"Ma sei sicura Fra? Sicura che ci sia bisogno di me, al cento per cento?"La voce della sua amica nello smartphone è scorata.
"Lo so, tesoro, che è il tuo giorno libero. E lo so che dovevi uscire con lui, ma non c'è altra via, le ho provate tutte ma..."
Il tono diventa tagliente e la voce le sale di un tono
"Il ministro degli interni in pectore qui, non sente ragioni" ora ha sicuramente spostato il viso dal telefono perché le parole arrivano meno nette "e lo so, lo so che è vice questore, che non lo so? Me lo ha ripetuto mille volte!"
Sara sospira, mentre posa la borsetta sulla consolle: qualcosa le dice che la sua serata non andrà esattamente come aveva sperato.
"Mi spiace tanto Sara ma se non ci sei tu, da qui non ci smuoviamo. Questi senza un parere legale sul fatto che è stato commesso un reato non lo arrestano quel coglione. E Fatima non ne può più, dobbiamo allontanarlo assolutamente e..."
"Ho capito, ho capito. Arrivo. Dammi due minuti per fare una telefonata e arrivo"
La chiamata di Francesca l'ha sorpresa a un passo dalla porta di casa, una scena gemella di quella di qualche giorno prima. Solo che stavolta a dare buca sarà lei.
Con un sospiro chiama Filippo, e un po' le viene da sorridere mentre glielo spiega: un'emergenza, una diffida ad avvicinarsi non rispettata e un funzionario di polizia non esattamente sveglio.
Lui ride "Non è che mi stai mandando un messaggio subliminale? Non è che vorresti dirmi qualcosa e siccome non hai il coraggio di dirmelo cerchi di farmelo capire attraverso i gesti???..." Ride anche Sara, sono tutte le incertezze strampalate che gli ha raccontato al telefono.
"E gne gne gne. A te e alla tua memoria di ferro"
La risata di lui diventa fragorosa e ride ancora anche Sara, mentre con un sospiro, scende nuovamente dai tacchi.
Il mattino dopo il trillo di una serie di notifiche le fa letteralmente da sveglia.
Il confronto della sera prima era stato sfiancante ed era terminato a notte fonda, in un ufficio freddo e scrostato di un commissariato sotto organico. Ne erano uscite vincitrici, lei, Francesca, Fatima e i suoi bambini, ma ad un'ora improponibile. Prima di rientrare aveva poi accompagnato Fatima in una casa famiglia e quando era riuscita a parcheggiare davanti casa di fatto albeggiava.
Afferra il telefono posato sul comodino senza alzare la guancia dal cuscino tanto è desiderosa di poter dormire ancora un poco.
"Scusami, lo so che è presto, io sono ancora abituato a svegliarmi all'alba e a volte non penso che gli altri vorrebbero dormire un po' di più"
"Ma"Maledetto. Doveva ricordargli la sua età quando lo avrebbe rivisto. E che alla sua età certe bischerate, di mandare mille messaggi consecutivi, non si facevano più
"Oggi devo dare una risposta molto importante e prima vorrei vederti."
"C'è una cosa che voglio assolutamente fare e un'altra che voglio chiederti."
"Chiamami, ti prego."
Doveva assolutamente interrompere quel fuoco di fila di messaggi. E a rispondere per iscritto sarebbe servita una manualità che in quel momento non possedeva, meglio chiamarlo e parlargli.
"Sono io. Dim..."
"Buongiorno"
Ha un tono così caldo e avvolgente che il primo pensiero, totalmente incontrollato, è che sarebbe assolutamente meraviglioso svegliarsi con quella voce, tutte le mattine.
Scuote la testa e si mette seduta. Ma cosa va a pensare, santo cielo.
"Mi spiace, davvero...hai fatto molto tardi?
"Un po' ma non fa nulla. Dimmi,"
"Riesci a ritagliarti mezz'ora stamattina? Prima che puoi?"
"Si certo" guarda l'orologio. Dio santo le otto. Ha dormito meno di quattro ore.
"Stamattina c'è sportello d'ascolto ma apriamo alle dieci. Dammi mezz'ora per risorgere"
Lui ride, maledetto, e le pare di vederlo, fresco e impeccabile come sempre.
"Alle dieci, nel parco della fotografia?"
Manca poco, così poco che comincio a portarmi avanti con saluti e ringraziamenti.
A tutt*, davvero, grazie ❤️
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Istantanee
FanfictionPuò una foto, scattata per caso, riportare alla mente ricordi che nemmeno più si sapeva di avere? E possono quei ricordi indurci a compiere azioni che mai avremmo immaginato di avere il coraggio di fare? Verrebbe da dire no, a entrambe le domande. E...