Capitolo 11

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-auguratemi buona fortuna- sussurrò Jin completamente terrorizzato ai suoi amici mentre guardava quasi con astio l'aula nella quale avrebbe dovuto incontrare Kinjo. Dopo un mese era arrivato anche il turno del rosso di avere la sua canzone ed era anche uno degli ultimi della loro classe, infatti una volta finito con tutti quelli della sezione B ci sarebbe stata l'estrazione per decidere l'ordine nel quale i ragazzi della sezione A avrebbero avuto la loro canzone.

-non fare il melodrammatico! Nel caso inizi a dare di testa tu scrivigli una canzone difficile così lo punisci. Sai che gli acuti solo la sua debolezza- gli disse ridacchiando Ryo. Solo qualche giorno prima infatti i tre compositori avevano scoperto la prima debolezza del rosso e il biondo era certo sarebbe stata un'arma davvero efficace contro di Kinjo. Ryo si ricordava perfettamente che da bambino Kinjo era molto bravo con gli acuti tanto che li lasciavano solo a lui ma ovviamente la sua voce era ambiata e adesso non li reggeva più. Davvero un bel scherzo del destino.

-si ma così ci rimettiamo sia io che lui-

-tu puoi dire che non lo sapevi e che visto che Kinjo non collaborava sei andato a mano libera- gli disse Aila felice anche lei di quella proposta. In realtà sperava succedesse visto che Kinjo se lo meritava un brutto voto.

-chi ha detto che non collaboro? E vi tre damerini cosa cazzo state complottando?- chiese proprio il diretto interessato arrivando con una palese faccia scocciata davanti alla porta.

-niente- si affrettò a dire Jin, non voleva avere problemi con quel ragazzo visto che di li a poco sarebbe rimasto da solo con lui.

-che se non ti comporti bene io e Taro aiutiamo Jin a mettere tanti acuti nella tua canzone- disse tutta felice e contente Aila mentre Kinjo alzava le sopracciglia.

-e io faccio sparire la canzone in modo che la colpa cada tutta su lentiggini. Ora smammate che non ho tempo da perdere- disse serio il rosso entrando nell'aula mentre Jin lanciava uno sguardo terrorizzato ai suoi due amici prima di seguirlo all'interno.

-guarda che non ho nessuna intenzione di metterti acuti nella canzone- gli disse prontamente il castano sistemandosi gli occhiali sul naso visto che gli erano leggermente scesi.

-vedremo- ringhiò Kinjo sedendosi sulla cattedra osservando attentamente il ragazzo che era ancora in piedi e stava stringendo quasi convulsamente il raccoglitore che aveva tra le braccia. -sai già i professori mi odiano, vorrei evitare di farmi cacciare dall'accademia per una vendetta-

-ti ho già detto che non ho nessuna intenzione di metterti in difficoltà, stavamo solo scherzando prima-

-ma potevate benissimo essere seri. Devo tutelarmi e...-

-in cosa sei bravo, cosa ti riesce meglio?- lo bloccò Jin, non aveva nessuna intenzione di iniziare quella discussione con il ragazzo. Voleva finire quella canzone il prima possibile.

-sei tu il compositore-

-si, ma se non ho una base su cui lavorare non posso fare un bel lavoro. Per favore collabora e in questo modo eviteremo di dover discutere per troppo tempo- finalmente Jin decise di poggiare il raccoglitore e si sedette difronte al pianoforte.

-sai suonarlo?- chiese curioso Kinjo, aveva sempre visto Taro suonare durante le prove e mai gli altri due quindi all'inizio aveva pensato non lo sapessero fare.

-è una domanda sarcastica?- chiese Jin esasperato. Quella situazione non gli piaceva per niente.

-no, sono serio. Ho sempre visto il biondino suonare quindi credevo non lo sapessi fare- Kinjo alzò le braccia al cielo per far capire al ragazzo che aveva difronte che era serio.

-io e Aila siamo meno bravi di Taro è per questo che lasciamo suonare lui. Più che altro Aila è molto insicura anche se anche lei è molto più brava di me. Io ho imparato da autodidatta e di certo non ho nessuna intenzione di suonare davanti a tutti voi, lo faccio qui solo perché devo- rispose sinceramente il castano iniziando a suonare un motivetto giusto per riscaldarsi un po' e far scendere la tenzione che stava provando in quel momento.

-quindi mi stai dicendo che sei entrato qui senza aver mai studiato seriamente?- chiese Kinjo sorpreso.

-certo che ho studiato seriamente! Solo non l'ho fatto con insegnanti privati- gli rispose a tono Jin smettendo di suonare.

-non volevo insultare il tuo impegno, stavo solo constatando che anche se la tua preparazione non veniva da un professionista sei comunque riuscito ad entrare qui- Kinjo si morse leggermente la lingua, perché doveva usare sempre le parole sbagliate? Era sorpreso positivamente da quel ragazzo e dal grande impegno che ci aveva messo per arrivare a quel punto.

-ora possiamo concentrarci su questo lavoro invece di perdere tempo?- chiese Jin che di certo non voleva continuare quella conversazione con il rosso, sapeva dove sarebbero andati a finire con quel discorso se avessero continuato e il rosso non era certo la persona alla quale voleva rivelare segreti che non aveva ancora detto ad Aila e Ryo, anche se dopo che il biondo aveva rivelato la verità un pensierino lo stava facendo. Kinjo si ritrovò ad annuire alle parole di Jin nonostante volesse fare altre domande al ragazzo, però aveva chiaramente capito che non era in vena di parlare di se e quindi lasciò perdere.

Lavorarono con tranquillità per una mezz'oretta prima che il professore di ballo, del quale nessuno dei due ragazzi conosceva il nome, entrò nella sala interrompendoli.

-scusate ragazzi, abbiamo bisogno che lasciate tutti i pianoforti per un po'-

-un po' quanto?- chiese confuso e quasi spaventato, ciò significava che non potevano lavorare.

-un bel po', ho già parlato con i vostri professori e mi hanno detto di riferirvi che non potete usarli e di trovare un altro metodo-

-rimandare la consegna delle canzoni? In queste condizioni non possiamo lavorare- chiese Kinjo che si stava preoccupando quanto il castano che aveva affianco. Anche volendo spostarsi lui non aveva un pianoforte da poter usare e a loro una base musicale serviva.

-mi hanno detto di no. Dovrete trovare voi un modo per completare le consegne, ho già avvisato gli altri- il professore fece per uscire ma vedendo che gli altri due non si stavano muovendo aggiunse -dovete uscire adesso-

Proprio in quel momento il telefono di Jin vibrò rivelando il messaggio che gli aveva appena mandato Taro per avvisarlo della questione pianoforti.

Stella NascenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora