Tutti i giorni // CAPO PLAZA

Capitolo quindici

ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE ESPLICITE.

"Riproviamoci." Mi dice ancora Luca ed io non so davvero cosa rispondergli.

Incontro il suo sguardo colmo di speranza, sottraggo la mia mano dal suo tocco portandola in grembo, sono sotto pressione, Luca attende una risposta da me, una risposta che non sono ancora pronta a dargli e avverto una sensazione d'ansia pervadermi.

"Luca..." Provo a formulare una frase di senso compiuto, ma le parole non riescono a lasciare le mie labbra. Vorrei avere il coraggio di dirgli 'si', ma sono combattuta, per quanto desideri sistemare le cose con lui ho una gran paura che possa andare di nuovo tutto male.

"Non devi darmi una risposta subito." Luca si schiarisce la voce. "Posso aspettare, pensaci e quando sarai pronta ne riparleremo." Tutta la tensione accumulata improvvisamente vola via con le sue parole, annuisco.

"Grazie." Riesco a dire soltanto, grazie per avermi capita, grazie perché mi sei vicino e grazie perché nonostante tutto non mi hai abbandonata, ma tutto questo lo tengo per me, racchiudo tutte queste parole in un piccolo sorriso che gli rivolgo guardandolo dritto negli occhi, ancora speranzosi di un mio ritorno.

Sono stanca e fin troppo sazia quando arriviamo all'appartamento di Chiara, le luci sono spente da ciò deduco che la mia amica non sia ancora rientrata.

Nell'auto è piombato il silenzio, questo è uno di quei momenti imbarazzanti in cui entrambi non sappiamo cosa dire, in realtà ci sarebbero così tante parole da pronunciare, così tanti segreti da svelare, ma forse non siamo ancora pronti.

"Sono stato bene questa sera." È Luca a spezzare il silenzio.

"Anche io." Dico con un filo di voce. "Ti andrebbe di entrare?"

"Ti accompagno" Diciamo all'unisono, in seguito ci ritroviamo a ridere ed annuire in contemporanea.

Come previsto la casa è silenziosa, varchiamo la soglia nel buio totale, con la luce della luna che illumina una piccola parte del salotto, mi dirigo verso l'interruttore quando sento la porta d'entrata chiudersi alle nostre spalle, quando provo ad accendere la luce però essa non dà alcun segno di vita.

"Cavolo, sarà saltata la corrente." Sbuffo sonoramente mentre poggio la borsa sul tavolo per cercare le chiavi della cantina dov'è situato il contatore, dopo aver frugato per svariati secondi finalmente avverto il tintinnio delle chiavi.

"Ci penso io." Luca si avvicina nello stesso istante in cui mi volto e ci scontriamo, le chiavi cadono sul pavimento producendo un rumore fastidioso, siamo così vicini che avverto il suo alito caldo sul viso.

I battiti del mio cuore accelerano in un istante e sono totalmente bloccata sul posto, pur essendo al buio riconosco il luccichio negli occhi di Luca, li sento addosso e credo che farò una pazzia proprio in questo istante.

I nostri nasi quasi si sfiorano, avverto il desiderio di sentirlo vicino, le mani prudono per la smania di toccarlo, il respiro affannoso e poi lo faccio.

Le mie labbra incontrano le sue titubanti ed è come ritornare a respirare dopo una lunga apnea, mi lascio sfuggire un gemito di piacere.

Luca afferra i miei fianchi, ora anche i nostri corpi si toccano, le mie mani vagano sul suo petto desiderose di avvertire il suo calore, proseguo sulle spalle fino a far cadere la giacca ai suoi piedi.

"Mi sei mancata." Sussurra fra i baci e queste semplici parole accendono un fuoco dentro me.

Le mani di Luca vagano sul mio fondochiena, incotrano la mia pelle nuda lì dove il vestito è aperto, ho la pelle d'oca e lui l'avverte. I nostri baci non si fermano, ci divoriamo a vicenda, tutto il desiderio accumulato esplode fra noi mentre denudiamo i nostri corpi, indietreggio fino a ritrovarmi sul divano a cavalcioni sul corpo che desideravo da mesi.

Luca lascia scie di baci languidi lungo il mio collo, prosegue sul petto fino a racchiudere il mio capezzolo nelle sue labbra piene, la sua lingua lo accarezza delicatamente, mentre con la mano racchiude l'altro seno. Scariche di puro piacere attraversano il mio corpo.

"Luca." Sussurro fra i sospiri.

"Mi farai impazzire." Sussurra di rimando e in un secondo mi ritrovo distesa di schiena sul divano, i nostri sguardi lussuriosi s'incontrano così come le nostre labbra. Chiudo gli occhi mentre Luca prosegue con la sua dolce tortura, baci sul seno, stomaco, pancia, poi il suo alito caldo s'infrange sul mio sesso prima che sia la sua lingua ad entrarci facendomi trasalire, avevo quasi dimenticato quanto Luca riuscisse a farmi stare bene.

Sento la sua lingua stuzzicarmi, il mio corpo scosso dal piacere, i gemiti lasciano le mie labbra uno dietro l'altro, lui continua ancora e ancora, succhia via il mio piacere ed impazzisco, voglio sentirlo più vicino, non ne ho abbastanza, incontro di nuovo il suo sguardo, non fa in tempo a rialzarsi che lo afferro facendo incotrate di nuovo le nostre labbra, le mie mani vagano fra i suoi capelli, poi lo sento entrare dentro di me, apro ancor di più le gambe per lui, avverto una leggera pressione, dovuta al fatto che non ho rapporti da un pó di tempo, non è importante perché svanisce nell'istante in cui Luca inizia a muoversi, dolcemente, i suoi baci sulle labbra, sulla punta del naso e sulla fronte dove in seguito poggia la sua, noto lo sforzo sul suo viso e solo adesso mi rendo conto che ha paura di farmi male.

"Ehi." Gli prendo il viso fra le mani. "Guardami." Ed è proprio quello che fa. "Va tutto bene."

"Sicura?"

"Certo."

"Spero che domani non ti pentirai di tutto questo perché è la sensazione migliore che abbia mai provato nella mia vita." Sono le ultime parole che mi dice, poi la tensione lascia il suo corpo. Ci lasciamo travolgere dal desiderio ardente e mi lascio cullare dalle sue braccia per tutta la notte, almeno questa.

Sono ritornata 😅 Contente?

Ma quanto è difficile descrivere queste scene? Mi è sembrata un'impresa, spero di non essere stata troppo banale e di non avervi deluse.

Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?

Secondo voi Alice accetterà la proposta di Luca?

Fatemelo sapere con un commento e lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto.

Baci.