Capitolo 18: OBBLIGO O VERITÀ

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^rose^
Io non sono una tipa da feste, anzi le odio proprio.
E allora, mentre mi sto facendo vestire, truccare e pettinare dalla mia migliore amica, nonché Alice e da mia cugina Lily, mi sorge spontaneo chiedermi per quale assurdo motivo io mi sia fatta convincere ad andare ad una festa.
Si terrà nella Stanza delle Necessità ed è stata rigorosamente organizzata dai Grifondoro, anche perché, nonostante non ci siano più Fred e James, i miei due cugini festaioli e combina guai, la casa rosso-oro rimane sempre la migliore quando si parla di feste. 
É stata invitata mezza scuola, e con mezza scuola intendo tutti quelli dal quinto anno in su... di tutte le sacrosante casate.
Con tutto l'alcool, il cibo, la musica, ma soprattutto l'alcool che ci sarà a quella festa, posso dire con certezza che non ne uscirà assolutamente niente di buono.

"Rose vuoi stare ferma?" mi rimproverò mia cugina Lily, mentre cercava di truccarmi.
"Non capisco perché non posso mettermi un semplice jeans con un maglione"
"ROSE MINERVA WEASLEY AD UNA FESTA SI VA CON UN VESTITO E NON SI ACCETTANO LAMENTELE" tuonò Alice.
"Scusate, ma non ha senso per me e poi non ho nemmeno un vestito!" esclamai io.
"A questo ho pensato io" esclamò mia cugina.
Smise improvvisamente di truccarmi per gettarsi dentro il suo armadio alla ricerca di un vestito.
All'incirca 10 minuti dopo stavo fissando un tubino verde smeraldo, che risaltava i miei occhi e i miei capelli, con un scollo non troppo volgare sul davanti e leggermente più aperto dietro ed arrivava più o meno fino a sopra il ginocchio. Lo fissai esterrefatta era bellissimo, ma troppo.
"Non se ne parla" sentenziai io.
"E perché?" chiesero in coro quelle due, mettendo su una sorta di broncio.
"Perché è troppo per me, sembrerei un sacco di patate verde. Non ci penso nemmeno"

Mi stavo guardando allo specchio da non so quanto tempo, cercando di convincermi che quel vestito fosse appropriato e non troppo, beh sicuro ero una figa spaziale, ma non volevo esagerare.
Magari fai colpo su Malfoy
Non so nemmeno se ci sarà a quella stupida festa.
Oh si che lo sai invece
Sono sicura che sia divino con lo smocking
Tanto lo scoprirai presto
Presi un bel respiro ed uscii dal bagno, dove trovai Lils e Ali in intimo che mi fissavano orgogliose.
"Rosie sei bellissima"
"Spettacolare"
"Super sexy"
"Provocante al punto giusto"
"Ok ragazze, ho capito" le fermai io.
"Bene adesso direi di sistemare i tuoi capelli e poi rifinire il trucco"

Una volta che ognuna di noi si era vestita, truccata e pettinata, era giunta l'ora di andare e così ci dirigemmo verso il ritratto della Signora Grassa.
Alla fine avevo optato per tenere i capelli sciolti, acconciati in dei semplici boccoli, avevo degli orecchini e un braccialetto smeraldo che richiamavano il colore del vestito, le scarpe erano nere e con un tacco 10cm (che per la cronaca ho messo perché mi hanno costretto) e infine, il trucco era abbastanza leggero, mascara, ombretto rosa antico, un filo di eye-liner e un rossetto sempre rosa antico.
Lily indossava un vestito stretto fino alla vita che poi si allargava in una gonna di tulle, azzurro, che contrastava con i suoi capelli, ma che si abbinava perfettamente agli occhi. Il trucco come il mio, ma con l'ombretto azzurro, le scarpe erano delle semplici ballerine nere e i capelli erano raccolti in un basso chignon.
Alice indossava un tubino nero, con una scollatura a cuore che le risaltava il seno ed uno spacco sulla schiena. Aveva degli orecchini a cerchio dorati e una collana dello stesso colore. Il trucco sempre leggero, giusto un po' di mascara e del rossetto rosa antico, mentre i capelli erano raccolti in delle trecce alla francese.
Non appena varcammo la soglia della Sala Comune ci ritrovammo davanti mio fratello Hugo e Matt che ci aspettavano.
"Wow ragazze siete bellissime" esordì il mio migliore amico.
"Grazie, anche voi siete molto belli" disse Alice.
"Chi sei tu e cosa ne hai fatto di mia sorella?" chiese Hugo, sempre il solito scemo.
"L'ho nascosta nell'armadio e tu sarai la mia prossima vittima" risposi.
Scoppiammo tutti a ridere e poi ci incamminammo verso la Stanza delle Necessità.

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