Capitolo sedici

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Posizionandosi al centro del palco, Christian e Victoria rimasero ad osservare in silenzio il pubblico tra applausi e schiamazzi che riecheggiavano rumorosamente nel piccolo studio del pomeridiano.
Il ballerino era alla ricerca della mano della ragazza che non riuscì a intrecciare, accarezzandole pertanto il suo polso utilizzando i polpastrelli delle dita.
La sua pelle biancastra era molto liscia e morbida, ma a differenza della quotidianità, poté tuttavia percepire che avesse le mani accaldate a causa della coreografia, invece di essere fredde, come al solito.
Il ragazzo si tormentava domandandosi il perché avesse assunto tale cambiamento caratteriale.
Che fosse una corazza per non dimostrare i suoi sentimenti prima di uscire definitamente da quella casetta?
O aveva semplicemente paura del giudizio sulla dimostrazione?
No che avesse torto, però...
"Posso iniziare io? Bravi mi siete piaciuti molto anche se ho qualche correzione da darvi ma nulla di rilevante" - la prima a esprimere un'opinione sul la coppia fu la maestra Veronica Peparini.
"Io sono curiosa di pettegolezzi, oltre a dirvi bravi, ma caro maestro Todaro era previsto questo bacio?
Mi è parso così inaspettato notando la faccia di Victoria" - a intervenire fu la maestra di canto Lorella Cuccarini, che nell'edizione precedente, nel 2020-21 fu insegnante di ballo.
Era sempre molto estasiata nell'osservare i ballerini e in particolare, i professionisti esibirsi.
"Onesto? Il bacio non c'era ma ho trovato che sia stata un'ottima conclusione. Spettacolari" -
Il maestro Todaro fu molto soddisfatto della loro esibizione e il suo commento procurò diversi vociferi tra la folla circostante.
"Tu cosa ne pensi Vic che sei la diretta interessata?" - a interpellarla fu la maestra Peparini che apparve molto ironica.
La professionista aveva sperato con tutto il suo cuore che quel discorso non fuoriuscisse.
Lo sguardo, in pochi secondi, dall'insegnante passò alla presentatrice Maria De Filippi, rialzandolo verso le gradinate dove vi era il pubblico distanziato.
"Beh nel ballo uno deve saper anche recitare avere un'espressività del volto, come per i gesti conforme all'esecuzione della performance...sono fondamentali.
Aldilà di ciò vorrei concentrarmi sulla danza.
Sono molto orgogliosa di lui, non è stato facile preparare una coreografia del genere.
Chris sa quanto lo ammiro e probabilmente ci gioca su questo ma è sicuramente un ballerino su cui punterei" - si ridusse esclusivamente a esporre in modo competente il suo pensiero, evitando la domanda posta.
Quando nominò l'allievo, fu solo all'ora che incontrò i suoi occhi.
Se li avessero osservati da vicino, chiunque avrebbe potuto scorgere quanto brillassero.
Benché fosse una perfezionista e gli avrebbe corretto qualche movimento eseguito in maniera non eccellente, era molto compiaciuta.
Avrebbe voluto abbracciarlo forte a sé e non lasciarlo più andare via.
Ci sarebbe rimasta le ore in quelle braccia dove si perdeva completamente.
Si sentiva sempre piccola ma protetta da esse.
Il suo calore della pelle che si mischiava al battito cardiaco divenendo un unisuono che riecheggiava contro il suo corpo.
Il sorriso di Christian era così voluminoso e raro.
Era uno di quelli che capita di incrociare insolitamente nel corso della vita.
É facile riconoscere al mondo quando una persona espone un sorriso finto, non veritiero da uno autentico come il suo.
Fu molto gratificato della loro performance.
"Beh ringrazio Vic per i complimenti ma è specialmente merito suo.
Ammetto che era una coreografia veramente difficile, seppure sia stata contaminata con qualche passo del nostro genere.
Avevo molta ma molta paura eppure lei è riuscita a farmela passare, come sempre d'altronde" - cercò di aggiustarsi come meglio poteva il filo del microfono dietro all'orecchio, poiché l'aveva rimosso per ballare.
Così appoggiò una mano sulla sua spalla, accarezzandogliela nel frattempo che esponeva i suoi pensieri.
Concluso quel dialogo Raimondo Todaro, il maestro, confermò la maglia lasciando che l'allievo si sedesse al suo banchetto e la professionista ritornasse dietro le quinte.
Guido era sempre lì ad aspettarla ma aldilà del plexiglas c'era Giulia Stabile, la sua cara amica e collega che l'avrebbe accompagnata per tutto il percorso.
Giulia avrebbe voluto abbracciare Victoria ma non poté farlo, riducendosi a mostrarle un sorrisetto sforzato.
L'ex alunno le aveva raccontato tutto.
Voleva consolarla essendo una tipa molto empatica ma non riuscì a formulare una frase di senso compiuto.
Da una parte sarebbe stato futile siccome, la ragazza con passo svelto superò i corridoi di quello studio fuoriuscendo dalla porta, per potersi avviare da sola nella casetta.

Portami a ballare || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora