Capitolo 22

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Non mi aspettavo minimamente come sarebbe andata quella giornata, ma non potei far a meno di tornare a casa di buon umore. Io e Luca stavamo ufficialmente insieme nonostante tutto quello che fosse successo. Nemmeno l'insistenza di mio fratello a domandarmi cosa mi fosse successo riuscì a togliermi il sorriso dalla faccia. E soprattutto trovavo troppo imbarazzante l'idea di raccontargli che mi ero fidanzata. Solo quando arrivò la sera qualcosa riuscì a farmi cambiare completamente umore: Il giorno dopo sarebbe arrivata la ragazza di Cameron. Quindi avrei dovuto sopportare il suo caratteraccio per tutta la sua permanenza. Mi rigira innumerevoli volte, ma non riuscivo a prendere sonno in nessun modo, provai a scrivere anche a Luca che mi consigliò di provare a parlarle per risolvere la questione fin da subito. Così decisi semplicemente di guardare come si sarebbe comportata lei con me e in base a quello mi sarei mossa diversamente. Alla fine penso di essermi addormentata verso le 4 di mattina, ma per fortuna riuscii almeno ad alzarmi per le 10. Andai subito a controllare che mio fratello non fosse già tornato, almeno per essere sicura di avere il tempo per rendermi presentabile. Basta che non succedano le stesse situazioni che sono venute a crearsi altre volte: ricordo che una volta, mentre ero distratta a leggere un libro, arrivò alle mie spalle prendendomi per i capelli e continuando a strattonarli, così per difendermi le strinsi il braccio a mia volta fino a farglielo diventare rosso. Probabilmente ha sviluppato una sorta di odio verso di me perché un tempo io e mio fratello non la smettevamo mai di discutere...

Improvvisamente sentii suonare il campanello. Mi affrettai ad andare ad aprire, sperando che lo vedesse come un gesto accogliente. Invece mi snobbo alla grande scuotendo la testa in modo da sbattermi in faccia i suoi capelli castani, fulminandomi con i suoi occhi verdi.

-buongiorno-

Mi ignorò portando la sua valigia in camera di Cameron. Mi voltai verso mio fratello e mi sorrise gentilmente apprezzando quel piccolo passo avanti che avevo provato a fare.

Il pomeriggio passo in fretta, e giunta l'ora di cena mi ritrovai a dover preparare il pasto per 5 persone. Non che la cosa mi desse fastidio, ma sapevo già per certo che Sofia, la ragazza di Cameron, avrebbe avuto da ridire su tutto. E così fu. Quando ci mettemmo tutti a tavola, i miei genitori cominciarono a complimentarsi con lei e il suo andamento scolastico, di quante fosse educata e vedendo che giocava con la roba nel piatto le hanno pure detto che poteva mangiare altro se non le piaceva. Mentre le dicevano ciò mi lancio l'ennesima occhiataccia di chi era riuscita nel suo intento. Evitai il suo attacco e mi limita a finire quello che avevo nel piatto in silenzio. Sapevo già che avrei dovuto sopportare la sua perfidia, ma speravo qualcosa cambiasse aggiustando il rapporto con Cameron.

Mi buttai sul divano stiracchiandomi le braccia in alto. Finalmente era passata la mezza notte e tutti in casa erano andati a dormire, così ne approfittai per mettermi le cuffie e rilassarmi un po' guardando video stupidi. Non passa molto tempo prima che qualcuno mi strattoni via il telefono togliendomelo di mano. Ci misi un po' a mettere a fuoco la situazione: Sofia era in piedi di fronte a me e mi guardava minacciosa.

-Ti sto parlando ragazzina maleducata!- Mi ringhio contro.

In risposta le feci verso con le mani di abbassare la voce. -Calmati stanno dormendo tutti...-

Mi ignorò lanciando dall'altra parte del divano il mio telefono. -Non preoccuparti per me, i tuoi genitori mi adorano e se anche hai risolto i tuoi problemi con Cameron a me non cambia niente. Gli devi stare lontana.-

-È nio fratello, anche volendo non posso stargli lontana e soprattutto ora non voglio. Vattene Sofia.-

Mi prese per i capelli. -Faresti bene a portarmi rispetto. Sono meglio di te in tutto. Anche se hai gli occhi viola rimani terribile in tutto il resto!-

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