Capitolo quattordici

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Mi guardo allo specchio sbuffando forse per la centesima volta.

È arrivato anche per me quel momento che prima o poi capita a tutte le ragazze, parlo del momento 'cosa mi metto?'
Inizialmente avevo optato per qualcosa di casual tipo jeans e camicetta, ma guardandomi allo specchio ci ho ripensato, sembrava che dovessi andare ad un pomeriggio con le amiche, così mi sono svestita ed in seguito rivestita con un abitino a fantasia floreale, ma mi dava l'idea di un picnic al parco, ora indosso un vestito aderente in raso color champagne, con le spalline sottili e la schiena scoperta, sono bloccata in questo abito da un po', lo adoro, ma credo di aver osato troppo.

Il campanello alla porta mi distoglie dai miei pensieri, cavolo è già qui, non credo di potermi più cambiare.

Lancio un ultimo sguardo allo specchio sistemandomi i capelli ai quali ho preferito fare delle onde.
Ho marcato i miei occhi azzurri con un ombretto beige, eyeliner e mascara, le guance arrossate con il blush e sulle labbra ho applicato un rossetto vinaccio.

Percorro il corridoio con un'ansia tremenda, mentre il ticchettio dei tacchi mi accompagna alla porta, apro quest'ultima e le parole mi restano bloccato sulla punta della lingua.

Credo di non aver mai visto Luca così elegante da quando lo conosco, indossa dei pantaloni neri, una giacca del medesimo colore ma con delle minuscole fantasie astratte bianche in qualche punto, una t-shirt bianca e non poteva fare a meno delle sue collane e bracciali d'oro.

Vedo il suo sguardo vagare sul mio corpo, si inumidisce le labbra con la lingua mentre i suoi occhi luminosi incontrano i miei.

"Ehi." Accenno un sorriso. "Sono pronta, prendo la borsa e arrivo." Lo vedo annuire, poi recupero un blazer corto e la borsa e lo seguo in auto, Luca é ancora silenzioso, tiene lo sguardo fisso sulla strada, una mano sul volante e l'altra sul cambio, mi ritrovo ad osservarlo e catturo ogni piccolo dettaglio, le labbra piene e la fronte corrucciata, mi chiedo cosa gli passi per la testa e perché non ha detto una sola parola.

"Sei bellissima questa sera." Spezza il silenzio e in questo momento sento un vuoto allo stomaco, è come se stessi aspettando questo momento da settimane o forse mesi, quando stavamo insieme non avevamo molto tempo per questo tipo di uscite, con il tour di Luca eravamo davvero tanto impegnati, le nostre vite si erano concentrate solo ed esclusivamente sui concerti, le interviste e tutto quello che riguardava la sua carriera.

"Grazie, anche tu stai molto bene." Le sue labbra mi rivolgono un sorriso.

"Siamo arrivati." Annuncia spegnendo il motore dell'auto. Quando distolgo lo sguardo dalla sua figura, un enorme edificio mi si presenta davanti, Luca mi apre la portiera ed io scendo, mi porge il suo braccio che afferro volentieri.

Varcando la soglia del ristorante resto  a bocca aperta, mi ritrovo a guardare un enorme sala lussuosa, con grandi vetrate e giganteschi quadri, i tavoli ricoperti di tovaglie bianche e circondate da comode poltrone.

Un cameriere ci dà il benvenuto, ci chiede di seguirlo mentre ci conduce sul terrazzo e qui la vista è mozzafiato.

"È davvero bellissimo qui." Mi ritrovo a dire incantata. Prendiamo posto al nostro tavolo e il cameriere ci lascia i menù. Leggo e rileggo le portate e anche i prezzi, mi ritrovo a sgranare gli occhi, cavolo non potrei mai permettermi una cena in questo ristorante. Una risata mi distoglie dai miei pensieri, quando alzo lo sguardo trovo Luca guardarmi e ridere.

"Che c'è?" Gli chiedo confusa.

"Avresti dovuto vedere la tua faccia." Mi dice ancora divertito.

"Beh direi, stavo giusto pensando che non potrei mai permettermi una cena qui." Metto via il menù rinunciando alla scelta, credo che lascerò decidere Luca, non capirò mai queste portate da gente ricca.

Tutti i giorni // CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora