14 - Munera

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"Al! Albie! ALBUS!"

Il bruno si costrinse ad aprire gli occhi, ritrovandosi davanti il viso sorridente di Scorpius.
Ci mise un po' a mettere a fuoco i lineamenti dell'altro, dovette sbattere le palpebre un paio di volte per abituarsi alla luce chiara del mattino che filtrava dalla finestra.

"Che.. che ore sono..?"
Biascicò Albus.
Portò mollemente una mano ad accarezzare il volto dell'altro, saggiando con i polpastrelli i lineamenti della mascella glabra.
Scorpius si reggeva sopra di lui puntando le mani ai lati della sua testa, con i capelli ancora arruffati dal sonno ad incorniciargli il volto, mentre delle ciocche più lunghe alla base del collo, ciondolavano in direzione di Albus.

"Le sei e trenta per l'esattezza!"
Squittì il biondo chinandosi a lasciare un veloce bacio sulle labbra dell'altro per poi tirarsi su a sedere al suo fianco.
Sembrava essere seduto su delle molle per quanto era agitato.

"Le sei e trenta.. Scorp torna a dormire.."
Mugolò il bruno piegandosi il cuscino sulla faccia.
Adorava il suo ragazzo... ma quando si trattava del risveglio al mattino era sempre o un opposto o un altro.
O si alzava non prima delle undici oppure.. come in quel caso, esageratamente presto.
Il flusso di pensieri di Albus fu interrotto dal biondo, che con molta poca grazia, gli sfilò il cuscino da sotto la testa costringendolo ad affrontare nuovamente l luce mattutina.

"SCORPIUS!"

"È NATALE AL!"
Si lamentò il biondo stendendosi nuovamente al suo fianco con un broncio dipinto sul volto.

"Sarà Natale anche fra un'ora.. o due Scorp.."
Rispose il bruno sistemandosi su un fianco per poterlo guardare.
Albus lo trovava estremamente adorabile in quel momento.. tutto fintamente offeso, con le sopracciglia chiare corrucciate.

Il biondo si sporse in avanti guardando il bruno nelle iridi verdi lucide dal sonno..

"Albieee.."
Cantilenò allungando una mano per potergli accarezzare qualche ciocca bruna.

"Scorpius—"
Provò l'altro.. ma si limitò a socchiudere gli occhi e sospirare alla vista dell'altro che metteva su una vera e propria faccia da cucciolo bastonato da manuale.

"Ti preeeego..."
Continuò scendendo ad accarezzargli il retro del collo.
Ed Albus, con un ultimo sospiro, cedette definitivamente.

"Va bene.. ormai sono sveglio quindi—"

Il biondo scattò letteralmente giù dal letto, facendo temere per un attimo ad Albus che si fosse sbilanciato.

"SPLENDIDO! VOGLIO APRIRE I REGALI! FARE COLAZIONE CON I DOLCI E BERE DEL SUCCO DI ZUCCA E—"
Sembrava un fiume in piena, elettrizzato.. gesticolava e si muoveva da una parte all'altra scalpicciando sul pavimento a piedi nudi.

"Ho capito.. ho capito, mi alzo."
Fece Albus tirandosi a sedere sul letto, ma non fece nemmeno in tempo a tirarsi su del tutto, che il biondo gli aveva già agguantato il braccio trascinandolo fuori dalle coperte.

"Scorp!"
Esclamò barcollando, ma il biondo lo stava già trascinando fuori dalla stanza giù per le scale.
Era inutile, quando scorpius era esaltato per qualcosa, sarebbe stato capace di trascinare Albus di peso ancora addormentato fin dove avesse voluto arrivare.
Era come quando avevano undici anni, quando si avvicinava Natale Scorpius si elettrizzava come un bambino.. e nonostante le diverse alzatacce che Albus aveva subito durante i due anni in cui Scorpius aveva deciso di trascorrere ad Hogwarts con lui, non poteva evitare di essere contagiato da quell'esuberanza che il biondo esplicitava durante le vacanze invernali.

Audentes fortuna iuvat - ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora