Capitolo 22

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Ryo aveva lanciato occhiate omicide in direzione di Kinjo per tutto il giorno e anche la mattina seguente non si risparmiò, anzi aumentò quando si accorse a lezioni iniziate che Jin non si sarebbe presentato a lezione.

-si può sapere cosa cazzo vuoi?- gli chiese Kinjo ad un certo punto, quando si trovarono a dover condividere il banco per gli ultimi dieci minuti della lezione di storia della musica visto che Aila era stata chiamata per presentare la canzone fatta con Natsu. -ora anche tu mi lanci sguardi omicidi come la stronza-

-qui l'unico stronzo sei tu- gli ringhiò contro Ryo non guardandolo in faccia, di certo non voleva farsi beccare dal professore a litigare con il rosso al suo fianco.

-e per quale ragione di grazia damerino?- chiese confuso Kinjo e anche leggermente arrabbiato. Il giorno prima non era andato da Jin finito con le lezioni in accademia uno perché doveva ancora sbollire la rabbia contro il ragazzo, che aveva fatto l'opposto di quello che gli aveva chiesto, e due perché Ronia dopo quel bacio non si era scollata da lui per un bel po'. Ci aveva messo tanta pazienza per farle capire che il bacio non era stato altro che una scommessa e che a lui lei non piaceva minimamente.

La campanella della ricreazione suonò e Ryo decise di non rispondere al rosso ma di uscire dalla classe per poter provare a chiamare Jin e sapere come stava.

Ma purtroppo i suoi piani vennero bloccati dallo stesso Kinjo che lo seguì fino in un posto appartato e lo fissò con rabbia.

-puoi rispondermi? Cosa ho fatto?- chiese il rosso incrociando le braccia al petto mentre Ryo sbuffava.

-ho una voglia matta di ucciderti tutto qui- rispose semplicemente Ryo, sapeva che non era colpa del rosso se Jin si era innamorato di lui e non era ricambiato.

-ah aspetta- quasi Kinjo rise istericamente -è per quello che ha detto Jin. Ora è tutto chiaro- il rosso alzò gli occhi al cielo mentre Ryo corrucciava la fronte.

-cosa avrebbe detto Jin?- chiese confuso il biondo.

-non fare il finto tonto, guarda che se lo è meritato visto che io lo avevo avvertito che lo avrei fatto se vi avesse detto tutto quindi la colpa è solo sua- sputò fuori il rosso, rosso che in quel momento voleva solo andare da Jin. Non gli piaceva per niente il fatto che non si fosse presentato a lezione quel giorno.

-meritato? E poi di che cazzo stai parlando?- chiese ancora più confuso Ryo.

-oh andiamo non fare il finto tonto so che vi ha detto che stavamo insieme e io lo avevo avvertito che se lo avesse fatto avrei baciato Ronia quindi non è colpa mia-

-VOI CHE COSA?- urlò sconvolto Ryo mentre iniziava a capire tutto quel nervosismo da parte di Jin. Non era solo il nervoso di chi guardava la persona che gli piaceva parlare e baciare un'altra. Era il nervosismo e il dolore di un ragazzo che vedeva il proprio fidanzato tradirlo davanti a tutti -ORA HO UNA CAZZO DI RAGIONE IN PIÙ PER ODIARTI E VOLERTI MORTO- gli urlò ancora contro Ryo puntando un dito contro il petto del rosso.

-oh andiamo vi ho sentiti ieri parlare di me, lo so che lo sapevate e po...aspetta un attimo tu hai gli occhi viola- Kinjo sgranò gli occhi mentre osservava quelli viola del biondo che aveva difronte. Solo un'altra persona che conosceva era bionda con gli occhi viola e quegli occhi erano davvero strani.

-lasciando perdere i miei occhi normalissimi coglione che non sei altro ti dico due semplici cose: uno Jin non ci ha detto proprio niente e quello che hai sentito tu era la metà di una frase che Aila stava dicendo in modo generale visto che si vedeva lontano un miglio che Jin stava male per qualcosa e due non si bacia un'altra persona davanti al proprio ragazzo indipendentemente dal fatto che vi eravate fatti una promessa. È proprio una cosa che non deve esistere ricattare qualcuno in questo modo! Jin non ha detto niente e si è ritrovato a vedere il suo ragazzo baciare una che gli va dietro, davanti tutta la scuola. Sei davvero uno stronzo. Ero arrabbiato con te perché voglio bene a Jin e non mi piaceva vederlo in quello stato visto che avevo capito provasse qualcosa nei tuoi confronti ma era nulla in confronto alla rabbia che provo adesso sapendo tutta la verità- finì di parlare Ryo davvero furioso. Quello si che era stato un brutto colpo per Jin.

-Taro...RYONTARO- urlò invece Kinjo osservando il ragazzo che aveva difronte e arrivando finalmente alla conclusione che Ryo, il suo migliore amico Ryo aveva mantenuto la sua promessa ed era li con loro.

-PORCA PUTTANTA KINJO IO TI FACCIO UN DISCORSO SERIO E TU TI METTI AD ANALIZZARE IL MIO NOME?-

-sei davvero tu?- chiese sconvolto Kinjo. Era li, era li con loro.

-non stiamo parlando di me coglione ma di Jin e dell'enorme cazzata che hai fatto- sibilò Ryo incrociando le braccia al petto.

-ti ho ascoltato se è quello che vuoi sapere e si ho appena capito di aver fatto una cazzata, ma si può sapere perché non hai detto niente? Lo sapevi che c'eravamo anche io e Shiki qui! E poi il primo giorno il professore mi ha anche chiamato per cognome-

-Kinjo voi mi avete escluso dalla vostra vita non appena me ne sono andato all'estero, sono qui per una promessa che vi ho fatto e non per altro. E poi mi avete già sostituito alla grande quindi che motivo c'era di rivelarvi la mia presenza qui?- chiese in un sussurro Ryo chiudendo per un momento gli occhi. -ora però devi risolvere tutto con Jin. Ieri era stravolto prima che tu baciassi quella sanguisuga e non oso immaginare come stia in questo momento- sussurrò ancora Ryo iniziando a fare avanti e indietro mentre la campanella segnava la fine dalla loro pausa.

-credi che delle scuse bastino?-

-col cazzo che bastano-

-allora mi inventerò altro, tu coprimi con i professori. Inventati qualunque cosa e una volta che avrò risolto con Jin tu dovrai spiegarmi parecchie cose a partire dalla tua gamba- e così dicendo Kinjo sparò senza lasciare il tempo a Ryo di aggiungere altro.

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