Tredici.

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menti distratte

«Ballerini sulle gradinate.»

La voce improvvisa di Maria mi fece subito distogliere l'attenzione dal libro che stavo leggendo rischiando quasi di farmelo cadere. Chiusi dunque accuratamente Passo dopo passo, il celebre libro su Carla Fracci che mi accompagnava da qualche anno e di cui non mi stancavo mai, e lo posizionai sul comodino alzandomi subito dopo per raggiungere gli altri.

Mi guardai intorno e tutti avevano espressioni contrastanti: c'era chi, come Guido, era totalmente a suo agio, sicuro che la comunicazione della conduttrice non sarebbe stato nulla di cui preoccuparsi e chi, come Serena, era più in ansia perché temeva che potesse arrivare un'ennesima busta rossa.
A interrompere le nostre supposizioni fu di nuovo una voce dall'alto che diede ragione al primo ragazzo.

«C'è la gara di ballo e il titolo è "balla un'emozione".» un sorriso si fece spazio sul viso di Serena, complice sicuramente il sollievo provato di fronte all'assenza di una sfida per lei.

«In sostanza dovete scegliere un brano, coreografarlo e ballare l'emozione che scaturisce da quel pezzo. Gli stati d'animo pensati sono rabbia, amore, allegria, solitudine, libertà, dolore e nostalgia e a ciascuno di questi è associata una canzone. Avrete cinque minuti per scegliere l'emozione che volete interpretare e trenta minuti per creare da soli la coreografia. Giudica Marcello.»

«Solo trenta minuti?» domandai stupita e osservando le facce dei miei compagni compresi di non essere l'unica spaventata.

«Cavolo...» esclamò questa volta Carola dopo la risposta positiva alla mia domanda.

«Su, adesso voi due non fatevi prendere già dal panico e dirigetevi in sala relax, lì troverete gli mp3 con le canzoni e una lavagna con su scritto tutti i sentimenti che avete a disposizione.»

Durante tutto il tragitto verso gli studios iniziai ad interrogarmi, così come sicuramente tutti i miei compagni, su quale tema sentissi più mio e con cui avrei potuto fare un lavoro migliore a livello espressivo ma, non giungendo a nessuna conclusione, decisi di rimandare la scelta a dopo l'ascolto del brano.

Arrivata in sala relax iniziai ad avvicinarmi alla lavagna scorrendo con lo sguardo sui vari brani per verificare se ne conoscessi già qualcuno ma subito dopo l'urlo di Serena che ci avvisò che i cinque minuti erano già iniziati mi scosse e mi spinse ad infilarmi subito le cuffie nelle orecchie.

«Oi, mi sentite?» quando ormai mancava solo un minuto la voce di Maria ci costrinse ad abbandonare l'ascolto dei brani per informare Mattia che avrebbe dovuto prendere la sua maglia e raggiungere Todaro senza partecipare alla gara.

I nostri sguardi raggiunsero immediatamente il biondo con un'espressione di stupore sul suo volto che aveva spazzato via l'allegria con cui stava ballando qualche secondo prima e lo guardammo abbandonare la sala relax con la faccia bassa e la mente rivolta altrove.

«Sarà per questa mattina?» domandò cauta Carola al mio orecchio e io alzai le spalle veramente confusa su quale fosse la possibile motivazione dell'esclusione di Mattia dalla gara. Certo quella mattina c'erano stati non pochi problemi ma alla fine lui si era sempre comportato in maniera super rispettosa e si era impegnato comunque. Una ramanzina non gliel'avrebbe risparmiata nessuno ma addirittura non partecipare alla gara settimanale mi sembrava troppo.

La sveglia segnò che erano ormai trascorsi i cinque minuti che avevamo a disposizione. In pochi secondi tutti gli stati d'animo erano stati sbarrati e a me non restò altro che la nostalgia. Così dopo un sospiro mi diressi in sala 4 per pensare ad una coreografia che potesse riprendere il testo della canzone.

Con te è diverso || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora