17-aria fresca

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Il resto della giornata lo passarono tranquillamente, c'era un bel sole fuori e siccome la gamba di Shoto stava migliorando, decisero di uscire a fare una passeggiata per vedere la magnifica vista di Tokyo dalla collina. Hawks aveva ragione non era molto distante da casa avevano dovuto camminare si e no 10 minuti, quando arrivarono si trovarono una vista meravigliosa di tutta la città, proprio davanti a quel magnifico panorama c'era un grosso albero che creava un'ombra enorme con la sua chioma, ideale per sedersi e rilassarsi. Non dissero niente per tutto il viaggio e anche quando arrivarono lì si limitarono a guardare il panorama senza dire una parola, Shoto aveva lo sguardo triste e pensieroso, Bakugo se ne accorse, era così da quando la dottoressa aveva lasciato la casa, aveva provato a chiedergli cosa avesse ma nel rispondere era stato molto vago, semplicemente non voleva parlarne, quando era pronto lo avrebbe fatto da solo.

BAKUGO: Shoto, posso chiederti una cosa?. ruppe il silenzio, voleva distrarlo dai suoi pensieri nel tentativo di aiutarlo, il ragazzo non rispose si limitò a fargli cenno di sì con la testa. Perché non hai mai detto a nessuno di essere un omega?. Shoto a quella domanda si voltò verso il biondo, per poi abbassare lo sguardo a terra.

SHOTO: Non sono una persona che riesce ad aprirsi con gli altri, ho sempre pensato che se lo aveste saputo mi avreste guardato con occhi diversi, con gli stessi occhi con cui mi guarda mio padre, ho sempre odiato quello sguardo. In più ho problemi ormonali e non sono mai andato in calore, almeno fino ad adesso, quindi ho semplicemente lasciato che le persone pensassero che fossi un Alpha o un Beta e quando me lo chiedevano esplicitamente non rispondevo mai, solo a Mydoria l' ho detto di mia spontanea volontà.

BAKUGO: capisco...

dopo questo breve scambio di parole entrambi i ragazzi tornarono a godersi la bella vista e il venticello fresco che gli accarezzava i capelli. Bakugo non lo aveva mai detto a nessuno ma c'era sempre stato qualcosa che lo attirava del bicolore, che lo incuriosiva, anche se non era una cosa bella da pensare, vista la situazione, era contento di trovarsi lì con lui, il fatto che si sia aperto lo rendeva felice. Questi giorni che hanno passato insieme gli hanno permesso di avvicinarsi e di conoscersi meglio, Bakugo si rese conto che forse provava qualcosa per il Bicolore e non era semplice attrazione sessuale, per il momento decise di tacere e non dire nulla riguardo ai sentimenti che provava, non voleva mettere altre pressioni sulle spalle di Shoto. 

Si fece tardi e i due decisero di tornare a casa prima che facesse buio. Arrivati Bakugo decise di preparare qualcosa da mangiare e Shoto si mise a medicarsi le ferite e cambiare le bende sul divano.

BAKUGO: Sei sicuro che non vuoi una mano, posso aiutare te e poi preparare qualcosa.

SHOTO: com'è premuroso il nostro Alpha, no tranquillo riesco a farlo anche da solo ma apprezzo. lo punzecchia, adorava farlo.

Bakugo non disse nulla si limitò a scuotere la testa e a mettersi a cucinare qualcosa, quando Shoto ebbe finito di medicarsi si girò a guardarlo, il suo corpo era bellissimo, spalle larghe e vita stretta, le braccia erano muscolose ma proporzionate al corpo. Era stato tutto il giorno a rimuginare sulle parole della Dottoressa e a pensare cosa sarebbe stato meglio fare, era stanco e aveva bisogno di rilassarsi, guardare Bakugo mentre cucinava e scrutare ogni minima parte del suo corpo gli fece distaccare i pensieri tristi, permettendo a quelli poco casti di prenderne il posto, si morse il labbro, il biondo gli faceva uno strano effetto, ormai lo aveva capito e non sempre era dovuto al calore. Bakugo si sentiva osservato ma decise di non fare nulla, Shoto si alzò dal divano e si diresse verso l'Alpha che aveva quasi finito di preparare la cena, gli mise le braccia intorno alla vita per poi farle passare sotto la maglia, iniziò a mordergli prepotentemente il collo.

BAKUGO: cosa ti prende icy-hot, eri stufo di stare li a guardare?

SHOTO: forse. Prende la cintura dei pantaloni e la sfila, poi si concentra sulla cerniera aprendola piano e inserendo la mano nei pantaloni che va sopra il pacco di Bakugo.

la mano di Shoto si insinua nelle mutande dell'Alpha che si sta godendo la sensazione del momento, prende il suo membro e inizia a masturbarlo, sentendolo gemere sotto il suo tocco anche la sua erezione inizi a farsi strada nei suoi pantaloni, andando a premere sui glutei dell'Alpha. Bakugo si gira verso Shoto e inizia a baciargli il collo lasciano una scia di baci umidi, misti a qualche morso, fino ad arrivare all' orecchio, sapeva che adorava essere toccato li, l'erezione di Shoto si fece sempre più gonfia sentendola premere sulla coscia ci poggiò una mano massaggiando il pacco da sopra i pantaloni, alzò la testa e incontrò lo sguardo di Shoto, era pieno di lussuria, avrebbe voluto farlo suo adesso sopra il ripiano della cucina, il suo sguardo si posa sulle labbra del bicolore l'istinto di baciarlo era forte, voleva provare quelle labbra che ancora non aveva avuto l'occasione di assaggiare, Shoto se ne accorse e prima che Bakugo potesse avvicinarsi per baciarlo si piegò sulle ginocchia davanti a lui e al suo grosso membro che pulsava, iniziò a leccarlo su tutta la lunghezza per poi prenderlo in bocca, Bakugo mise una mano tra i suoi capelli accompagnando il movimento della testa, respirava affannosamente e si lasciò scappare un paio di gemiti di approvazione. Strinse la presa sui capelli facendo fare una smorfia di dolore al ragazzo.

BAKUGO: Mhh- Shoto, Guardami!

Il ragazzo alzò lo sguardo facendo incontrare i suoi occhi eterocromatici con quelli cremisi dell'altro, Bakugo a quella vista si eccitò ancora di più prese la testa con entrambe le mani, iniziando a dare dei colpi secchi alla bocca del ragazzo.

BAKUGO:  Che bello stare nella tua bocca, sei così caldo...ahhh...toccati, fammi vedere che effetto ti fa il mio cazzo. Glielo impose quasi fosse un ordine.

Shoto prese il suo membro in mano iniziando a masturbarsi, mentre Bakugo gli scopava la bocca senza pietà, i suoi gemiti venivano soffocati dal membro dell'Alpha, con una mano si masturbava mentre con l'altra si reggeva alla gamba del compagno. Il membro di Bakugo aveva iniziato a pulsare nella sua bocca, questo lo fece eccitare ancora di più strinse, la mano sulla gamba, entrambi stavano arrivando al limite, Shoto ci arrivò per primo e poco prima che potesse venire Bakugo gli spinse la testa fino in fondo di modo da farglielo prendere tutto in bocca e soffocare il suo orgasmo. Si staccò un attimo per riprendere fiato, ma subito dopo sentì nuovamente la pressione della mano dell'Alpha sulla sua testa che lo invitava a finire ciò che aveva iniziato, lo riprese in bocca e non ci volle molto affinché Bakugo arrivò al limite, prima di venire uscì dal ragazzo, prese il suo membro con una mano e con l'altra i capelli di Shoto di modo da farlo stare fermo con il viso rivolto verso il suo, voleva vedere bene tutta la scena, si masturbò venendogli in faccia. Finito il suo orgasmo ammirò il suo capolavoro. 

BAKUGO: Sai che sei proprio sexy conciato così?

SHOTO: potevi avvertire almeno...

BAKUGO: nah, sennò dove è il divertimento?

Aiutò Shoto ad alzarsi e gli porse una salvietta per pulirsi il viso.

BAKUGO: ora che sei soddisfatto possiamo cenare che ho una fame da lupi?



Il sangue è più denso dell'acquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora