9 - LumaClub

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"Mi sento ridicolo."
Sbuffò Albus guardandosi riflesso nello specchio.

La sera della fantomatica cena di Lumacorno era arrivata e per quanto Albus aveva cercato di non pensarci, questo non era bastato a fermare il suo ragazzo, dal trascinarlo in giro per mezza Hogsmeade a cercare qualcosa di adatto per l'occasione.
Il bruno, al contrario di Scorpius che sicuramente aveva un guardaroba più grande di casa sua, pieno di abiti fatti su misura da i migliori sarti del paese, era del tutto sprovvisto di qualsiasi abito anche solo vagamente elegante. Non perché ad Albus mancassero i soldi, tutt'altro... essere il figlio del salvatore del mondo avrà pur i suoi vantaggi infondo... ma..
lui li trovava inutili e assolutamente non pratici.

"Smettila, stai benissimo."
Rispose il biondo avvicinandosi a lui.
Albus indossava un paio di pantaloni neri gessati che gli fasciavano le gambe snelle, una cintura di pelle nera e una camicia sblusata verde mirto, sbottonata per i primi tre bottoni così che gli cadesse morbida sulle spalle.
I capelli erano stati sapientemente addomesticati da Scorpius, il quale, con infinita pazienza, era riuscito a dare una piega un po' meno confusionaria a quella chioma ribelle che Albus aveva rinunciato a domare da anni.

Scorpius invece, beh.. aveva dato il meglio di se con i suoi pantaloni color ossidiana estremamente aderenti, una giacca del medesimo colore e una camicia grigia a completare il tutto.
Tempo permettendo aveva anche trovato il modo di raccogliere i capelli in una piccola crocchia, lasciando un paio di ciuffi troppo corti a ricaderci ai lati del viso e sulla fronte.
Albus lo invidiava, qualsiasi cosa si mettesse, sembrava stargli bene, o comunque valorizzarlo in qualche aspetto.
Non era un segreto, Scorpius era bello, era bello in ogni caso, lui è quei suoi lineamenti aristocratici, lui e le sue gambe lunghissime e le spalle non troppo larghe.. diamine se era bello.

"Dobbiamo andarci per forza eh.."
Disse Albus esasperato.. si voltò verso il biondo poggiandogli le mani ai lati del petto, giocherellò con la piega della sua giacca stringendola fra la punta  delle dita lasciandola su e giù un paio di volte.
Il biondo gli sorrise, portandogli le mani sui fianchi per tirarselo un po' più vicino.

"Non fare il melodrammatico.. sono solo un paio d'ore.."
Rispose lisciandogli il fianco.
Ad Albus bastò quello per andare su di giri... per forza di cose, visti gli orari impossibili delle lezioni del sesto anno, o gli allenamenti di Quidditch di Scorpius.. dopo quella sera in camera loro, non si erano più toccati in quel senso..
E il bruno quasi si vergognava di ritrovarsi con i pantaloni stretti ogni volta che l'altro lo stringeva un po' di più.. o gli accarezzava la gamba quando erano a letto prima di addormentarsi.. a volte bastava che lo guardasse proprio come stava facendo in quel momento..
Albus si sporse di poco, allacciando le loro labbra in un bacio non proprio delicato.. anzi tutto fuorché delicato, un vero e proprio assalto alle labbra del biondo.
Per quanto gliene importasse in quel momento, Lumacorno e la sua cena potevano prendere fuoco, non avrebbe mosso un dito lui, concentrato com'era su ben altro.
Fece scivolare le mani sul petto di Scorpius, movimenti piccoli, cadenzati, sempre più giù fino ad arrivare al ventre teso.
Scorpius però, era davvero un essere troppo perfetto e troppo poco egoista per pensarla come lui...
Così quando fece risalire le mani sulle spalle dell'altro per allontanarlo, Albus si lamentò con un verso di disappunto, che fece ridacchiare il biondo.

"Non ci trovo nulla di divertente.."
Rispose dipingendosi in faccia un broncio che a detta di Scorpius era 'adorabile'.

Il biondo tornò serio per un attimo, e si sporse nuovamente, ma non in direzione delle labbra di Albus, ma bensì in quella del suo orecchio.

"Dopo.."
Proferì una volta abbastanza vicino.
Bastò quello e i brividi presero possesso del corpo del bruno.
Non c'era assolutamente nessun bisogno di sussurrarglielo a quel modo, erano soli, non c'era nessuno... quindi l'unico motivo per averlo fatto era caricare Albus di aspettativa e se il prezzo per scoprire cosa si celasse dietro quel 'dopo', erano due ore a quella stupida cena, poteva benissimo scendere a patti con se stesso per quella sera...














Audentes fortuna iuvat - ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora