Otto.

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unica

Mercoledì 17 novembre 2021

«Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Alessandra, tanti auguri a te!» urlai a gran voce in coro con il resto dello studio tenendo il tempo con il battito di mani.

Maria De Filippi aveva appena posizionato una torta con sopra impresso "55 000 AC" di fronte alla sedia della mia maestra, iniziando con il sorriso sulle labbra questa nuova puntata del quotidiano di Amici.

Io ero seduta per la seconda volta al posto che mi era stato assegnato la scorsa puntata dalla conduttrice, questa volta più calma e concentrata della precedente. La pelle d'oca era sparita e benché un accenno di ansia stesse già iniziando a fare capolino dal mio addome, riuscii a stroncarlo al momento, complice sicuramente la grande festa che si stava tenendo in studio.

«Sono una che dà il valore alla famiglia, per me è molto importante e per me questa è una famiglia.» disse sorridente la cinquantacinquenne per poi soffiare sulle candeline accese con fatica dalla bionda e dal professore Rudy Zerbi, e ritornare composta al suo posto per dare spazio alla puntata.

Maria cedette il tavolino ad un uomo della produzione e tornò alla sedia su cui era solita condurre il programma, dove si pulì le mani che si erano sporcate accidentalmente di torta.

«Mattia, scendi tu.» disse poi, risvegliando il ragazzo seduto al mio fianco. Lui si alzò immediatamente e afferrò la felpa ma prima di scendere strinse la mano all'amico posto nel banco davanti al suo.
Lo ritrovai poi a guardarmi per qualche secondo e ne fui volta alla sprovvista. Capii che magari cercava in qualche modo supporto anche da me e mi ripresi immediatamente.

«Spacca tutto.» gli sussurrai tentando un occhiolino e lui annuì sorridendo per poi scendere le scalinate e consegnare il tessuto grigio al suo professore.

Non potevo negare che il gesto di Mattia mi aveva sorpreso. In quei pochi giorni trascorsi in casetta avevamo legato e passavamo molte ore insieme mentre tentava di insegnarmi qualche passo di latino che fallivo miseramente ma non mi aspettavo di essere così tanto presa in considerazione.

«Allora, Coraline, questo passo è semplice, ma ti devi impegnare.» Mi disse rivolgendomi uno sguardo quanto il più possibile serio anche se la situazione era fin troppo comica.

«Si chiama enchufla ed è uno dei passi base della bachata, quindi devi saperlo.» disse e, trattenendo un sorriso, annuii, lasciandomi catturare dalle sue braccia.

«Ti muovi prima verso destra, movimento di anca, poi torni verso sinistra e di nuovo destra. A questo punto prenderò la tua mano destra e ti farò girare portandotela sul capo. Poi tornerai di fronte a me e ricominciamo. Capito?» annuii con la testa e lui fece cenno a Christian, che si godeva il teatrino poggiato al muro, di rimettere la musica.

Ad osservarci sulle scalinate ormai non era solo lui ma si erano aggiunti anche Serena che cercava di spronarmi con un sorriso dolce e Alex e Luigi che invece non facevano altro che prendermi in giro.

Fu proprio quando mandai un'occhiataccia a questi ultimi che sentii Mattia alzare la voce.

«Cazzo, Cora, i piedi servono anche a me per ballare!» una risata avvolse tutti i presenti e mi fermai quando lo sentii sbuffare capendo che si stava davvero impegnando e io lo stavo facendo innervosire.

«Scusa ma non si potrebbe fare senza pubblico? Io ci sto provando ma quei due mi distraggono.» Gli dissi indicando con l'indice il motivo del mio fallimento. Lui alzò gli occhi al cielo e cacciò in malo modo i due ragazzi che, per fortuna, non se la presero troppo.

Con te è diverso || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora