Il giorno seguente la prima cosa che avverto sono le braccia di Luca sul mio corpo, mi tengono come se potessi scappare via da un momento all'altro, il viso a pochi millimetri dal mio, ha un'aria riposata, oserei dire angelica, mi ritrovo a sorridere a questa vista, la pace interiore che avverto credo di non averla mai provata in tutta la mia vita.
Provo a liberarmi dalla sua presa senza svegliarlo, sfilo via dalle lenzuola, i nostri vestiti sono ovunque, neanche ricordo quando siamo passati dal divano al letto.
Mi addentro nel salotto di casa, non c'è traccia di Chiara e mi ritrovo a mandarle un messaggio per chiederle che fine abbia fatto.
Raccolgo i vestiti in giro per casa ed indosso una tuta, t-shirt e felpa, in seguito preparo il caffè, nell'esatto momento in cui lo verso in una tazza sento due braccia cingermi la vita, un alito caldo sul collo e la solita sensazione di beatitudine alla bocca dello stomaco che avverto solo quando è Luca a sfiorare il mio corpo.
"Buongiorno." Mi dice all'orecchio dolcemente.
"Buongiorno." Rispondo voltandomi e porgendogli il suo caffè che accetta volentieri ringraziandomi, lo vedo sedersi al tavolo e lo imito.
"Che ore sono? Devo incontrare Gionata."
"Le dieci." Lo avverto guardando l'ora sul telefono, nel quale non trovo nessuna risposta al messaggio inviato poco prima a Chiara.
"Devo scappare." Dice soltanto, finisce il suo caffè e quando si alza dalla sedia resta con le braccia tese sul tavolo, mi guarda intensamente e non so cosa gli stia passando per la testa, so solo che non riesco a staccare lo sguardo dal suo, sembra combattuto, come se volesse dirmi qualcosa, ma con il timore di poter dire la cosa sbagliata, provo ad aprire bocca per spezzare il silenzio, ma è troppo tardi perché si è già voltato, ha afferrato la sua giacca ed è andato via lasciandomi un semplice bacio sulla guancia, si chiude la porta d'ingresso alle spalle lasciandomi con mille domande.
Sbuffo sonoramente mentre ripongo le tazze nel lavandino e decido che è proprio arrivato il momento di fare una doccia, indosso un semplice jeans ed un maglioncino, cambio le lenzuola al letto per evitare commenti dalla mia coinquilina e decido di uscire per fare la spesa dato che il fatto di essere sola in una casa così silenziosa non fa altro che aumentare i miei pensieri, i miei dubbi.
Luca avrà pensato che abbiamo commesso uno sbaglio? Forse ieri era solo preso dal momento e questa mattina ha capito che non doveva succedere affatto. Io d'altronde non faccio altro che pensare alla sua bocca sulla mia, le sue mani che vagano sul mio corpo, noi avvinghiati l'uno all'altro, le parole sussurrate al buio.
Un calore mi pervade, devo darmi una calmata, smettere di pensare alla scorsa notte, decido di uscire subito da questa casa, percorro le scale alla velocità della luce e quando finalmente sono fuori respiro profondamente, il mio attimo di pace viene disturbato dal telefono che squilla nella borsa, leggo il nome di Chiara sul display e non ci penso due volte ad accettare la chiamata.
"Ehi ma che fine hai fatto?" Parto subito all'attacco.
"Ero da Gionata." Avverto qualcosa di strano nella sua voce, ma decido di non chiederle niente, almeno per adesso. "Com'è andata la tua serata?"
"Bene." Mi limito a dire.
"Bene? Solo questo hai da dire. Avanti Ali non farti sempre tirare le parole dalla bocca."
"Ok beh è andata molto bene, ti risparmio i dettagli, ma ci siamo svegliati insieme, avvinghiati nel letto." Sento Chiara esultare dall'altro lato del telefono.
"E?" Chiede non avendone abbastanza.
"Mi ha chiesto di prendere casa qui a Salerno, vivere insieme e..."
"No aspetta aspetta, ti ha chiesto di prendere casa? Questa sì che è una bellissima notizia, dobbiamo vederci adesso." Scandisce bene le lettere dell'ultima parola pronunciata poi mi dà appuntamento al bar più vicino dove ci incontriamo dopo circa 10 minuti, Chiara è raggiante, mi sorride con occhi luminosi, mi lascia un bacio sulla guancia ed è ancora euforica per la notizia ricevuta, prendiamo posto ad uno dei tavolini ordinando due caffè.
"Non posso ancora crederci."
"Beh neanche io." Sono sincera, la richiesta di Luca mi ha spiazzata.
"E quindi? Tu cosa gli hai detto?"
"Che ho bisogno di tempo per pensarci." Chiara resta interdetta.
"Sei seria?"
"Sì, devo pensarci bene, se dovessi accettare questo cambierà totalmente la mia vita, sono tornata a Salerno lasciando Luca per motivi ben validi, la sua vita era totalmente distante dalla mia, non voglio rivivere quella situazione e non voglio che lo viva neanche il bambino quando arriverà."
"Ali, tesoro, so che è difficile prendere una decisione, ma se ti ha chiesto di prendere casa e vivere insieme ha intenzioni molto serie e credo che voglia anche mettere la sua vita sulla giusta direzione." Sospiro pensando alle sue parole, sentendomi ancora più indecisa di quanto non lo fossi già.
"È proprio quello che mi ha detto, che se sarà d'aiuto prenderà una pausa dalla sua carriera per stare con noi."
"Cos'altro vuoi? Che ti faccia una statua?" Scherza ridendo della sua stessa battuta. Guardo Chiara e in lei vedo tanta speranza, quella che forse io ho perso da tempo, forse è proprio questo il mio problema, il fatto che non ci speri più. Devo ritornare a sperare? Devo credere alle parole di Luca?
Prima di dare una risposta certa alla mia amica, prima anche di pensarla per me stessa faccio qualcosa che so mi cambierà per sempre.
Prendo il telefono e digito un semplice messaggio "Accetto la tua proposta." Con tutta la decisione che non sapevo di avere premo invio.
Messaggio consegnato.
Ed il mio cuore perde un battito.
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Tutti i giorni // CAPO PLAZA
FanfictionATTENZIONE questo è un sequel, se non avete letto i primi due libri "Forte e chiaro" e "Ne è valsa la pena" vi risulterà difficile comprendere questa. Luca e Alice dopo un annodalla loro riconciliazione decidono di vivere insieme. Alice segue Luca n...