ALICE.
Mi guardo allo specchio sistemando le ciocche ribelli che cadono morbide sul volto, sì, i miei capelli hanno bisogno di una spuntatina.
Sospiro allontanandomi dal mio riflesso, lo sguardo vaga sul mio corpo, mi ritrovo con le mani in grembo, lascio dolci carezze come se stessi accarezzando il volto di quella piccola anima che stravolgerà la mia vita, chiudo gli occhi e riesco ad immaginare un piccolo viso, due occhietti color nocciola e delle labbra a cuore. Il suo piccolo corpicino stretto fra le mie braccia e quasi ne sento il calore vivo addosso. Sarò madre, continuo a ripetermi, il mio stomaco si annoda, il cuore manca un battito e d'un tratto il terrore mi assale, sarò in grado di crescere questa creatura? Di combattere per un'altra vita?
Non le farò mancare nulla?
Avrò la forza per entrambe per affrontare questa vita?
Il mio riflesso allo specchio è la risposta a tutte queste mie domande, il viso pallido e gli occhi sgranati, la verità è che per quanto io mi ostini a credere che posso farcela da sola, non è così.
Questo piccolo cuoricino che batte dentro di me è frutto di un amore che forse non é andato ancora perso e, anche se la rabbia mi ribolle ancora dentro, cercherò di far funzionare le cose, per noi.
Luca non ha più esitato, vuole essere una persona migliore, non cadere di nuovo in pezzi e soprattutto essere un padre, le sue mani tremanti, gli occhi lucidi e le labbra piegate in un sorriso mi hanno dato una speranza.
Cercheremo di andare d'accordo, di vivere in tranquillità, non come una coppia, semplicemente come due genitori responsabili, non per noi, ma per il bambino.Quando suonano il campanello tutti i miei pensieri vanno persi, posso sentire i miei occhi illuminarsi e il sorriso amplificarsi, il mio cuore batte forte, è ancora vivo, mentre la testa si ostina a farlo rallentare, è solo per il bambino, continuo a ripetermi, solo per il bambino.
La serratura scatta e apro la porta, Luca é in jeans e t-shirt, alza lo sguardo puntandolo su di me, poi sorride.
"Sei pronta?" Chiede avanzando, mi faccio da parte per farlo entrare, quando mi passa accanto il suo braccio sfiora il mio ed una sensazione di calore mi pervade, resta calma Alice, ce la puoi fare.
Mi schiarisco la voce chiudendomi la porta alle spalle, improvvisamente sembra che la casa abbia acquistato una luce diversa, Luca si guarda intorno, le mani nelle tasche dei pantaloni e la fronte corrucciata.
Uno strano imbarazzo cala su noi due e sembra di essere di nuovo al punto di partenza."Prendo la borsa e andiamo." Annuncio spezzando il silenzio. Non viene detta altra parola, fin quando saliamo in auto.
"Sei emozionata?" Mi chiede, lo sguardo fisso sulla strada, una mano sul volante e l'altra sul cambio, un fascio di luce illumina i suoi occhi che ora sembrano più chiari, la mascella squadrata e le labbra piene portano la mia testa a pensieri che dovrei del tutto evitare.
"Sì." Annuisco contemporaneamente. "È la seconda visita ginecologa, ma le sensazioni sono sempre quelle della prima volta."
"Perché siamo insieme." Afferma, la sua mano, poggiata precedentemente sul cambio, stringe la mia posta sulla mia coscia, sento il suo calore su quel punto della gamba, schiudo le labbra mentre i miei occhi restano fermi sulle nostre mani strette, come si possono provare talmente tante emozioni con un semplice tocco?
Se solo potessi, intreccerei le mie dita con le sue, stringerei la sua mano per non lasciarla più, ma non posso, troppe ferite sono ancora aperte.
Mi schiarisco la voce e ritraggo la mano portandomela in grembo.
Guardo fuori dal vetro fingendomi interessata, non lo guardo, non posso, so che leggerei la delusione nei suoi occhi e non posso cedere."Ti sentirai emozionato anche tu quando sentirai il suo piccolo cuoricino battere, mi chiedo se riusciremo a vedere qualcosa, la prima volta era solo un piccolo puntino."
"Non so molto di queste cose, ma credo che dovremmo riuscire a vedere qualcosa, vedrai la bambina non si nasconderà."
"Bambina?" Mi ritrovo a sorridere.
"Non ci avevo mai pensato.""Sì, credo sia una femmina, non so perché, ma se ci penso immagino una bambina. Con i tuoi occhioni azzurri e i capelli biondi, una piccola Alice." Sento le guance arrossarsi e mi ritrovo ad abbassare lo sguardo.
"Siamo arrivati." Annuncia ancor prima che io possa formulare una frase di senso compiuto."Andiamo a conoscere nostra figlia." Afferma prima di scendere dall'auto con la gioia in volto ed io sento il mio cuore scaldarsi, nostra figlia...
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Tutti i giorni // CAPO PLAZA
FanficATTENZIONE questo è un sequel, se non avete letto i primi due libri "Forte e chiaro" e "Ne è valsa la pena" vi risulterà difficile comprendere questa. Luca e Alice dopo un annodalla loro riconciliazione decidono di vivere insieme. Alice segue Luca n...