Nelle settimane successive a quel fatidico pomeriggio, Beniamino iniziò nuovamente ad ignorare Alan.
Quest'ultimo non capiva il perché, piuttosto doveva essere lui a fare l'offeso: dopo essere stato cacciato dalla villa, si era dovuto fare 10km a piedi sotto la neve senza pantaloni. Per tutta la settimana dopo, era rimasto a casa con la febbre alta e Beniamino non si era degnato di scrivergli o chiamarlo nemmeno una volta!
Cosa aveva fatto di sbagliato? Lo aveva ferito? Come?
Beniamino doveva prendersela con Bernardo, non con lui!
Quando era tornato a scuola, non gli aveva neanche rivolto parola, letteralmente era andata così:Hey Beniamino, alla fine come è andata con Bernardo? Ha raccontato tutto ai tuoi genitori?
Beniamino rimase qualche attimo in silenzio. Poi rispose.
Scusami ma non voglio parlarne. Ora devo andare, che c'è una mia amica che mi aspetta.
Alan era triste e depresso, non riusciva ad andare avanti senza Beniamino.
Dopo tutto quello che aveva fatto per lui e per il loro amore...Passarono due settimane.
Alan era sempre giù di morale, sia per colpa di Beniamino, che per i suoi incubi su Tommaso e Benedetta, che non lo lasciavano dormire in pace.
Le sue due amiche, Alba e Gioia, erano molto preoccupate. Alba ormai aveva capito che era colpa della sua relazione con Beniamino, anche perché Alan le aveva raccontato tutto: delle false speranze che gli aveva dato inizialmente, di Tommaso, del rifiuto, del loro riavvicinamento e della faccenda con Bernardo. Ovviamente, nulla riguardo agli omicidi.
Così lei gli disse di smettere di andare dietro a Beniamino; che era solo uno che si dava tante arie e che si meritava solo di trovarsi un ragazzo che lo trattasse come lui aveva trattato Alan.
Alan però non voleva saperne. Beniamino era il suo "vero amore", quello che si trova una volta nella vita e che non si deve lasciar andare per nulla al mondo. Non poteva "smettere di andargli dietro". Era fuori discussione.- - - - - -
Ormai mancava solo una settimana alle vacanze di Natale.
Le due rappresentanti della classe di Alan e Beniamino si chiamavano Fiona e Doris e stavano organizzando la festa dell'anno.
Tutti a scuola ne parlavano: le due rappresentanti avevano proposto durante un consiglio studentesco di fare uno spettacolo cinese natalizio l'ultimo giorno, il 23, davanti a tutta la scuola.
Tutta la loro classe avrebbe dovuto partecipare alla preparazione dell'evento: alcuni avrebbero creato e ballato delle elaborate coreografie di danza cinese, altri avrebbero recitato in un piccolo spettacolino sullo spirito del natale e altri ancora avrebbero imparato a suonare tamburi e cong. Erano tutti elettrizzati!
Per la creazione delle scenografie, i costumi, gli oggetti di scena e l'allestimento del "teatro" (che era semplicemente la palestra della scuola), vennero contattati i diversi laboratori dell'istituto, che lavoravano proprio su quello.
I ragazzi del laboratorio di grafica avevano anche creato dei volantini, che avevano sparso per tutta Udine:NATALE CINESE (progetto a cura della classe 1aA, di tutti i laboratori artistici e dei professori)
[L'ingresso è a offerta libera e tutti i ricavati andranno ai bambini che muoiono di fame]
Vi aspettiamo alla palestra del liceo artistico il 23 dicembre dalle 21 alle 23. Siate numerosi!21:00 - apertura della palestra.
21:10 - danze e canto cinese.
21:30 - spettacolo teatrale sul natale.
22:00 - orchestra finale.
22:30 - ringraziamenti.
22:45 - inchini.
23:00 - fine.A presto!
A convincere i professori a fare questo spettacolo era stata sopratutto Fiona, l'ufficiale rappresentante di classe.
Fiona era una ragazza molto intelligente che aveva imparato come comportarsi con la gente. Sapeva quando essere estroversa, quando cordiale e quando fingersi triste. Riusciva a capire dalla persona che aveva davanti come si sarebbe dovuta comportare e quale delle sue personalità usare in sua presenza. In questo modo stava simpatica a tutti e poteva ottenere quello che voleva facilmente, ad esempio, lo spettacolo cinese.
Alan lo aveva capito e non gli piaceva affatto questa sua tecnica. Come faceva a sapere quando era sincera?
Ma a dargli ancora più fastidio era il fatto che avesse dato il ruolo principale dello spettacolo teatrale a se stessa ed a Beniamino!
Era forse questo il motivo per cui aveva proposto di realizzarlo?
Difatti, negli ultimi tempi i due si erano molto avvicinati.
Ormai, i compagni di classe avevano intuito la tecnica di Fiona e non volevano più averci molto a che fare. Così lei si era ritrovata da sola (ed essendo che Tommaso non c'era più e non voleva più avere a che fare con Alan) anche Beniamino lo era.
Questo però ad Alan dava parecchio fastidio: più volte aveva raccontato a Beniamino di quanto Fiona gli stesse antipatica, eppure lui, adesso, le stava sempre appiccicato. Sembrava quasi una sfida, pensò Alan.
Beh, se Beniamino voleva giocare, avrebbe giocato anche lui.
Aveva già ucciso due volte, poteva farlo anche una terza.
Come dice il detto, non c'è due senza tre.Questa volta aveva deciso un metodo più semplice per per ucciderla: il veleno.
Gliel'avrebbe messo nell'acqua o nel cibo, durante lo spettacolo improvvisando, proprio come si fa nel teatro, perciò si preoccupò solo di acquistare il veleno.
Nessuno avrebbe sospettato di lui se fosse morta davanti a tutti sul palco e, in caso le avessero fatto un'autopsia, non avrebbero trovato tracce di veleno nel suo stomaco, sembrando magari una semplice intossicazione alimentare.
Purtroppo, ucciderla così, non sarebbe stato molto soddisfacente, ma almeno sarebbe andato sul sicuro.
Non poteva commettere errori o chissà quando avrebbe potuto avere di nuovo un'occasione del genere... però a volte la fortuna è dalla parte opposta.
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'•~Il Biondo e il Bruno~•'
Teen FictionAlan sta per iniziare un nuovo capitolo della sua vita proprio al Liceo Artistico. Farà nuove conoscenze, tra le quali un suo compagno di classe che gli farà provare un sentimento mai sentito prima. Durante il periodo scolastico legherà subito molto...