La mattina del primo novembre Alan si svegliò presto e alle prime luci dell'alba si diresse in stazione. Comprò un biglietto e salì sul primo treno per Ciprianis.
Ciprianis era un piccolo paesino friulano ai piedi del famoso vulcano Ciprian, uno dei rilievi più alti d'Italia.
Il vulcano era ancora attivo, ma non eruttava da ormai migliaia di anni. Leggende narravano che offrendo qualcosa al vulcano Ciprian, in cambio, si sarebbe avverato un desiderio.
Infatti l'obbiettivo di Alan era quello di liberarsi del cadavere di Tommaso buttandolo nel vulcano come pagamento per il suo desiderio. Molto teatrale, non credete? Beniamino sarebbe rimasto per sempre con lui, e senza Tommaso in mezzo.Il cratere del vulcano, però, era difficilmente accessibile e solo gli abitanti del posto conoscevano abbastanza i sentieri, che si inerpicavano tortuosi su per la montagna.
Alan era stato previdente su questo (e fortunato) perché proprio una sua compagna di classe abitava a Ciprianis.
Si chiamava Benedetta.
Benedetta, era all'apparenza una normalissima quattordicenne dai capelli corti e neri e dagli occhi azzurri. Non era proprio "quella popolare", ma era gentile e disponibile con tutti, e questo la rendeva sempre ben voluta.
Ma la realtà era che aveva un lato oscuro.
Ciprianis era molto popolare per una setta satanista che andava convincendo le persone che all'interno del vulcano ci abitasse il diavolo e che era lui ad esaudire i famosi desideri.
Benedetta ne faceva parte ed era uno dei membri più devoti.Hey Benedetta, tu abiti a Ciprianis, giusto?
Si Alan, perché?
Questo sabato mi piacerebbe andare sul vulcano, ma ho sentito che i sentieri sono molto difficili da trovare.
Se hai bisogno, ti posso fare da guida!
Oh, te ne sarei davvero grato!
In più, avevo intenzione di portarmi delle mie vecchie sculture in argilla da donare al vulcano come da tradizione. Ne vale la pena secondo te? I desideri si avverano davvero?Nello sguardo di Benedetta era cambiato qualcosa: si era avvicinata ad Alan e aveva poggiato le sue labbra sull'orecchio del ragazzo.
Il demonio conosce tutti i desideri e sa quali deve avverare. Non sbaglia mai.
Alan, seduto sul sedile del treno ripensava a quella frase. Cosa voleva significare?
Arrivò a Ciprianis per le sette e si incontrò con Benedetta in un bar.
C'è un odore strano... viene dal tuo zaino?
Gli domandò lei appena Alan si avvicinò. Lui la convinse che doveva essere l'argilla di bassa qualità con cui aveva fatto le sculture.
Dopo aver fatto lì colazione, cominciarono la salita del vulcano.Sai, Alan, in realtà siamo in pochi a conoscere la strada per l'entrata del vulcano. Solo quelli che fanno parte del nostro culto.
Fai parte della famosa setta del vulcano?
Siccome sono stati i miei nonni ad aver fondato la setta io ne ho sempre fatto parte, fin da piccola. Alla fine non è stata una mia scelta e anche se ho provato più volte a uscirne, non ne ho mai avuto la forza.
Significherebbe dare le spalle alla mia famiglia e per il momento non mi sento pronta a farlo.Lo capisco.
La camminata durò all'incirca cinque ore ma passarono veloci: Benedetta raccontò ad Alan della sua vita complicata e lui si affezionò subito a lei.
Arrivati, si sedettero a riprendere fiato all'ombra di un tempietto che, Benedetta raccontò ad Alan, era stato costruito dai suoi genitori. Ogni settimana salivano tutti insieme sul vulcano per pregare il diavolo.Dopo essersi riposati qualche minuto Benedetta lanciò un'occhiata allo zaino di Alan, che continuava a puzzare terribilmente.
Posso vedere le tue sculture?
Alan andò in panico. Se avesse risposto di no sarebbe stato troppo sospetto?
Me ne vergogno un po' in realtà. Le trovo molto brutte, è per questo che ho deciso di usarle come sacrificio.
Guarda che se vuoi che il desiderio si avveri, ciò che doni al vulcano deve essere qualcosa a cui hai lavorato duramente. Non funziona se non ti sei impegnato nel farlo.
Oh no, stai pur certa che mi sono impegnato a creare le mie sculture.
Benedetta non insistette e guidò Alan fino ad un'entrata nella roccia. Disse che quello era l'ingresso.
Si fecero strada in un lungo tunnel scavato nella pietra, pieno di incisioni e pitture molto inquietanti. Ad un certo punto sbucarono in un grande spazio aperto: in alto si poteva vedere lontano il cielo, e sotto, se ci si sporgeva un po', molto molto in fondo, si intravedeva la lava.Siamo arrivati, dunque. Sei pronto?
Ecco sì, ehm, preferirei avere un po' di privacy.
Nel buttare le tue sculture?
Sì, ecco... sono davvero davvero brutte. Non vorrei spaventarti.
Benedetta, anche se dubbiosa, si allontanò. Alan a quel punto, tirò fuori dallo zaino i sacchetti maleodoranti. Ne aprì uno e vide che il contenuto aveva iniziato a decomporsi. Non ebbe tempo però di buttarlo di sotto, che Benedetta glielo rubò dalle mani e ne guardò il contenuto.
Dai, quanto possono essere brutte queste scul-
Si bloccò scoprendo il vero contenuto delle buste.
Benedetta, posso spiegare...
La ragazza era talmente scioccata che le scivolò il sacchetto dalle mani. Da lì ne uscì la testa di Tommaso, totalmente tumefatta, che rotolò per qualche centimetro.
I-io devo andare ora...
Disse Benedetta, ma Alan la bloccò.
Tu non vai da nessuna parte.
Alan prese per i polsi Benedetta e la trascinò sul ciglio della sporgenza rocciosa.
Ti prego, non dirò niente, te lo giuro!
Scusa, ma non posso lasciarti andare. Mi dispiace.
Spinse giù Benedetta, che cadde nella lava. Alan si liberò del resto dei sacchetti e uscii dalla grotta.
Si sedette nuovamente all'ombra del tempietto. Cosa aveva fatto? Come aveva potuto?
Ma era stato necessario, se l'avesse lasciata andare avrebbe spifferato tutto alla polizia.Alan scese dal vulcano e prese il primo treno per Udine. Ripensò a lei, Benedetta, forse la sua prima vera amica. Non si sarebbe mai perdonato per quello che aveva fatto a quella povera ragazza.
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'•~Il Biondo e il Bruno~•'
Teen FictionAlan sta per iniziare un nuovo capitolo della sua vita proprio al Liceo Artistico. Farà nuove conoscenze, tra le quali un suo compagno di classe che gli farà provare un sentimento mai sentito prima. Durante il periodo scolastico legherà subito molto...