Sono una di quelle ragazze che tende a dare opinioni non richieste, quindi capirai bene che non posso semplicemente stare con le mani in mano mentre leggo cacca di gabbiano sotto forma di fanfic. Molto meglio condividerla con altre persone, almeno n...
Avete presente quella strana sensazione quando avete passato il vostro ultimo natale da minorenni in isolamento nella vostra camera senza contatti umani di alcun tipo perché una vostra compagna è risultata positiva la covid due giorni prima ma gli esiti dei tamponi al di fuori delle zone urbane ci mettono decenni ad arrivare, e di conseguenza tutti i vostri altri compagni di classe sono già liberi di festeggiare con le loro famiglie, e in più l’unico regalo che avete ricevuto dai vostri genitori è stato letteralmente dello shampoo e una maschera per capelli, nonostante ne abbiate già a valanghe, perché se per vostro fratello hanno speso diverse centinaia di euro in videogiochi e lego settimane in anticipo (il che potrebbe risultare anche giusto sapendo che probabilmente hanno speso gli stessi soldi per le vostre seduto dallo psicologo), per voi si sono ridotti all’ultimo secondo e il vostro contatto con un positivo gli ha impedito di fare una scappatella al supermercato per aggiungere un maglioncino preso a caso dall’OVS, ma in tutto ciò l’avete presa con filosofia e state per trapanarvi i coglioni e bruciarvi gli occhi scrivendo una recensione ad una storia così assurda, scritta male e campata in aria che a confronto i vostri racconti fantasy di terza elementare si meriterebbero un Pulitzer?
No? Neanche io...
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E quindi ecco il vostro regalo di Natale da parte della vostra Calypso di quartiere, che probabilmente avrà avuto qualche conto in sospeso con le divinità celestiali del karma, nella speranza che stelline e commenti positivi di perfetti sconosciuti mi risollevino quel minimo indispensabile l’umore per evitare di saltare da una balconata. In tutta sincerità, me la sarei immaginata diversa la mia vita a diciassette anni. Ma, ehi, c’è sempre un margine di peggioramento.
Oggi l'interesse amoroso addominalato super figo pazzo sgravato è Luciano Spinelli, che per qualche ragione ricordo aver fatto coming out come gay qualche annetto fa. E se questo non c’entra nulla con la nostra storia, mi faceva ridere tenerlo a mente durante la lettura.
E quindi, ecco a voi l’entusiasmante recensione di “Era solo un’idolo|| LUCIANO SPINELLI” (e no, lì l’apostrofo non ci va) che nessuno aveva richiesto. Letteralmente, perché sono arrivata ad un punto della mia vita in cui c’è gente che mi chiede di recensire delle storie, e giuro che lo inizierò a fare. Dopo questa.
Capitolo 1
Ieri è finita la scuola, finalmente posso rilassarmi,dormire fino a tardi,uscire con gli amici e MARE
Ah già, anche io sono sempre contenta quanto posso MARE, mi diverto sempre un mondo ad essere una distesa d’acqua piena di pesci e bagnanti, proprio uno spasso.
Quella che parla è la protagonista Charin, che è anche il nome dell’autrice, il cui due righe dopo il sonno viene interrotto dalla chiamata dell’amica scassacazzi Michelle, che è determinata a portarla al mare con lei e gli altri suoi amici.
Ora, Charin è una protagonista, ed è notoriamente risaputo che alle protagoniste di Wattpad il divertimento fa proprio cagare, e l’unica cosa che vogliono fare nella vita è dormire. Ahaha, so quirky and relatable.