capitolo 29

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"ri..ri" mi sento scuotere e apro gli occhi,ero in uno strano posto non sembra casa mia "dove sono" chiedo a mia madre "in ospedale sei svenuta in bagno" confessa "la ragazza deve mangiare e ancora in tempo prima di un inizio di anoressia" dice il dottore "lei mangiava perfettamente" spiega mia madre "è successo qualcosa" chiede il dottore a me ".. io e il mio ragazzo ci siamo lasciati" dico col capo in giù "qual bastardo" dice mia madre incazzata prendendomi per mano uscendo dalla saletta.

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"non voglio più che torni al Napoli niente meno che abbi contatti con quelli" alza il tono facendomi sobbalzare "n-no ti prego" dico con due lacrime che mi rigavano il volto "niente ma è niente no" se ne va lasciandomi lì sola in mille singhiozzi "tesoro" mi giro verso il dottore "mangia e poi potrai tornartene a Napoli quando vuoi io sarò il complice del viaggio tieni il mio numero" mi da un foglietto "la ringrazio" sorrido per poi andare via.

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mia madre mi aveva proibito tutti i contatti con luca,gigi,claudio e ilaria potevo solo parlare con familiari tipo nonna,nonno gli zii e cedera.

finalmente avevo ricominciato a mangiare normalmente senza vomitare ma la cosa che mi mancava era luca non potevo né chiamarlo né messaggiare con lui ero sotto controllo se usavo il telefono.

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"andrea io sta sera scappo" dico "ti prego portami con te" dice "okok preparati la valigia" continuo.

**ore 23:12
"su andiamo" dico aprendo la finestra "io non c'è l'ha faccio" confessa "metti il piede lì poi ti prendo io non ti preoccupare" si butta e lo prendo al volo "andiamo muoviti" iniziamo a correre verso una macchina "su salite" dice il mio dottore.

l'indomani mattina arriviamo a destinazione "grazie mille mi raccomando coprimi le spalle" dico al dottore che ridacchia annuendo.

suono il campanello e mi apre "claudione" sorrido abbracciandolo e lui ricambia "ciao nanetto entrate" dice "dove sta luca" chiedo "suppongo che dorme sono le 4" dice ridendo "ok,andrea tu stai con claudio io vado da luca" annuisce ridendo e mi precipito al piano di sopra.

"stanza lda" apro la porta e lo vedo intento a cantare una canzone che conosco benissimo "vediamoci sta sera" canticchio facendolo girare "non ci credo" si mette le mani in bocca "non ci sto credendo" viene verso di me allargando le braccia e mi ci fiondo dentro "mi sei mancata" sussurra lasciandomi un bacio a fior di labbra "non sai quanto tu" confesso.

io & te [lda]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora