Capitolo VII - MERDA

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Parcheggiai la macchina di fronte al suo portone, non riuscivo ancora a capire perché stessi andando lì, ma in quel momento volevo solo vederla. Mi metteva sicurezza e mi faceva sentire bene, ma allo stesso modo mi metteva in soggezione.
Arrivai fino al porta e bussai.

Sentii bussare la porta.
Chi poteva essere? Jamie era uscito da poco ma lo avevo visto girare l'angolo.
Aprii la porta. Era di nuovo Jace.
"Hai una specie di ossessione? "Sono sicura di non averti chiamato questa volta ahah"
"No infatti, ma non sapevo dove andare"
"Cosa è successo?"
"Ho avuto una brutta litigata con mia sorella, dice che scappo dai problemi"
"Non posso smentirla"
"Eh?"
"Sei appena scappato di casa per venire da me, che appena ti conosco"
"Sei l'unica a cui potevo rivolgermi"
"Jace, non posso fare da madre anche a te, ho troppi problemi"
"non ti chiedo questo, voglio solo stare tranquillo qui, con te"
"Vieni, entra, stenditi sul divano, io devo andare a pulire"
"Grazie mille"

Erano passati solo cinque minuti e Jace si stava addormentando, sicuramente aveva dormito poche ore in questi giorni, ma come biasimarlo, come io avevo dei problemi di cui non parlavo, lui faceva altrettanto.
Gli avevo portato un thè ma mi accorsi che era già tra le braccia di morfeo.
Dovevo ammettere che era bellissimo quando dormiva, aveva il ciuffo che gli cadeva su un'occhio, le ciglia folte, le labbra carnose, le spalle larghe, ricordavano l'aspetto di un angelo. Ma quando misi a fuoco il suo collo, notai che dallo scollo a V della maglietta, usciva l'accenno di una cicatrice. Era come una macchia sopra quello splendido corpo.
La sfiorai delicatamente con la mano.
Notai che un'occhio si stava aprendo, così mi alzai subito e me ne andai, per evitare che si svegliasse.
Non capivo perché fosse venuto qui, ma non volevo pensarci, così mi misi le cuffie e accesi la musica.

"Sono tornato!" Jamie sbattè così forte la porta che Jace si svegliò facendo un capitombolo a terra.
"Oddio scusa! Pensavo che non ci fosse nessuno apparte mia sorella!"
"Oh no fa nulla, tanto ho dormito abbastanza."
"Che ci fai qui?"
"Ho avuto problemi a casa e tua sorella è stata così gentile da ospitarmi" rispose mentre si abbassò la maglietta che si era leggermente alzata sul ventre.
"Mia sorella è sempre così, da tutto ma non riceve niente"
"Sei intelligente per essere così piccolo"
"Mi stai dando ragione?"
"Penso solo che tua sorella sia una brava persona, non merita di soffrire."
"Esatto."

"HEY! Sento palrare di me qui!" Dissi urlando dalla stanza accanto
"BETH IL PRANZO! VIENII" urlò jamie. Pensai subito a Jace e se stava ancora dormendo, ma quando entrai in nella cucina era sveglio accanto a Jamie.
"Mmh che profumino, amo il cinese.. oh Jace, mi spiace ma non ne abbiamo per tre, vuoi qualcosa?"
"Non ho fame" rispose lui, stropicciandosi il viso e con la voce ancora di sonno che gli dava un'aria ancora più... sexy? Ma come cavolo faceva ad esserlo dopo aver dormito?
"Dai Beth suediti e mangiamo!" Disse Jamie con un'entusiasmo del quale non capivo la provenienza.
"Senti se vi do fastidio posso andarmene" disse Jace.
"Non dai fastidio, ma stasera è meglio se te ne vai"
"Certo, sono già di troppo ora"
"No figurati, mi piace averti qui"
Ma che cazzo stavo dicendo?
"Mi trovo benissimo qui, molto meglio di casa mia"
"Si può sapere perché tutta questa scenata con tua sorella?"
"Quando sono tornato da casa tua, si è arrabbiata. Ma non le ho detto che stavo qui"
"Meglio, non mi va che sappia dei miei problemi, già che li sai tu, mi infastidisce."
"Certo non sono qui per sapere i fatti tuoi"
"Bene"
Finimmo di mangiare e Jamie andò in camera, io invece mi misi a sparecchiare.
"Ti aiuto" fece Jace
"Se vuoi" risposi.

Andai a stendermi sul divano e accesi la tv, jace si sedette accanto.
"Che si vede?"
"How I met your mother"
"Amo quella serie, chi è il tuo personaggio preferito? Io amo Barnie"
"Forse anch'io, sai?"
"È fortissimo"
Passammo tutto il tempo senza parlare granché, con qualche risata e battuta qua e là, ma quando spensi la TV, vidi che Jace si era addormento su un gomito. Notai che si era rannicchiato, così gli misi una coperta addosso.
Non avevo idea di cosa fare, era da tanto che non avevo un giorno libero, così mi cambiai la maglia, presi i miei vecchi pennelli e una tela che stava nascosta nel ripostiglio, e iniziai a dipengere con lo sfondo della mia amata Brooklyn sulla finestra, una tazza di caffè e la mia musica. Non ero mai stata meglio.

Erano passate forse tre ore ma il tempo era volato e non me ne ero accorta.
Ad un certo punto mi sentii i capelli stropicciati da una mano.
"Brava sorellina, io sto andando in biblioteca, torno tra un'ora e mezza"
"Jamie, sei un punizione."
"Ma vado con Jace!"
"Ah va bene"
"Tutto apposto Jamie? Possiamo andare?" Disse jace entrando.
"Si!''
"A dopo Bethanie"
"Ciao ragazzi"
e ritornai nel mio mondo.

5 minuti dopo..
Vi fu un rumore di chiavi e qualcuno entrò.
Non andai ad aprire ma percepii la presenza di qualcuno.
"Hey" Era la voce di Jace.
"Già di ritorno?"
"Ho accompagnato Jamie e sono tornato qui"
"Ah ok"
"Wow, è bellissimo ma.."
"Cosa? Ah questo!"
" è il volto di una donna?"
" si.. ma avevo fatto in modo che non si notasse al primo sguardo"
"Infatti non lo è, diciamo solo che ho occhio per queste cose"
"Penso più che tu abbia inteso il messaggio"
Mi venne in contro e prese un pennello
"Posso?"
"Vai"
Prese un tocco di bianco e iniziò a pennellare.
"Capisci?" Disse lui
"Molto meglio direi"
"Grazie"
Non sapevo che dire, ero completamente in imbarazzo, sapevo inoltre di non stare nelle mie condizioni migliori.
"Lo sai che hai del verde sul naso?" disse lui ridendo
Diventai rossa all'instante e cercai un fazzoletto da qualche parte ma mi resi conto che non avevo tasche.
"Faccio io, ti vedo in difficoltà fiorellino"
Prese un fazzoletto dalla tasca e mi pulì il naso. ERO BORDEDUX.
"Grazie ahah"
"Niente, è un piacere"
Ero di nuovo senza parole, non mi era mai successo prima.
"Stai bene?"disse lui.
"Perché non dovrei?"
"Sei rossa"
"Ho bisogno di una doccia"
"Direi di si, sei di tanti colori diversi al momento, io vado a vedere la TV"
"Ehm si"
Andai in camera, mi spogliai in fretta, mi misi un'asciugamano attorno e andai al bagno.
Mi feci una doccia lunga e rilassante. Mi depilai le gambe e mi lisciai i capelli che sarebbero durati poco visto che erano gonfi come quelli di un leone.
Uscii dal bagno e allo stesso tempo vidi Jace che usciva dal salotto per andare in cucina.
"Oh ehm"
"Si.. vado"
"Eh ..Già" Entrai subito in camera.
"MERDA" pensai.

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