Capitolo 13

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Il tempo passava molto velocemente e presto arrivò quella stranissima sera del 24 maggio, che cambiò tutto.

Era un giorno come un altro e, dopo aver svolto le lezioni della giornata, Carina si vide con George per passare il pomeriggio insieme.
<< Ormai sono quasi sette mesi che stiamo insieme >> disse Carina.
<< Già era il primo novembre me lo ricordo benissimo >> rispose George.
<< Ma che carino ti ricordi pure la data >>
<< Per forza >>
<< L'hai detto ai tuoi? >>
<< Sì, glielo avevo scritto in una lettera un po' di tempo fa >>
<< E cosa hanno detto? >>
<< Che sono contenti che io sia felice con te e basta >>
<< Hanno detto qualcosa sulla mia famiglia?>>
<< Beh, a mio padre non sta molto simpatico Lucius però ha detto che se io sono felice potrà chiudere un occhio >>
<< Per fortuna allora >>
<< Ti vorrebbero conoscere... >> azzardò a dire.
<< No, meglio di no >>
<< Perché no? >>
<< Dai George lo sai anche tu che con gli adulti proprio non ci so stare >>
<< Cari lo so ma potresti impegnarti per me? >>
<< Ci proverò >>
<< Penso che verranno qui per vedere l'ultima prova del torneo, se mai li conoscerai lì >>
<< Ma è tra un mese! >>
<< Lo so che è tanto tempo ma... >>
<< Tanto tempo? È pochissimo tempo! Come farò a prepararmi a non dire niente di meschino o maleducato >>
<< Tesoro stai tranquilla che sarai perfetta come sempre >>
<< Questo lo dici tu >>
<< Sì e io ho sempre ragione quindi basta farti paranoie inutili >>
<< Va bene. Piuttosto come va con il negozio di scherzi? >>
<< Stiamo ancora cercando di recuperare i soldi delle scommesse da Bagman ma ce ne mancano per riuscire ad aprire un negozio >>
<< Lo sai che se hai bisogno di soldi io ti posso aiutare >>
<< Non voglio avere debiti con la tua famiglia >>
<< Lo so, ma lascia che vi aiuti >>
<< No Cari, ci aiuterai ma non così >>

Passarono il resto del pomeriggio passeggiando tranquillamente finché una volta tramontato il Sole tornarono dai loro compagni. Carina, però, decise di andare nella foresta per trasfigurarsi e passare un po' di tempo da sola indisturbata. Commise un grande sbaglio perché quella sera fu tutt'altro che sola.
Mentre era nella foresta aveva sentito dei rumori e per questo si era nascosta molto bene, in modo da non essere vista, poi però vide un uomo trasportare un cadavere nella foresta, per poi ricoprirlo con un mantello dell'invisibilità, l'uomo era Moody.
Carina rimase scioccata e decise che era meglio restare nascosta ancora per un po', prima di andarsene.
Dopo un po' di tempo, dopo essersi accertata che non vi fosse nessuno, andò a vedere chi era il morto. Non poteva credere ai suoi occhi, era Barty Crouch, uno dei più importanti membri del Ministero, nonché giudice del Torneo Tremaghi.
Decise che era meglio scappare via e tornare a scuola.
Senza fare troppo rumore andò nella propria Sala Comune, per poi andare a mangiare in Sala Grande insieme ai suoi amici che non le chiesero nemmeno dove era finita.
Andarono nelle proprie camere per dormire tranquillamente.

Carina decise che di quella storia non ne avrebbe fatto parola con nessuno e che avrebbe fatto finta che non fosse mai successo niente.

Il giorno dopo scese per fare colazione e giù trovò i suoi amici già seduti ad aspettarla.
<< Buongiorno Cari >> la salutò Draco.
<< Eh? Si si buongiorno >> rispose molto assonnata e soprappensiero.
<< Che succede? >> le chiese Blaise.
<< Ho solo dormito poco sta notte. Niente che un buon caffè non possa risolvere >> e detto ciò si versò una quantità di caffè industriale.
<< Cari così è troppo, ti fa male >> intervenne Theo.
<< Non mi dire cosa devo fare >>
<< Fai come vuoi >> rispose alzando gli occhi.
<< Che materia abbiamo adesso? >> chiese Goyle.
<< Storia della magia >> rispose Blaise.
<< Ci conviene andare o faremo tardi >> disse Carina.
Si alzarono e si diressero verso l'aula di storia della magia.

Carina si sedette all'ultimo banco in modo da riuscire a schiacciare un pisolino siccome la notte precedente non aveva quasi chiuso occhio, ripensando a quella scena che aveva visto nella foresta.

<< Cari devi svegliarti. È finita la lezione >> disse Blaise cercando si svegliarla.
<< Perfetto. Andiamo dai >> rispose aprendo gli occhi.

Il resto della mattinata passò tranquillamente per tutti, tranne che per Carina che non riusciva a togliersi dalla testa quell'unica domanda: perché Moody aveva ucciso Crouch?

A scuola nessuno disse niente, nessun professore ne parlò e nemmeno il preside ne aveva fatto parola. "Magari non l'hanno ancora trovato" pensò Carina "Eppure avrei giurato di aver visto Harry Potter sfrecciare verso il parco, probabilmente sanno che è sparito ma non hanno trovato il corpo" ipotizzò.
<< Carina! >> ad interrompere i suoi pensieri fu George che correva verso di lei.
<< Oh! Ciao tesoro >> rispose sorpresa.
<< Dove eri finita? Dovevamo vederci a pranzo ma non ti sei fatta vedere >>
<< Ah giusto! Scusami tanto ma oggi sono molto stanca e non ho nemmeno mangiato ora che ci penso, mi dispiace tanto me ne ero completamente dimenticata >> rispose sinceramente dispiaciuta.
<< Se la metti così stai tranquilla allora, non preoccuparti. Che cosa succede? >> le chiese mettendosi seduto affianco a lei sui gradini.
<< Ho dormito poco sta notte, non riuscivo a prendere sonno, ma non ti preoccupare, non è niente... >>
<< Sicura che non mi devo preoccupare? >>
<< Si si tranquillo >> e lo baciò dolcemente.
<< Senti, ho scritto ai miei ieri sera, dopo che ci siano salutati, ho detto loro che vi avrei presentati il giorno dell'ultima gara >>
<< E cosa hanno risposto? >>
<< Che gli farebbe molto piacere. Mio padre ci sarà sicuramente siccome fa parte del Ministero ma mia madre non so se riuscirà a venire >>
<< Wow, beh non avrei mai pensato che un giorno avrei potuto conoscere i Weasley, in maniera civile. Sai che non posso fare lo stesso con la mia famiglia, vero? >>
<< Lo so Cari, ma non ti devi preoccupare di questo. Una cosa alla volta, prima pensiamo ai miei, poi arriveranno i tuoi zii e, se verranno mai liberati, anche i tuoi genitori >>
<< Sei veramente una persona fantastica George, mi chiedo ancora come fai a stare con una come me >>
<< Perché, anche se tu credi di essere una persona orribile, ti assicuro che c'è del buono in te, molto più di quanto pensi >>
<< Ti amo tantissimo >>
<< Io ti amo di più >>
<< Georgie!! >> gridò Fred interrompendo il bacio tra i due fidanzati. 
<< Che cosa vuoi Freddie? >>
<< Mi dispiace di avervi interrotto ragazzi. Ma è per il negozio, tu sai chi ha risposto alla lettera >> disse rivolgendosi al fratello.
<< Cosa? Il Signore Oscuro vi ha risposto ad una lettera? >> chiese Carina non capendo.
<< Non lui, è un'altra persona >> le spiegò George.
<< Ahh capito >>
<< Carina ti dispiace se me lo porto via? Dobbiamo parlare >> le chiese Fred.
<< Fai pure, tanto dovevo andare anche io >>
<< Ciao tesoro >> la salutò con un bacio.
<< Ciao ragazzi >> rispose andando dalla parte opposta alla loro, verso la sua sala comune.

L'erede dei Lestrange 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora