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Chi vuol capire capisca.

Passò una settimana dal nostro matrimonio ed era tutto regolare, sembrò non fosse cambiato assolutamente nulla, né tra di noi, né intorno a noi.

Ero sul divano a riposare, avevo la testa poggiata sulle cosce di Mikey, che in modo un po' goffo giocava con i miei capelli.

Mi capita spesso di pensare a quanto la mia vita fosse cambiata, dall'inizio al presente.

Ricordo ancora quando svenni e a ritrovarmi furono Mikey, Draken, Pah, Mitsuya, Kazutora e Baji.

Ridacchiai.
Non ci sarei mai arrivata col pensiero, che ad essere l'uomo della mia vita fosse stato Mikey.
Ma tutto è imprevedibile e nessuno meglio di lui potevo avere.

Si era creato un silenzio piacevole, capitava soltanto quando entrambi eravamo sovrappensiero o magari stavamo svolgendo qualcosa di impegnativo.

Mi alzai lentamente per non procurarmi giramenti alla testa come mi capita di solito e mi sedetti in braccio a Mikey.

È esageratamente piacevole fare tutte queste cose senza un minimo d'imbarazzo, perché ormai lui conosce tutto di me ed io conosco tutto di lui.

Spiaccicai il mio viso contro il suo petto, mentre lui non smetteva di giocare con i miei capelli.

In ricerca di attenzioni ben più grandi del semplice giocherellare con i capelli, rialzai il viso per osservarlo; mi stava già guardando, chissà da quanto tempo.

Sorrisi e lui fece lo stesso.
Mi sistemai meglio, quella posizione mi stava già stancando.

Senza dire nulla poggiai le mie labbra sopra le sue in modo delicato, per poi chiudere gli occhi.
Ricambiò subito il gesto, come se in fondo sapesse già che l'avrei baciato.
Ci lasciammo trasportate sempre di più da quello che all'inizio era un bacio dolce e casto, facendolo diventare profondo e seducente.

Piano piano sentii l'aria mancarmi, lo capì senza che dovessi fare nulla e si allontanò di qualche centimetro, poi appoggiò la sua fronte sulla mia, mantenendo i suoi occhi dritti verso di me.

Sentii le sue mani sfiorarmi i fianchi con le dita, continuava a compiere movimenti lievi ma percettibili.

Riportai le mie labbra sulle sue, più per istinto dato che non mi fermai a pensare neanche mezzo secondo.

Con un braccio mi strinse il bacino, mentre l'altro si intrufolò sotto la mia maglietta, cominciando a fare su e giù per la schiena, cosa assai piacevole che mi fece arrivare mille brividi su per essa.

Mikey si alzò sostenendomi con le braccia, so già dove si sta dirigendo.

—————smut——————

In breve tempo mi ritrovai nel materasso con lui sopra di me.

Lo guardai sorridendo, mi veniva da ridere.
«(t/n) non guardami così»
Mormorò ridacchiando.
Si calò e cominciò a sfiorarmi le labbra.
Per sorreggersi poggiò le mani vicino il mio viso, e con una iniziò ad accarezzarmi la guancia delicatamente.

Piano piano scese fino al collo, lasciando una scia umida di baci; si soffermò su un lembo di pelle iniziando a mordicchiarlo e succhiarlo.

Poi, rapidamente, mi tolse la maglietta senza un minimo di preavviso.
«che c'è? Hai fretta?»
Lo stuzzicai.
«anche se fosse?»
Mi rispose lui.
«nulla»
Sorrisi.

Mi tolse, con un po' di difficoltà anche il reggiseno.
Ancora dopo anni e anni non ha imparato bene come si fa.

Tolsi anche a lui la maglietta, non volendo essere l'unica senza, e si mostrò senza pudore.

Non è la prima volta che ci ritroviamo in questo tipo di circostanze, ma provo comunque una goccia d'imbarazzo, sto pur sempre mostrando il mio corpo nudo, però alla persona che amo più di tutte.

Mentre dal collo passava alla clavicola e della clavicola al petto, faceva sparire da qualche parte nel pavimento i miei pantaloni e le mutande.

Anche lui si spogliò successivamente; non potei fare a meno di arrossire, ogni volta è sempre più fottutamente ammaliante.

Cacciai lo sguardo nei suoi occhi, che mi intrappolarono, ma dopo poco guardai altrove.

Appena finì di marchiare anche il mio seno, allungò un braccio verso il comodino, aprì il cassetto e prese in mano una bustina blu.

L'aprì e indossò il contenuto.

Prima di ciò però, lo baciai con una leggera foga che nel giro di qualche secondo divenne tutt'altro che leggera.

Manjiro mi strinse le mani mentre iniziava ad entrare dentro di me.
Ormai non fa più tanto male.

Dopo un po' iniziò a muoversi, spingendo più in profondità che poteva, conosce il mio punto debole.

I gemiti e i nostri sospiri  andavano all'unisono, i nostri cuori battevano all'impazzata.

Man mano le spinte diventavano più veloci e più precise.

Sentii l'apice della sopportazione vicino, incrociai le braccia dietro il collo del mio ragazzo e appena raggiunsi l'orgasmo lasciai dei lievi graffi nelle sue spalle.
Dopo altre due spinte anche Manjiro venne.

Buttò con poca grazia il preservativo usato e si accasciò accanto a me sfinito.

Mi avvicinai e ci abbracciammo.

«ti amo»
Dicemmo contemporaneamente.

.

.

.

AAAAAAH e dopo tempo e tempo sono riuscita a scrivere la smut che vi avevo promesso!
Mi sono cringiata così tanto :')
Accontentatevi.
Ci sarà un prossimo capitolo, non posso far finire la storia così.

Grazie a chi è rimasto fin qui, grazie a tutti per aver raggiunto questi traguardi che sono piccoli ma grandi.
Hanno tantissima importanza per me, davvero.

<3.

Litz~

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊. {mikey x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora