Capitolo XVI - Beverly Hills

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Fu forse la giornata più noiosa di sempre. Quando entrai nella casa, Isabelle mi salutò con un solo gesto della mano, naturalmente la Signora Miller non c'era e io ero rimasta da sola a pulire quello che c'era scritto sul fogliettino lasciato sul tavolo. Come al solito.
Non vedevo l'ora di tornarmene a casa, e dormire.
Ero stanca e annoiata. Come sempre.
Era tutto fottutamente uguale.
Forse aveva ragione Jace, forse era meglio partire e lo avrei anche fatto, ma non ora e in quelle condizioni.
Sia il lavoro che la scuola che la casa erano troppo precari per lasciare tutto e partire.
Jace poteva anche essere ricco ma io non potevo certo appoggiarmi a lui. Se fossi partita lo avrei fatto con i miei soldi.
Si era fatta ora di pranzo e finalmente tornai a casa , con la mia fantastica nuova auto, tra mille pensieri nella testa.

"Bambolina!"
"Ohi"
"Tutto ok?"
"sisi.. è che ho pensato molto a quello che ci siamo detti stamattina"
"Allora vuoi partire? "
"Si.."
"Allora comprerò il biglietto dell'aereo in settimana... poi lì staremo in un resort extralusso di fronte alla spiaggia.. e inoltre..."
"Jace non mi hai capito. "
"Che cosa? "
"Se dobbiamo partite, lo faremo con pochi soldi perché io non posso permettermi quel viaggio"
"Scusa ma continuo a non capire dove vuoi arrivare"
"Intendo che IO mi pagherò il viaggio, e per farlo lo faremo economicamente... ovvero zaino in spalla e all'avventura"
"wow" disse lui stupito.
"che c'è ?"
"tu giuro, di tutte le ragazze con cui sono stato, non c'è nè stata una che non volesse stare un giorno nella mia villa a Beverly Hills"
"Apsetta, hai una villa a Beverly Hills?"
"Certo, e un'altra più piccola a Miami"
"Mh capisco"
"Comunque sono d'accordo con te, ma se vogliamo andare come dici tu ALL'AVVENTURA, almeno rimaniamo nel paese"
"Andiamo in sud America"
"Ma io ti sposo"
"Partiamo all'inizio dell'estate, che dici?"
"dico che è perfetto"
"fra poco devo andare all'accademia"
"beh allora mangiamo"

Non riuscivo a pensare a nient'altro che a quel viaggio che stavamo progettando insieme io e Jace. Picchiettavo dolcemente sul banco di legno, con una matita decisamente troppo appuntita che avrei dovuto usare per fare i bozzetti.
"Signorina Smith? è con noi?"
"oh .. si.. ehm certo!" dissi facendo cadere il braccio che avevo usato oer appoggiare la testa.
"Bene allora mi dica di cosa stavamo parlando"
"Eh.. del Brunelleschi?"
"più nello specifico"
"la fontana dei quattro fiumi"
"e quale dei quattro stavamo analizzando?"
"Il danubio"
"ok va bene...diciamo che per oggi se l'è cavata, ma non la voglio vedere più distratta"
"certo"

A fine lezione, mentre stavo uscendo dall'enorme aula, sentii qualcuno che mi tirava da un braccio.

"Oggi non hai idea di quanto ti desiderassi"

non dissi niente.
Continuava a tenermi il polso fermo e mi trascinò vicino alla porta, chiudendola.
Sempre tenendomi i polsi, mi appoggiò su di essa e iniziò a baciarmi profondamente, passando poi al collo, fino a levarmi il vestito e baciare tutto il mio corpo.
Era veramente piacevole, ma non così coinvolgente.

come spiegarlo?

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