23-fine

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Mydoria prese subito il telefono, chiamò l'ospedale e fece mandare un' ambulanza, subito dopo chiamò anche Bakugo avvertendolo della situazione. Le contrazioni si facevano sempre più ravvicinate e forti.

MYDORIA: Resisti Shoto, stanno arrivando.

i paramedici arrivarono all'abitazione, presero Shoto e lo portarono subito sull'ambulanza, Mydoria salì con lui per cercare di dargli un minimo di conforto, arrivati all'ospedale venne portato immediatamente in sala parto, fecero rimanere Mydoria fuori ad aspettarlo ora era completamente solo e aveva paura, voleva il suo compagno a rassicurarlo, a tenergli la mano.

SHOTO: AHHHHH, DOV'E' IL MIO COMPAGNO, VOGLIO IL MIO COMPAGNO,AHHH.

INFERMIERE: Signore si calmi, stia giù, andrà tutto bene.

nel frattempo all'ospedale arrivò Bakugo, aveva addosso ancora il costume da eroe, era corso all'ospedale non appena seppe della notizia, li incontrò Deku.

BAKUGO: NERD! dov'è Shoto?

MIDORIA: è in sala parto, corri sbrigati, a me non mi hanno fatto entrare.

Bakugo corse immediatamente nella direzione indicatagli da Izuku, arrivò alla stanza e aprì la porta.

INFERMIERE: EI! lei non può entrare qui! 

BAKUGO: E' il mio compagno quello che sta partorendo, quindi posso e entro! Si diresse verso Shoto. sono qui tranquillo, andrà tutto bene.

SHOTO: Katsuki...sei qui, AHHHHHHHH CAZZO, FATELO USCIRE DI LI!.

il parto ormai era iniziato, le contrazioni erano sempre più forti e Shoto sentiva come se stesse per rompersi da un momento all'altro, gli infermieri continuavano a dirgli di spingere ma era più doloroso del previsto, Bakugo teneva ben salda la mano del compagno che stava stringendo come un ossesso.

INFERMIERE: Si vede la testa, continui a spingere.

diede un ultima spinta decisiva e finalmente il bambino uscì, quanto sentì il pianto capì che era tutto finito.

BAKUGO: E' una bambina, la nostra bambina...è bellissima. La prese in braccio, aveva le lacrime agli occhi, tagliò il cordone ombelicale e la porse a Shoto.

Quando la prese in braccio capì che tutti gli sforzi che aveva fatto durante questi 6 lunghi mesi erano stati vani, aveva la sua bellissima bambina tra le braccia e non c'era cosa che lo rendesse più felice in quel momento. Poco dopo gli infermieri ripresero la bambina, la lavarono accuratamente dal sangue e dai liquidi del parto, ricucirono le ferite di Shoto e li accompagnarono in una stanza. Ad aspettarli c'era Deku che da quando Shoto era entrato in travaglio non si era mai mosso da li. 

Nei giorni seguenti ci fu un via vai di persone incredibile, vennero a trovarli tutti i vecchi compagni delle scuole superiori, i genitori di Katsuki e quelli di Shoto, fu contentissimo di vedere sua madre e di sapere che finalmente era tornata a casa, così poteva stare del tempo con lei e fargli conoscere sua figlia. L'unico che ancora non era andato a trovarlo era suo fratello Touya, sapeva come era fatto, non gli piaceva stare in mezzo alla gente e soprattutto ai parenti, quindi non lo biasimava.

(al telefono)

DABI: Fratellino come stai oggi?

SHOTO: Non ne posso più di stare qui, voglio andare a casa.

DABI: sarai stanco Immagino, se domani Bakugo non c'è ti vengo a prendere e ti porto a casa va bene?

SHOTO: Si grazie, a domani allora, ciao.

IL GIORNO DOPO

Come previsto Bakugo quel giorno era dovuto andare a lavoro, stavano svolgendo delle indagini per catturare una banda di criminali molto pericolosa quindi non aveva molto tempo in quest'ultimo periodo e Dabi si era offerto di stare accanto al fratello e di aiutarlo in caso avesse avuto bisogno.

(al telefono)

BAKUGO: Mi dispiace non poter essere lì per aiutarti.

SHOTO: Stai tranquillo c'è Touya con me, piuttosto tu stai attento, non voglio che ti accada niente.

BAKUGO: Tranquillo non preoccuparti, so cavarmela, dovresti saperlo ormai. A che ore viene tuo fratello oggi a prenderti? e la bambina come sta?

SHOTO: Touya dovrebbe essere qui tra pochi minuti e la bambina sta bene, ha dormito tutta la mattina beata lei.

BAKUGO:  non so da chi abbia preso, allora ci vediamo stasera a casa, ciao piccolo ti amo.

SHOTO:  A stasera, ti amo anche io.

riattaccò al cellulare, prese la piccola in braccio e la coccolò un pò, aveva aperto gli occhi ed erano di un grigio stupendo, "per fortuna non ha preso niente da quello stronzo di mio padre" pensò, i capelli erano neri come la pece con qualche ciuffo biondo qua e là, era ancora piccola quindi non erano ben definiti. Dopo qualche minuto arrivò Touya a prenderlo per portarlo a casa.

DABI: Pronto?

SHOTO: si. Guardò la bambina e sorrise. La vuoi vedere?

Dabi si avvicinò al letto dove era seduto Shoto con la bambina in collo, si sedette anche lui, e la guardò. In quel momento la bambina aprì gli occhi e non appena vide Dabi fece un bel sorriso e allungò le manine verso di lui.

DABI: Non ti faccio paura?

SHOTO: Gli piaci, neanche con Katsuki ha fatto così hahah, se lo sa si arrabbia sicuro. Tieni, prendila in braccio. 

Shoto porse la bambina a Dabi che la prese, delicatamente, si ricordò di quando prese suo figlio in braccio per la prima volta e sorrise al ricordo.

DABI: Come si chiama?

SHOTO: Ise.

DABI: Ise, mi piace, sai che hai proprio un bel nome piccolina.

Dopo qualche altra coccola finirono di preparare le ultime cose, Shoto prese sua figlia dalla culla e si avviarono verso la macchina, per arrivare a casa. Li ad aspettarli c'erano Hawks e Yuki, che li accolsero con un caloroso abbraccio, li invitò a cenare tutti assieme per festeggiare l'arrivo della piccola a casa, prepararono la cena tutti assieme e non appena arrivò Bakugo mangiarono.


ANGOLO AUTRICE

Questo sarà il penultimo capitolo, l'ultimo sarà l'epilogo della storia, mi fa piacere che tante persone la stiano leggendo, significa che forse qualcosa di buono sono riuscita a fare...Grazie a tutti di cuore❤️

Il sangue è più denso dell'acquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora