Capitolo dodici

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24 dicembre 2021
Ogni anno crescendo, ci si rende conto come la magia del Natale gradualmente sembrerebbe svanire.
Ci sentiamo sempre più distanti, come se fosse un giorno come tutti gli altri o semplicemente un'occasione per riposare.
Cosa manca o cosa perdiamo nel corso della vita?
Semplice!
Vivere quei giorni con gli occhi e la fantasia dei bambini.
In alcuni casi purtroppo, come per Victoria, ti riporta alla memoria delle mancanze e dei momenti malinconici che cerchi di nascondere nel corso dell'anno.
Ma nel periodo natalizio forse, si impara ad apprezzare ciò che si ha.
Certe volte basta la giusta compagnia, delle decorazioni caratteristiche e perché no anche dei regali per avvertire la bellezza del Natale.
Prima di aiutare Rea, Lda, Guido, Carola e Nicol in cucina, Victoria era con Christian vicino all'albero di Natale.
La sera precedente, insieme agli altri, avevano creato delle palline personalizzate con i loro nomi e altre con su scritto i buoni propositi o delle frasi che li rappresentassero.
Fu un'idea di Nicol.
Ciò nonostante in quella casetta sussisteva il tipico ambiente di una famiglia il giorno del cenone.
Alcuni erano sul divano già stanchi, decidendo di optare per una pennichella, compreso Mattia che purtroppo da giorni ebbe un problema alla caviglia.
Diversi erano davanti allo schermo della Smart tv a cantare canzoni in pieno stile natalizio, con tanto di cappello o frontini, nondimeno tali accessori furono indossati da tutti.
Gli addetti in cucina provarono, per quanto fosse possibile a realizzare un'ottima cena.
Se c'era una cosa che Victoria amava fare da quando era piccola erano le tartine, che fossero di salmone o con qualche salume.
Menomale che ci fu Guido a fermarla poiché, oltre che a prepararle, rischiava di mangiarle tutte prima di cenare.
Lo scoppiettio dell'olio in una padella antiaderente, fu un rumore udibile alle loro spalle, segno che Rea si stava quasi apprestando ad abbassare la fiamma del piano cottura, aspettando che Nicol controllasse la pasta, nella pentola accanto.
A ciò si unificava l'aspro odore degli agrumi situati all'interno di una fruttiera in metallo, posizionata al centro del tavolo.
Ciò che prepararono in abbondanza furono in particolare gli antipasti, cercando di unificare i differenti gusti e le tradizioni.
Nel frattempo alcuni di loro apparecchiarono la tavola.
A ciascuno fu collocato un calice, anche se per via delle regole della produzione, non potevano avere del vino, nemmeno per brindare.
I tovaglioli e i piatti erano rossi, medesimo colore della tovaglia, benché quest'ultima avesse dei piccoli disegnini ricamati.
A Lda venne un'idea alquanto carina, ovvero di lasciare ad ogni posto un bigliettino con su scritto una frase, quasi come buon auspicio.
Una volta che furono tutti a tavola, Mattia fece un discorso, ricevendo un'enorme applauso da tutti.
Erano anni, ormai che Victoria non festeggiava la vigilia così e nonostante conoscesse quei ragazzi da qualche mese, li voleva bene come una famiglia.
Si sentì per una volta felice, dopo tanto.
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"Il vestito verde sta per Grinch o per elfo?" – dopo la cena, coricati sul divano, Christian pose quella domanda a Vic.
"Boh...credo nessuno dei due, anche perché ho il cappello di Babbo Natale con le stelline che si illuminano, guarda" – cliccando un piccolo tasto al lato sinistro del cappello, attivò il meccanismo che permise l'accessione delle stelle posizionate al bordo.
Aveva quel cappello da quando era bambina, non si sarebbe mai immaginata che suo padre gliel'avrebbe spedito.
Più che altro, ciò che la sorprese fu che funzionasse ancora, malgrado avesse innumerevoli volte sostituito le batterie.
Continuò: "Forse sono una semplice Serpeverde ma non puoi capire" –
A interromperli fu Carola che bisbigliando qualcosa nel suo orecchio, la indusse ad alzarsi, lasciando lì il ragazzo silenzioso.
In realtà non rimase solo per molto dato che lo raggiunse Mattia, aiutato da Dario e Guido, a causa del suo infortunio.
Cristiano aveva proposto a Carola, Victoria, Serena e Cosmary, precedentemente di fare un piccolo spettacolo a sorpresa natalizio.
Qualche ora prima, insieme ai differenti regali, arrivarono perfino i costumi che avrebbero dovuto indossare, ispirati a Babbo Natale con tanto di guanti lunghi e calze a rete nere.
Erano adatti a ballare, senza nessuna pancia finta o barba.
L'idea era di iniziare a danzare e coinvolgere successivamente gli allievi cantanti o ballerini.
Pertanto fecero accomodare successivamente tutti sulle gradinate, in modo da avere più spazio dove esibirsi e la televisione da utilizzare per le canzoni, tralasciando l'albero con i regali all'angolo della sala.
"Belli e belle, siate clementi ma avevamo pensato di intrattenervi in questa serata con uno spettacolo, poi se volete potete aggiungervi anche voi.
Sono qui a proporvi una nostra coreografia sulla canzone Jingle Bell Rock" - Cristiano dopo aver presentato e avviato la canzone, si sistemò al centro dello spazio disponibile.
Sulla base della melodia, entrarono schioccando le dita le quattro ragazza, posizionandosi Carola e Victoria a sinistra, Serena e Cosmary a destra.
Alcuni componenti della casa produssero delle urla di incitamento.
Per quanto fossero dei passi molto semplici e preparati in poche ore, furono molto coordinati e aggraziati.
Sembrava di essere in un film.
Non appena conclusero, a volersi esibire improvvisando furono Christian e Guido mentre Luigi cantava "Last Christmas" dei Wham.
Con precisione però, non cantò proprio da solo poiché si formò un vero e proprio complesso di voci.
Proseguirono con altre canzoni, tra cui "All I Want for Christmas" che riscosse maggior successo.
"Snowman di Sia" fu cantata da Alex e improvvisata da Christian e Victoria.
Fu la prima coreografia che montavano e dimostravano insieme davanti a tutti.
Si divertirono molto, oltre a sentirsi completamente in sintonia l'uno con l'altro.
Alla ragazza piaceva molto quella canzone, per quanto fosse moderna e non popolare come le altre.
Giunti a fine spettacolo, ormai sfiniti, continuarono la serata giocando a tombola e a Dubito con le carte.
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Portami a ballare || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora