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Dopo aver passato quasi tutta la nottata fuori stiamo tornando in hotel, è veramente tardi e credo che domani arriverò tanto in ritardo perché sicuramente resterò addormentata. Una volta arrivati, Lando parcheggia la macchina e scendiamo.
Raggiungiamo le nostre camere, ci fermiamo davanti la mia che si trova prima della sua,
"Bene, allora grazie Lan per la serata, è stata piacevole"
"Grazie a te, sono riuscito a dirti ciò che volevo dirti da tempo" lo abbraccio e gli dò un bacio sulla guancia,
"Ci vediamo domani mattina Lan, buonanotte e grazie ancora"
"Buonanotte a te piccola, a domani" gli porgo un sorriso veramente grande e entro in camera. È tutto buio, quindi ovviamente accendo la luce, ma mentre mi volto verso il mio letto mi spavento,
"George, che ci fai qui? Sei seduto sul letto come uno psicopatico! Mi hai fatto spaventare!"
"DOVE CAZZO ERI? SI PUÒ SAPERE?" urla,
"Ero fuori con Carlos e Giorgia.."
"E Lando?"
"Ehm si..."
"Ottimo. Usciamo con quelli che ci pare a noi no? Tanto non sei fidanzata, nono"
"George, ma tu pensi di poter comandare sulla mia vita? Io che cosa cazzo devo dire che ti vedo sempre in compagnia di Anastasia eh? È LA TUA EX PER LA MISERIA E IO NON POSSO DIRE NULLA! INVECE TU TI PERMETTI DI DIRMI CHE COSA DEVO FARE E NO? MA PER FAVORE! MA RAGIONI PRIMA DI PARLARE? E POI SONO ANCHE I TUOI AMICI CON QUELLI CON CUI ESCO. DOVRESTI VERGOGNARTI!" urlo ancora più forte di lui,
"NON RIVOLGERTI A ME IN QUESTO MODO" come un fulmine si alza e viene verso di me tirandomi uno schiaffo. Resto immobile per qualche secondo con una mano sulla guancia che era completamente dolorante, non verso neanche una lacrima dai miei occhi.. ma appena vedo che lui mi dà le spalle, prendo coraggio e gli dò una spinta talmente potente che cade a terra, ma sfortunatamente si rialza subito che non ho neanche il tempo di scappare dalla stanza. Così prendo di nuovo la forza per spingerlo, ma questa volta verso la porta. Fortunatamente ci riesco e lo blocco,
"Se hai intenzione di rimettermi le mani addosso George, ti giuro che ti riduco in poltiglia" dico mentre lo minaccio con un pugno e poi lo sblocco dalla mia presa. Lui mi guarda malissimo e come un lampo mi dà una spinta mandandomi sul letto ma fortunatamente non mi faccio niente. Esce dalla stanza senza dire nemmeno una parola.

È mattina finalmente... dopo il caos di questa notte sono scoppiata in un pianto disperato e sono completamente avvolta nelle lenzuola. Non ho dormito tutta la notte dopo che lui ha deciso di fare quel gesto... ormai avevo poco da fare se non alzarmi dal letto e vedere in che condizioni sono davanti allo specchio. Mi alzo e mi vedo, ho solo un po' la guancia rossa e delle occhiaie improponibili, ma si sa, tutti quanti le scambieranno per occhiaie da stanchezza. Meglio così, almeno nessuno sospetterà. Dopo questo weekend proverò a parlare con George e probabilmente chiudere qui la nostra relazione. Non ho intenzione neanche di chiedergli se è tutto vero ciò che sta architettando con me, ora mi ha completamente distrutto il cuore. Vado a farmi una doccia per riprendermi dalla nottata orribile e mi preparo.

"Eccomi Trevor, buongiorno" dico e mi tolgo gli occhiali da sole,
"Buongiorno a te, allora oggi potrai gareggiare, ma partirai ultima purtroppo"
"Non ti preoccupare, l'importante che almeno oggi posso scendere in pista, grazie, vado a prepararmi" entro nel box e vedo Lando,
"Lan, buongiorno" lo abbraccio,
"Hey, tutto bene? Ti vedo un po' strana"
"Sisi grazie"
"Ho visto George prima, non mi sembra di buon umore.."
"Lascia perdere, questa notte abbiamo litigato"
"Come? Devo preoccuparmi?" si allarma subito,
"Tranquillo, è tutto apposto.. risolveremo poi io e lui" mento,
"Ok, posso stare tranquillo"
"Certo."
"Andiamo? È già l'ora della parata, stai un po' con me?"
"Si, grazie"
"Di nulla" lo abbraccio di nuovo e ci avviamo verso i box della Ferrari per andare da Carlos.

È passato un altro weekend di gara e dato che prima di partire per Monaco ci sarà una settimana di fermo, decido di prendere un primo aereo per Londra per raggiungere George e chiarire la situazione. Starò due giorni lì e poi tornerò in Italia da mia mamma per andare a scegliere il suo vestito del matrimonio e anche il mio.
A quanto pare dai messaggi di questi giorni sembrava dispiaciuto del suo comportamento ma non ne sono sicura.
Arrivata in aeroporto c'è lui che mi aspetta fuori, è quasi a disagio nel vedermi,
"Ciao George" dico freddamente,
"Hey" dice e mi abbraccia, sento dei brividi di terrore che attraversano il mio corpo,
"Quindi dormirò da te o ci sono problemi?" chiedo con un po' di timore,
"Tranquilla resterai da me"
"Okay" prende le mie cose e le carica in macchina per poi partire e dirigerci verso casa sua.
Il viaggio in macchina è durato 20 minuti e sono stati 20 minuti di silenzio. Ottimo per cominciare.

"Eccoci qua, fai come se fossi a casa tua"
"Grazie" dico poggiando la mia valigia.
"Ti aspetto di sotto, sistema pure le tue cose.."
"Ok" chiude la porta della camera e mi lascia da sola. Prendo il telefono e mando un messaggio a Lando:
Lando Norris:
Io:
Lan, sono da George, sei a casa tua?
Risponde subito:
Lando Norris:
Si sono a casa, tutto bene? È successo qualcosa e devo venire lì?
Io:
No, non ti preoccupare, volevo avvertirti che sono qui con lui per risolvere la litigata di sabato notte.. in tal caso ti faccio sapere se succede qualcosa. Grazie per il pensiero Lan.
Lando Norris:
Di nulla.. aggiornami.
Metto via il telefono e mi siedo sullo sgabello davanti la scrivania, ho in mente uno piano che molto probabilmente potrà farmi avere tutte le risposte che voglio. Mentre ero in aereo, riflettevo su tutti i gesti che George ultimamente ha fatto verso di me e mi stanno portando ad avere sempre più certezza sul fatto che questo suo "amore" che prova è solo sfruttamento per la fama. Non ci penso due volte che subito scrivo di nuovo a Lando:
Lando Norris:
Io:
Lan, ho un'idea
Attendo una sua risposta che non tarda ad arrivare:
Lando Norris:
Quale sarebbe?
Io:
Sto pensando ad un piano per cercare di avere tutte le risposte che cerco.. sei con me?
Lando:
Ok, ma... ho paura per te
Io:
Non preoccuparti, so cavarmela, lo sai

Questo piano servirà per smascherarlo, fidati della mia strategia. Uscirà tutta la verità prima o poi
Lando:
Sono spaventato, ma mi fido di te. La settimana prossima mi spiegherai per bene. Ora agisci come meglio credi. Sappi che sono qui per qualsiasi cosa. Ti voglio bene...♥️
Io:
Grazie, anch'io te ne voglio♥️
Scendo giù in salotto a cercare George, ma non lo trovo, ma bensì trovo un mezzo di rose sul divano con a fianco delle nostre foto. Le prendo e le guardo. Sento delle braccia circondarmi la vita, mi giro e me lo ritrovo davanti,
"Ho fatto tutto questo per chiederti scusa. Ho sbagliato lo so, sono uno stronzo, puoi dirlo forte. Ma sappi che sto lavorando su questo mio aspetto per migliorarlo e per non farti stare più male. Ti amo" schiarisco la voce e metto su un sorriso semi falso,
"Non preoccuparti, non sei uno stronzo, posso confermarlo. Ti amo anch'io" lo abbraccio forte ma il mio subconscio mi avverte che è ora di vendicarsi. Da qui inizierà il tutto.

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