Capitolo cinque

1.3K 68 17
                                    

Quando apro gli occhi una forte luce m'investe facendomeli richiudere subito, mugulo infastidita poi mi decido ad alzarmi dal letto e quando i piedi nudi toccano il pavimento freddo avverto un capogiro e ritorno a sedermi all'istante, mi lascio scappare un altro lamento perché so che dovrò abituarmi a tutto questo.
Quando passo davanti allo specchio posto in un angolo della mia camera evito di guardare il mio riflesso perché già so che vedrò qualcosa che non mi piacerà per niente.
In cucina Chiara canticchia una canzone e quando la riconosco vorrei solo tapparmi le orecchie, ma mi astengo dal farlo.

"Questa mattina siamo di buon umore?" La guardo sorridendo perché già so a cosa è dovuta la sua felicità.

"È a Salerno." Dice soltanto, non si volta verso di me, ma so per certo che in questo momento sta sorridendo con i denti incisi nel labbro inferiore.

"E tu cosa ci fai ancora qui?" Questa volta Chiara mi rivolge il suo sguardo cupo, fra le mani stringe un vassoio colmo di biscotti che posa proprio sotto il mio naso, l'odore è invitante così come l'aspetto, non ci penso due volte prima di addentarne uno e godermi la squisitezza prodotta dalle mani della mia amica.

"È tutto così sbagliato." Prende posto di fronte a me mentre si guarda le mani poste sopra il tavolo.

"Ne abbiamo già parlato."

"Lo so, ma è sparito per mesi, poi ritorna e pretende che io corra da lui."

"Chiara sai benissimo che la situazione è particolare, siete fratellastri non puoi aspettarti che lui si comporti come un perfetto fidanzato, poi è di Gionata che stiamo parlando."

"È stato lui a fare il primo passo, è stato lui a baciarmi ed ora, dopo che ho accettato questa situazione, dopo che ho ammesso questi sentimenti a me stessa, lui sparisce." Lei sospira, sto per risponderle ma alza una mano per zittirmi. "Mi sto rendendo ridicola lo so." Un sorriso amaro sulle labbra mentre cerca di non incrociare il mio sguardo, la mia amica si sta mostrando imbarazzata dei propri sentimenti e delle sue paranoie, vorrei dirle di non sentirsi così, di non stare male per questa situazione ma le parole si fermano sulla punta della lingua perché so che posso capirla, so che anche io mi sento uno straccio, ma non posso crollare, devo farlo per me, per noi.

"Vuole che andiamo a casa sua, dice che ha una grande notizia da darci e che non possiamo perdercela." La guardo stranita, perché mai Gionata dovrebbe informarci di qualche grande notizia che riguarda la sua vita? "Non guardare me, non ne so niente." Aggiunge Chiara come se mi avesse appena letto nel pensiero.
I minuti che si susseguono sono composti principalmente dalla mia amica che tira fuori vestiti dall'armadio, li accosta alla sua figura riflessa nello specchio, poi li lancia sul letto con una faccia disgustata, io resto seduta sul letto a guardarla divertita perché quando Chiara è nervosa è davvero uno spettacolo comico tutto da vedere.

"Cosa avevo in mente quando ho comprato questa maglia?" La mora guarda una t-shirt rosa a tinta unita e non posso fare altro che darle ragione, alla fine opta per un paio di jeans aderenti perché 'mi fanno sembrare un gran culo', sì, l'ha detto davvero, e una semplice maglia bianca con una strana scritta sopra. Passa circa mezz'ora allo specchio cercando di truccarsi mentre io sono già pronta da un pezzo.
Dopo circa un'ora, l'eyeliner riprovata 10 volte e innumerevoli chiamate di Gionata, siamo finalmente in auto e ci dirigiamo a casa del fratellastro della mia amica, attraversiamo il grosso cancello della sua villa e mi ero quasi dimenticata di tutto il lusso che ospita questa casa. Lui ci attende sulla soglia della porta con un gran sorriso dipinto in volto e gli occhi che brillano alla vista di Chiara.

"Ce l'avete fatta finalmente." Esclama quando siamo a pochi passi da lui, ci fa spazio per entrare, il salotto ci accoglie, con mia grande sopresa, con un buon odore di pulito, beh di solito c'è sempre puzza di fumo in questa casa.

"Chiara ha passato circa mezz'ora davanti allo specchio." Mi lascio scappare mentre la mia amica ride nervosamente, in seguito mi dedica un'occhiata omicida, ops...

Varchiamo la grossa stanza d'ingresso immettendoci nel salotto, un silenzio cala su di noi e quando il mio sguardo si posa sul divano capisco il perché.

Sento il cuore in gola e quasi le gambe mi cedono mentre Luca mi guarda, lo sguardo spento e gli occhi contornati da profonde occhiaie ed io mi ritrovo a chiedermi da quant'è che non dorme, un senso di colpa m'invade, sento gli occhi pizzicare, ma non posso crollare, continuo a ripetermi che devo farlo per noi, devo essere forte, ma non ci riesco e senza dire una parola mi volto e a passo svelto raggiungo l'uscita della casa, la mia mano si posa sulla maniglia della porta, pronta a scappare via di nuovo, ma il mio braccio viene fermato da una calda mano e non ho bisogno di girarmi per capire chi è perché io quel tocco e  quell'odore lo riconoscerei fra altri mille.

"Non andare via di nuovo." La voce roca mi provoca mille brividi, non ho il coraggio di voltarmi e guardarlo negli occhi, ma è lui a strattonarmi e fare in modo che i nostri sguardi s'incontrino. "Sediamoci e parliamone."

"Non abbiamo più nulla da dirci." Riesco a dire distogliendo lo sguardo dal suo. Non sono ancora pronta per tutto questo, è troppo presto o forse è già troppo tardi.

"Torna a casa Alice, risolviamola insieme solo tu ed io senza nessun altro." Ho lo sguardo puntato sulla punta delle mie scarpe mentre alcune lacrime mi bagnano il viso. 'Solo tu ed io', queste parole continuano a risuonarmi nella testa.

"Non si può." Dico flebile, poi lo sento sospirare e avverto il suo capo chino sul mio, le nostre teste si toccano e anche questo semplice gesto mi provoca una miriade di sensazione che non vorrei più provare, è tutto così complicato ora, per quanto voglio allontanarmi da lui, so per certo che non posso farlo e che stando qui a Salerno stavo solo perdendo tempo.

"Perché?" Sussurra ed io sento le parole salirmi in bocca, amare e dolci allo stesso tempo, un qualcosa di così complicato, ma allo stesso tempo bello, quel qualcosa che cambierà le nostre vite per sempre e ci legherà in eterno.

"Perché non siamo più solo io e te." Trovo il coraggio di guardarlo, il suo sguardo confuso incrocia il mio. "Sono incinta."

BOOM.
La bomba è stata sganciata 😅, ve lo aspettavate?

Chissà come la prenderà Luca, chissà dove dovranno ricoverarlo🤣

Allora, io vi lascio ma voglio ricordarvi come sempre di lasciare una stellina se il capitolo vi é piaciuto e di scrivermi qui sotto 👇 cosa ne pensate.

Baci.
Alla prossima.

Tutti i giorni // CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora