Un fruscio appena percettibile
Notò Scorpius tenendo la punta della bacchetta sul libro di trasfigurazione per poter illuminare la pagina.
Era vero per quei due giorni aveva deciso di concentrarsi su Albus, ma dare comunque una letta a quello che aveva studiato non poteva essere una cattiva idea.
Un secondo frusciare attirò la sua attenzione, facendogli definitivamente abbandonare il capitolo sulla trasfigurazione delle pietre preziose.
Il biondo mise da parte il libro, allungandosi con la mano libera ad afferrare una delle cortine che si era premurato di chiudere per non disturbare Albus, spostandola quel tanto che bastava per adocchiare il letto del suo migliore amico.
Il bruno sembrava inquieto, non che Scorpius riuscisse a vedere un granché dalla sua posizione, ma riusciva per lo meno a collegare il frusciare che sentiva, con movimenti vaghi che poteva distinguere nella penombra del letto di Albus."Al..?" Tentò pensando che forse, il suo migliore amico si fosse svegliato e si stesse semplicemente sistemando meglio fra le coperte.
Ma nessuna risposta gli giunse, in compenso un respiro vagamente affannato si aggiunse al frusciare già avvertito.
Con un nodo allo stomaco, Scorpius, più che conscio di quello che stava succedendo, si issò in piedi facendo scricchiolare leggermente il letto sotto di lui prendendo coraggio per avvicinarsi con la bacchetta ancora stretta fra le dita.Albus aveva i capelli incollati alla fronte dal sudore, le palpebre strette in maniera innaturale e il collo teso a fargli sollevare il mento.
Una mano ancora fra le coperte sussultava in cerca di non si sa che cosa mentre l'altra so stringeva all'altezza del petto.
"Albus..." chiamò il biondo quasi in un sussurro, non che Scorpius non se lo aspettasse, sapeva che avrebbe assistito a una cosa del genere, lo aveva già messo in conto, ma vedere Albus in quelle condizioni non poteva essere nulla a cui Scorpius si fosse mentalmente preparato.
Con la mano libera fece per afferrargli la spalla, un gesto di conforto o forse la semplice voglia di svegliarlo e strapparlo a qualsiasi cosa lo stesse facendo penare così tanto.
Ma appena un attimo prima di riuscire nel suo intento, gli occhi di Albus si spalancarono, le pupille totalmente dilatate a far a mala pena intravedere il verde delle iridi."No- No! Io.." la voce spezzata del bruno, o forse il fatto che si fosse tirato a sedere di scatto facendosi scudo con le mani protese in avanti, fecero stringere lo stomaco di Scorpius ancor di più, causandogli un lieve capogiro che tenne a bada per miracolo.
"Al.. Albus! Sono io."
Si sforzò di parlare il biondo poggiando la mano ancora protesa in avanti sul proprio petto.Albus parve spendere lunghi secondi a mettere a fuoco lo spazio appena illuminato attorno a lui.
Sentiva ancora i brividi corrergli lungo le spalle, la gola inspiegabilmente secca nel vano tentativo di riprendere il controllo."Mi dispiace... Ti ho svegliato, mi dispiace era solo-"
Si sforzò il bruno portandosi una mano a stropicciarsi gli occhi cercando di camuffare il più possibile il fatto che fosse sull'orlo delle lacrime.
"Io- Oh.. ero già sveglio, ecco- stavo leggendo, pensavo di averti disturbato per un attimo, l'ho fatto? Eppure ho chiuso le cortine apposta e.... Scusa..."
Concluse il biondo rendendosi conto di non riuscire a tenere a freno i suoi sproloqui nemmeno in un momento come quello..
Sospirò cercando di correre ai ripari in qualche modo, mentre con cautela si sedeva sul materasso di fianco a lui.
Diede ad Albus tutto il tempo di riprendere fiato, sistemarsi meglio a sedere, riprendere lentamente il controllo.
Se fosse servito, Scorpius sarebbe rimasto in silenzio lì per tutta la notte solo standogli affianco, se questo avesse aiutato Albus, lui lo avrebbe fatto.. avrebbe fatto qualsiasi cosa."Puoi.." iniziò il bruno muovendo lo sguardo dal biondo al piccolo comodino di legno di fianco al suo letto.
Scorpius annuì sporgendosi a recuperare la borraccia che Albus era solito tenere vicino al letto sin dal primo anno.
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Audentes fortuna iuvat - Scorbus
FanfictionAvere sedici anni non è mai facile, soprattutto se ti chiami Albus Severus Potter. Ben presto al giovane diviene chiaro che quella che prova per il suo migliore amico, è più di semplice amicizia, ma.. all'alba del loro sesto anno, Albus e Scorpius...