occhi come specchio dell'anima

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saluto con la mano Andreas e strisciando i piedi mi dirigo fuori dalla porta, sto provando uno stile un po' diverso dal mio e quindi mi trovo in difficoltà a memorizzare i passi.

Mi siedo sulle scalette della sala relax e mi asciugo con le mani le piccole gocce di sudore che mi percorrono il viso mentre cerco di regolare il respiro.  La mia testa mi vede già in camera sdraiata nel letto ma un urlo mi distrae riportando la mia attenzione al corridoio.

- mi producono il pezzo!- sento urlare con voce allegra Luca che si incammina saltellando verso la sala relax dopo aver finito lezione,lo guardo sorridendo e facendo pressione sulle mie gambe doloranti mi alzo raggiungendolo, rido leggermente catturando la sua attenzione e sorridendo imito il suo balletto di felicità

- mi producono il pezzo Moony mi producono il pezzo!- mi dice raggiante  saltandomi addosso, sorpresa da questo improvviso affetto riesco solo ad accarezzare la sua schiena prima che lui si stacchi e incominci a blaterale agitando le mani 

- D Whale mi produce il pezzo! D Whale ti rendi conto? il mio pezzo-

non mi lascia il tempo di dire niente che mi prende i fianchi e mi fa girare su me stessa.
Sorrido un po' imbarazzata mentre penso alle parole giuste da dire.
- che bello Luca te lo meriti - dico sincera dandogli una piccola pacca sulla spalla,lui mi sorride leggermente cercando di trattenersi per non riabracciarmi di nuovo.
- la prima a cui lo faccio ascoltare sei tu lo giuro - urla felice girando per la stanza contagiata dalla sua risata lo seguo ridendo
- come vuoi tu - urlo a mia volta  mentre prendo il borsone e sorridendo faccio per uscire dallo studio 
- aspetta Moony  vengo pure ioo -
Esclama Luca prendendomi il borsone dalle mani e circondandomi la spalla con il braccio, sorrido imbarazzata per questa sua euforia e non sapendo che dire raggiungiamo la casetta in silenzio.

























                                                     **










il mio umore  felice viene spezzato al vedere tutti i ballerini riuniti nelle scalette, lascio la mano di Luca di scatto   e poso al  volo il borsone prendendo posto vicino agli altri ballerini.
- ah eccola ciao Selene - mi richiama la voce della Celentano, sussulto appena riconosco la sua voce  e mi siedo nel primo posto libero che trovo.
- buonasera Maestra - 
rispondo educatamente ma la Celentano non sembra darmi più corda perché parla in realtà per la maggior parte del tempo con Carola convincendola a proporsi volontaria per la sfida. Mentre ascolto Carola dire la sua sento uno sguardo pressante sulla mia spalla sinistra, mi giro e incontro lo sguardo di Albe che mi osserva di sott'occhi , arriccio gli occhi frustata ma a lui non sembra importare, anzi sembra che lo diverta, la mia attenzione viene spostata da un braccio che mi sposta leggermente a destra, sospiro sollevata vedendo Luca posizionarsi fra me e Albe e mentre mi circonda la spalla con il braccio mi riconcentro sulla discussione in corso. nonostante i modi della Celentano sono d'accordo con lei, Carola dovrebbe fare questa sfida per credere di più nel suo talento.
La conversazione si chiude con Carola che dice alla maestra che non vuole proporsi per la sfida, vedo gli altri  sparpagliarsi e osservo Carola che si tortura le mani nervosa mentre i suoi occhi fissono il vuoto.
 faccio una piccola smorfia di disapprovazione e mi avvicino a lei.
- oi - dico accovacciandomi accanto a lei cercando il suo sguardo 
- ho sbagliato a dirglielo - mi precede lei 
- secondo me hai sbagliato un po' i modi - gli risponde Cauto Tommaso mentre lei ripete continuamente che ha sbagliato i modi disperandosi.
- secondo me lo hai detto invece bene, dritto e coinciso come i modi della Celentano, sicuramente non se l'è presa per questo - la rassicuro.

Lei però ignora le mie parole e continua a disperarsi tanto che interviene Maria che le spiega che deve avere più fiducia in se stessa e che dovrebbe credere di più nelle sue capacità, la conversazione finisce lì e rimaniamo solo io e Carola nella stanza,le accarezzo la spalla destra  per confortarla e restiamo a contemplare il silenzio delle scalinate ormai vuote, non credo di poter aggiungere altre parole per confortarla e spero che il mio esserci e basta possa aiutarla nella sua decisione.
- tu che ne pensi? - 
prende la parola Carola, mi guarda bisognosa di un opinione e al vedere i suoi occhi carichi di incertezze non riesco a non sorridergli rassicurante
- io penso che la Celentano ha ragione, certo sai come sono i suoi modi schietti ma lo fa per farti credere di più in te stessa- le dico cauta però poi mi affretto ad aggiungere
- se non ti senti poi ovviamente nessuno ti obbliga lo sai, non puoi riempirti la testa di paranoie solo per una sfida-
concludo mentre lei sospira nervosa
- e che lui è molto forte - 
- lo so - sospiro anche io, avevo la sensazione che Dario in un modo o nell'altro sarebbe entrato nella scuola.
- ma tu lo sei anche - dico per poi lasciarla sola a riflettere, mi dirigo verso il mio letto per ripassare un po' la coreografia ma trovo Serena lì davanti che a quanto pare vuole intralciare i miei piani.

- ciao? - chiedo mentre mi siedo nel mio letto superandola, lei si siede accanto a me in silenzio e cerca di evitare il mio sguardo, che cosa è successo?
- mi volevi parlare?- 
prendo parola io fissando leggermente in ansia il Muro.
Lei annuisce e prende parola.

- sai mi chiedevo...non è che c'è l'hai con me?-  dice lei con tono disinteressato ma cercando insistentemente il mio sguardo.
aggrotto le sopracciglia 
- perché dovrei?- 
lei mi guarda un po' disiorentata e le sue spalle si rilassano leggermente
- beh perché Albe mi ha detto i fatti vostri, vi ho sentiti litigare prima  -
mi irrigisco di colpo  come ogni volta che sento il suo nome, distolgo lo sguardo cercando di risultare completamente indifferente.

- no non c'è lo con te tranquilla Sere -  le  sorrido leggermente mentre penso a cosa aggiungere per spiegare le mie azioni.
- e solo...- 
- il problema è Albe e non io vero?- mi interrompe Serena capendo la situazione, la guardo smarrita, si nota così tanto? annuisco leggermente e svio il suo sguardo che cerca di saperne di più 
- ho capito non ne vuoi parlare-  
annuisco ancora una volta e lei porta una mano sulla mia spalla costringendomi a guardarla.

- non so cosa è successo ma sappi che alcune volte si compiono o si dicono cose senza volerlo -  mi guarda cauta per paura di aver detto qualcosa di sbaglio ma vedendo nessuna risposta continua.

- sei mia amica e quindi sai che ti puoi fidare di me e puoi parlarmi - mi sorride ancora una volta e poi esce dalla stanza  e mi lascia da sola.

sospiro mentre mi stendo a letto e cerco di riordinare i miei pensieri nonostante sembri più difficile del previsto 

Nota autrice:
Ciao ragazzx!come state? Spero bene.
Scusate per la mia assenza,volevo passare le vacanze a scrivere e pubblicare ma sono risultata positiva al covid e sono stata abbastanza male da non poter scrivere come avrei voluto.
Colgo l'occasione  per ringraziarvi per le 900 letture, un traguardo che neanche avrei immaginato nei miei sogni più remoti, grazie per il sostegno e per i bei commenti che mi fate sempre <3
Ci vediamo al prossimo aggiornamento!

Àgape//Albe amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora