13 - Nix

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Draco si accostò alla grande finestra del salone, ammirando la grande distesa candida che durante la notte aveva ricoperto tutto il verde dei prati e le fronde spoglie degli alberi.

"Erano anni che Scorpius non sorrideva così.."
Sospirò tenendo gli occhi puntati sull'esterno.

I due ragazzi, dopo aver fatto colazione insieme ai rispettivi padri, avevano insistito per uscire a fare una passeggiata sulla neve.
Ed ora, sia Harry che Draco potevano sbirciare dalla finestra per vederli camminare l'uno di fianco all'altro, chiacchierare e tenersi per mano.

"Anche Albus.. sembra davvero felice."
Rispose Harry alle sue spalle.

La situazione era tesa. Per tutta la mattinata non avevano avuto occasione di rimanere da soli per poter parlare..
Quando Draco si era svegliato quella mattina, il moro non era più nel letto.
Cosa comprensibile visto che se Scorpius o Albus avessero visto Harry uscire dalla sua stanza, con ancora i vestiti della sera prima, l'accaduto avrebbe creato fin troppe domande.

"Sarai d'accordo con me Draco.. che quello che stiamo facendo.. è pericoloso."
Continuò avvicinandosi al biondo di qualche passo.

"Per chi? Per te? O per la tua codardia?"
Rispose Draco acido.
Avrebbe davvero voluto mantenere la calma, sostenere quella conversazione nella maniera più matura e razionale possibile, ma quando si trattava di Harry... gli prudevano le mani, era più forte di lui, quella sua aria da buonista, lo faceva uscire di testa.

"Merlino, smettila di comportarti come un ragazzino Draco, come pensi che reagirebbe tuo figlio mh?"
Fece il moro attirando finalmente lo sguardo di Draco su di se.

"Non parlarmi come se fossi io quello che ha paura del giudizio di suo figlio."
Ribatté il biondo incrociando le braccia al petto, nel vano tentativo di distrarsi dal forte impulso di mettergli le mani al collo.

Harry sospirò.. era dannatamente difficile per lui e Draco sostenere una conversazione e lui lo sapeva.. nonostante ciò, loro dovevano parlarne.

"Perché Draco..? Tu non hai paura del giudizio di Scorpius?"

Il biondo prese un lungo sospiro socchiudendo le palpebre.

"Costantemente, fin da quando l'ho preso fra le braccia per la prima volta... come ogni genitore. Ma io, al tuo contrario, non metto in dubbio la sua intelligenza."
Rispose portandosi una mano alla spalla.
Era vero.. Draco temeva il giudizio di suo figlio come ogni genitore.
Più volte negli anni passati, si era biasimato e giudicato in maniera severa, per come le sue scelte giovanili avessero influito sulla vita di suo figlio.
Ma Scorpius era anche.. sangue del suo sangue, la cosa più importante che aveva, tutta la sua famiglia.
E Draco sapeva alla perfezione che suo figlio lo avrebbe capito, non era un segreto che, per quanto lui fosse assiduo a mettere un muro fra lui ed il resto del mondo.. Scorpius riusciva a leggerlo alla perfezione, da sempre.
Gli sarebbe piaciuto, in altre circostanze, poter dire che rivedeva un po' di lui da giovane in suo figlio.
Ma no, Scorpius non era Draco, non lo era mai stato.
Per quanto, fossero indubbiamente identici a livello fisico.. suo figlio non aveva mai avuto quel brutto carattere che aveva sempre contraddistinto la linea dei Malfoy.
E di questo Draco era stato estremamente grato... grato che suo figlio fosse migliore di lui, in grado di mettere da parte l'orgoglio, sempre gentile ed estremamente generoso.
Draco riteneva Scorpius l'unica cosa veramente buona che avesse mai fatto.
E questa profonda conoscenza che possedevano l'uno con l'altro, faceva mettere fortemente in dubbio a Draco che continuare ad 'omettere' la faccenda, avrebbe evitato a Scorpius di capirlo.

"Allora.. faccio la domanda giusta. Cosa ci sarebbe da dire eh..? Che andiamo a letto insieme?"
Sospirò Harry esasperato.
Sapeva che Draco aveva ragione.. e sapeva che anche Albus era un ragazzo fortemente in gamba.

Audentes fortuna iuvat - ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora