Capitolo VIII - Sola.

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Ormai si era fatta sera, non avevo parlato con Jace per tutto il tempo fin quando era andato a prendere Jamie per poi andarsene dicendogli un semplice "ciao, a domani".
Ma com'era possibile che mia madre non si facesse viva?

Din don!
Andai alla porta e aprii.
"Mamma!" Urlai. Ero felicissima di vederla, ma la mia felicità durò poco visto che dietro di lei c'era probabilmente quell'uomo che mi aveva risposto al telefono.
"Oddio, bethanie mi sei mancata. HO UNA GRANDE NOTIZIA!"
"anche io.." pensai. "Venite entrate."

Jamie corse ad abbracciarla. In quel momento pensai a quanto poco stessimo insieme noi tre, eppure vivevamo nella stessa casa.
"Veniamo al punto. Mamma chi è lui? E perché sei sparita per due giorni?" Forse se ci fosse stato qualcun'altro al mio posto sarebbe rimansto strano da quel discorso, ma io poi ci ero abituata.
"Ho conosciuto Adam a lavoro."
"Oddio un'altro no!"Pensai
"È da tanto che usciamo insieme ma non volevo dirvi nulla, perché non ero sicura della vostra rezione.. Insomma ci siamo fidanzati, e lui mi ha proposto di andare a lavorare con lui!"
"Wow mamma è bellissimo." Ma davvero dicevo quelle cose?
"E di che lavoro si tratta?"
"Lui lavora in un'azienda di moda sai?  Mi ha proposto di fare da stagista e vedere un po' come mi trovo! Non ne posso più di lavorare la notte e non vedervi mai! Così ho deciso che ci trasferiamo a Los Angeles! Che ne dite? Tempo di una settimana e siamo li! Abbiamo già una casa e ho trovato delle ottime scuole vicine a casa ler Jamie e Bethanie tu andrai al college..."
"Mamma" la interruppi.
"Che c'è amore? Non ti sembra un'idea fantastica?"
"Mamma io voglio stare qui. Se vuoi tu puoi partire quando vuoi, ma la mia vita è qua, a New York. Sono maggiorenne e so badare a me stessa."
"Io ho fatto un sacco di sacrifici per te! Ricordatelo!  TI STO OFFRENDO LA POSSIBILITÀ DI UNA VITA MIGLIORE!" si alzò di scatto dalla sedia e sbattè un pugno sul tavolo.
"Io ci provo, ma sembra di parlare con un muro!"
"Mamma, cosa divrei fare lì? Non c'è posto per me a los Angeles. Io sto bene qui."
"Jamie verrà con me." Disse lei con il mascara sbavato.
"Jamie andrà dove vorrá lui."
"Oh no signorina, sono io la madre e decido io. Tu sei maggiorenne ma lui no."
"TU NON PUOI FARE COSI! ARRIVI DOPO CHE TE NE SEI SCAPPATA CON UNO SCONOSCIUTO PER GIORNI E PRETENDI CHE NOI ABBANDONIAMO LE NOSTRE VITE PER TE!"
"Tu non hai rispetto."
"No ti sbagli, tu non hai rispetto, e lo stai dimostrando con questa scenata da ubriaca che hai fatto. Quindi ora vattene da casa mia, ora"
"NON È CASA TUA!"
"OH LO È!  PERCHÉ PAPÀ HA LASCIATO TUTTO A NOI. A ME E A JAMIE, E TU LO SAI!"
"Io me ne sto andando, con Jamie e Adam. Se non vieni con me puoi non considerarmi più tua madre. "
"Allora, non ho mai avuto una madre." Risposi singhiozzando.
"Jamie, fai la valigia in fretta, partiamo domani."
"Ma io.."
"TU NIENTE.MUOVITI"
Jamie corse subito in camera e torno dopo cinque minuti.
"Fatto" disse Jamie.
"Andiamo" rispose mia madre.
"Jamie, a presto." E lo strinsi forte.
"Ci vediamo sorellina." Rispose con le lacrime agli occhi.
Poi chiuse la porta.

Ero sola. Come prima che Jamie nascesse: sera, mia madre a lavoro e mio padre di ritorno. Io lo aspettavo a letto per il bacio della buonanotte, perché non riuscivo ad addormentarmi con il pensiero che lui non mi fosse vicino. Quelle sere erano bruttissime, quando pioveva ancora peggio. Mi ranncchiavo sotto le coperte con un peluche e inziavo a canticchiare, ma anche se avevo paura,  mi rincuoravo al pensiero che lui stava tornando da me. Quando lui tornava era un sollievo, mi sentivo di nuovo al sicuro.
Ma questa volta, lui non c'era, ed io ero sola. Ero tornata a quelle sere in cui mio padre non c'era più, mia mamma era ubriaca e mio fratello era piccolo. Lì mi sentivo sola e ora lo ero più che mai.

Can't Than With UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora