendo a casa di tuo padre e tu mi hai letteralmente trascinata qui con il tuo motorino"
"In realtà volevi venire qui anche tu"mi punta il dito contro.
"E comunque sei bella anche senza trucco"aggiunge subito dopo
Il ragazzo fa due o tre boccate e spegne la sigaretta a terra schiacciandola con il piede.
"Vieni qui"
Mi avvicino a lui e mi copre le spalle con il braccio.
Gli do un bacio sulla guancia e lui ricambia.
Luca mi accarezza il braccio,per farmi in qualche modo riscaldare.
Si è accorto che stavo leggermente tremando.
Di tanto in tanto mi dà qualche bacio sulla testa.

///
Ad un tratto suona la sveglia.
Con una manata la spengo e controllo che ore sono:le 7:20
Ho lezione alle otto.
Ieri sera ho passato circa quindici minuti a fumare con Luca.
'Con Luca' è un parolone, visto che siamo stati in silenzio per tutto il tempo.
Con questa esperienza non ho chiuso occhio neanche per un minuto.
Mi stiracchio e mi alzo silenziosamente per non far svegliare Carola e Serena.
Vado in bagno e guardandomi allo specchio, noto che ho delle gigantesche occhiaie.
Sembro un panda.
"Oh cazzo..."impreco.
"Mannaggia Luca"aggiungo sbuffando.

Mi faccio una doccia e poi scelgo cosa mettermi.
Una felpa e dei jeans vanno bene,non siamo più in estate.
Mi dirigo in cucina per prepararmi un tè.
Accendo il fornello e riempio la tazza con l'acqua, dopodiché prendo la bustina.
"Buongiorno"Alex entra in cucina.
"Giorno Alex,vuoi anche tu un po' di tè?"gli domando,mettendomi una mano sulla bocca per non sbadigliare.
Lui annuisce e si va a sedere.
"Anche tu hai lezione?"
Che domanda stupida che gli ho posto,per svegliarsi a quest' ora, è ovvio che deve andare a lezione.
"Sì,la mia vocal coach voleva vedermi presto...tu vai da Rudy?"domanda il ragazzo a sua volta.

"Sì... deciderà che canzone farò nella prossima puntata"
Prendo due tazze e ci verso dentro il tè.
Alex mi ringrazia e mi siedo accanto a lui.
"Vedo che non hai dormito"il ragazzo indica le mie occhiaie.
"Eh già..."
"Tanto lo so che tu e Luca stavate insieme,l'ha detto a me e a Luigi"Alex beve un sorso del tè.
"Ieri sono stata a fumare con lui per ben quindici minuti,lo facevamo sempre.
In spiaggia oppure seduti sui gradini di Piazza Plebiscito"
Di Alex posso fidarmi,non è un tipo che va a raccontare le cose private degli altri.
"Vi siete detti qualcosa?"
Faccio di no con la testa.
"Comunque io sono contenta che Luca sia stato parte della mia vita,ho passato due anni e mezzo magnifici"sorseggio un po' del mio tè.

"Vi siete lasciati perché tu dovevi andare a Milano per una scuola di canto?"
Annuisco.
"Appena lui ha rotto con me,ho provato a chiamarlo e gli ho mandato non so quanti messaggi...ma Luca non mi ha mai risposto.
Volevo che rimanessimo amici"

Proprio in quel momento,in cucina,entra proprio il soggetto di cui stavamo parlando io e Alex.
Proprio a quest'ora doveva avere lezione con me?
"Buongiorno"dice con un fil di voce.
Probabilmente questo saluto è riferito solamente al ragazzo.
"È rimasto un po' di tè...se vuoi berlo"gli indico il bollitore.
"Grazie"

"Neanche lui ha chiuso occhio"mi sussurra all'orecchio Alex.
Probabilmente anche Luca ha pensato a quello che è successo ieri sera.
Lo spero.
Giulia ma che cavolo pensi?Ormai Luca è un capitolo passato e tu ne devi aprire uno nuovo.
Non so neanche se io sia ancora innamorata di lui.
Ho provato a impegnarmi in altre relazioni,ma non provavo le stesse emozioni che avevo con Luca.

[...]
Sono le sette e cinquanta.
Io e Luca ci dirigiamo verso la sala prove.
Lui dalla sua vocal coach e io da Rudy.
Alex ci ha detto che andava dopo a lezione.
Probabilmente voleva lasciarci da soli.
"Allora non mi dici niente?"mi chiede lui guardandomi.
"Che ti devo dire?Ti ricordo che tu non hai risposto a nessuna delle mie chiamate!"esclamo
Per colpa sua non ho neanche dormito.
"Perché non hai mai risposto?"
Ci fermiamo.
Lui si passa una mano tra i capelli,quando è nervoso lo fa sempre.
"Devo per forza rispondere a questa domanda?"dice lui con un tono strafottente,con un leggero dialetto napoletano.
"Sei diventato anche presuntuoso, complimenti Luca"dico con tono ironico.
Le lacrime vogliono rigare le mie guance,ma io con tutta la forza che ho in corpo,non le faccio scendere.
Detto questo mi allontano velocemente da lui,senza voltarmi indietro.

Entro nella sala numero tre.
"Ciao Giulia!"mi saluta Rudy con un gran sorriso.
Mi tolgo la giacca e la attacco all'attaccapanni.
"Buongiorno Rudy"
"Hai delle occhiaie gigantesche,non hai dormito?"
Faccio di no con la testa.
"E perché?"mi domanda lui
"Pensieri"faccio spallucce.
"A parte la mancanza di sonno,va tutto bene?"
"Diciamo di sì"rispondo con un mezzo sorriso.
"Allora ho pensato che potresti portare per la prossima settimana,'dejavu' di Olivia Rodrigo"
"Uhh quella canzone la adoro!"esclamo con un gran sorriso stampato sul volto.
Adoro le canzoni di Olivia.

Parliamo per circa dieci minuti sul testo.
"Hai una settimana di tempo per impararlo e adesso puoi andare"
"Va bene"
Ringrazio il professor Zerbi,faccio per uscire ma lui mi chiama.
"Dormi mi raccomando,scaccia quei pensieri"
Quanto vorrei che fosse più facile.
"Seguirò il tuo consiglio"
Detto questo esco dalla stanza.

[...]
Sono quasi le otto di sera.
Per tutto il giorno sono rimasta chiusa in camera a studiare un po' il testo della canzone.
In realtà non ho studiato molto ma ho pensato a quello che ci siamo detti io e Luca stamattina.
Non ha voluto rispondere alla mia domanda,quindi non sono stata importante per lui.
Ad un tratto qualcuno bussa alla porta.
"Avanti"
In stanza entra Serena.
"Potevi anche non bussare,questa è anche camera tua"commento ridacchiando.
"Ho visto la porta chiusa e non volevo disturbarti, comunque volevo dirti che la cena è quasi pronta"la ballerina si siede accanto a me.
"Adesso arrivo"dico con lo sguardo rivolto verso il foglio.

Sospiro.
"Stamattina io e Luca abbiamo avuto un piccolo scontro,gli ho chiesto il perché lui non avesse mai risposto alle mie chiamate.
Con tono strafottente mi ha risposto se doveva per forza rispondere a quella domanda"
"Giulia, secondo me ha detto così perché gli manchi.
Non vuole ammetterlo"Serena mi accarezza il braccio.
"I ragazzi,molte volte,sono dei cretini e non vogliono ammettere quello che provano per una ragazza"continua a parlare la ballerina.
"Grazie Serena"
Io e la ragazza ci abbracciamo.
"Adesso vieni a mangiare, Christian ha preparato una buonissima cotoletta con le patatine"

[...]
𝐿𝑢𝑐𝑎 𝑃.𝑂.𝑉
Durante la cena,Giulia non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo.
Allora si è veramente incazzata per quello che le ho detto.
"Ehi fra"Luigi entra in camera
"Ehi"lo saluto
"Che succede?Qual è il tuo problema?"il ragazzo si siede accanto a me.
"Il mio problema si chiama Giulia"sospiro
Luigi resta un silenzio per farmi raccontare quello che è accaduto.
"Mentre andavamo a lezione,lei mi ha chiesto il perché non avessi risposto alle sue chiamate e io,come un coglione,le ho risposto in modo presuntuoso"
"Vai a scusarti"
"Cosa?"gli domando confuso
"Vai a scusarti, probabilmente anche lei starà malissimo.
Basta solo un 'scusa' o un 'mi dispiace'"
"Tu dici?"
"Sì fra,dovete stare qui dentro per molto.
Non potete litigare tutti i santi giorni"
"Mi hai convinto, grazie Luigi"
Mi alzo dal letto e gli do una pacca sulla spalla.

Esco dalla stanza e mi metto alla ricerca di Giulia.
Giro per tutte le stanze e non la trovo.
In sala relax trovo Carola,Serena, Christian e Mattia a giocare a Monopoli.
"Raga avete visto Giulia?"
"Sì, è andata nella sala delle gradinate sta suonando il pianoforte"mi informa Mattia.
"Grazie"
A passo svelto mi dirigo verso la stanza.
Dall'esterno si può sentire che sta anche cantando.
Apro lentamente la porta per non farla spaventare.
"Mi dispiace"dico solamente
La ragazza mi guarda,senza smettere di suonare.
Non mi risponde,ma dai suoi occhi posso vedere che lei accetta le mie scuse.
Ed ecco che mi arriva in testa un nuovo dejavu.

𝖣𝖾𝗃𝖺 𝗏𝗎//𝘓𝘥𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora