Capitolo 5

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-Quindi avete cenato insieme.- Ripete Ginny, stesa sul mio letto mentre preparo la borsa con i libri per le lezioni di oggi. -E credi che Ron volesse prenderti per mano.- Continua.

-Sì, te l'ho già detto.-

-Quindi tu hai spostato la tua per incoraggiarlo e gli hai rovesciato un bicchiere di succo di zucca sui pantaloni, attirando l'attenzione di tutti e lasciandoli credere che mio fratello se la sia fatta addosso perché da solo con una ragazza.- Conclude soffocando una risata.

-Al contrario di cosa tu possa pensare, Ginevra, non è stato divertente, okay?- Borbotta ancora imbarazzata dal casino che ho combinato ieri sera.

-E sei sicura di non averlo fatto a posta? Nonostante ti abbia detto che siete solo amici...-

-Ginny! È tuo fratello, non avevi un veto su quello che lo riguarda?-

-Su quello che lo riguarda in situazioni di più o meno nudità, sì. Le scene comiche non ci rientrano.- Sbuffo rassegnata, lasciando la borsa vicino alla porta e sedendomi alla mia scrivania, rivolta verso la mia amica.

-Okay, allora forse vuoi che ti racconti cosa ho pensato della sua mano che si avvicinava lentamente lungo il tavolo?-

Mi guarda inorridita e scuote la testa con decisione, fingendo un conato di vomito. Ecco, molto meglio. Devo cercare di farle dimenticare questa storia, devo cercare di farla dimenticare a tutti, o quanto meno far finta che non sia mai successo e creare una finta illusione di gruppo. Magari così Ron mi perdonerà e non smetterà di parlarmi.

-Sei cattiva, io non ti minaccio con racconti su Harry e le sue mani.-

-Harry non è mio fratello di sangue, è mio amico, come lo sei tu. Puoi raccontarmi tutto quello che vuoi e dubito che batterò ciglio, alla fine è normale.-

-Non vuoi proprio darmela vinta, vero?-

-No, perché è l'unica cosa che non mi fa venir voglia di trascinarmi sotto le coperte di nuovo ed evitare Ron fino alla fine dell'anno in modo da non dover subire il suo sguardo accusatorio.-

-E di cosa dovrebbe accusarti?-

-Non lo so.- Ammetto. -Del fatto che per colpa mia è lo zimbello della scuola di nuovo? Che Malfoy va in giro a raccontare che usa ancora il pannolino e che deve comprarli in negozi babbani perché ai veri maghi non succederebbe mai una cosa simile? Poco importa che fosse chiaramente succo di zucca. Se solo fosse rimasto fermo avrei potuto asciugarlo con un incantesimo e invece è saltato in piedi facendosi vedere da tutti! Che disastro.- Mi prendo la testa fra le mani, sospirando di nuovo. Beh, almeno così non si pone più il problema dei miei sentimenti confusi. Non ci sono possibilità che mi guardi seriamente in faccia di nuovo.

-Beh, dovrai conviverci, oggi arriva la posta.- La mia migliore amica salta giù dal letto, mi prende per mano e mi trascina verso la porta. -Non possiamo fare tardi, dovrebbero arrivare notizie importanti visto che siamo all'ultimo semestre della nostra vita scolastica.- Faccio appena in tempo a prendere la borsa al volo prima di seguirla. Ha ragione, purtroppo non c'è modo di scappare dalla resa dei conti. Dovrò affrontare Ron, scusarmi altre dieci volte e sperare che la prenda sul ridere e non sul personale. Non si può mai sapere come andranno le cose quando c'è lui di mezzo.

Arriviamo al tavolo di Grifondoro quando è quasi pieno. La porta pare sia arrivata e noto Harry e Ron circondati da buste. Immagino abbiano raccolto anche la nostra posta. Ci sediamo davanti a loro e solo in quel momento mi rendo conto che Ron è di un colore cadaverico. Quasi si fosse di nuovo lanciato l'incantesimo mangia lumache da solo, di nuovo.

-Che succede?- Chiede Ginny al fratello, aggrottando la fronte mentre separa la sua posta dalla mia. -Sembra che tu abbia appena scoperto che è finito il cibo prima che tu arrivassi.-

Problemi di Quidditch - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora