Capitolo 10

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Non mi sembra vero di essere arrivata fino a qui, al mio ultimo esame a Hogwarts. Quando anni fa mi è arrivata la lettera facendomi scoprire, e in verità confermandomi quello che sapevo già, questo mondo magico non ho pensato alla fine ma solo all'inizio. Invece ora sono seduta in quest'aula per l'ultima volta, il compito completato e pronto da consegnare. Nonostante sia sicura di quello che ho scritto non riesco ad alzarmi da qui, è una sensazione che non mi piace e che mi sembra troppo grande. Si tratta del mio futuro e una volta uscita da questa sala sarò ufficialmente disoccupata, senza più un percorso davanti a me. Certo, ho tutta l'intenzione di diventare auror ma non è come andare a scuola. C'è qualcosa di malinconico nel farci sostenere l'ultimo esame in Sala grande, immagino si voglia concludere il cerchio, ma tutto quello che vorrei fare io ora è piangere. Sfogarmi per gli anni passati che ormai sono solo ricordi, per tutti i momenti belli ma anche per i momenti brutti perché fanno comunque parte di me e di questa meravigliosa scuola.

-Tutto bene, signorina?- La professoressa che deve essersi avvicinata a me mentre ero persa nei miei pensieri mi guarda preoccupata e io mi affretto ad annuire.

-Ho finito, posso consegnare?- Chiedo a bassa voce in modo da non disturbare gli altri.

Lei annuisce e porge la mano, le consegno i fogli con un piccolo cenno di ringraziamento e di saluto, recupero la mia sacca con i libri ed esco silenziosamente in corridoio. Ginny mi aspetta fuori, seduta sotto una colonna, e mi sento già molto meglio. Non so se si vuole accertare che vada tutto bene o semplicemente anche lei ha iniziato a pensare a come saranno le cose da ora in poi ma mi sento meglio. La raggiungo sedendomi al suo fianco, appoggiando la testa sulla sua spalla perché non voglio far finta di non essere stanca, non ha senso.

-Immagino sia andata bene se sei già uscita, l'unica, come sempre.- Dice mettendo da parte il libro che stava leggendo.

-Pendo di sì, non saprei, non riesco a pensare ad altro se non che è finita davvero ora... non sono molto senza i miei libri e senza lo studio.- Faccio notare. -Sarà una lunga estate.

-Non abbastanza lunga.- Ribatte lei, sicuramente pensando che sarà al mio esatto posto l'anno prossimo. Io stessa l'anno scorso ero già in pensiero e malinconica, consapevole di dover trarre il meglio dal mio ultimo anno scolastico. Questo mi ha portato Ron, non come immaginavo, ma pur sempre meglio di niente e non credo che potrei mai pentirmene. Nonostante tutte le difficoltà nello stare insieme.

-Nulla dura per sempre.- Faccio notare.

-Lo so, ma vorrei che non mi lasciaste indietro. Ho altri amici e non ho bisogno di mio fratello sempre con me ma non sono mai stata sola, sarà strano non vedere altre teste rosse nei corridoi.-

-Ti verremo a trovare tutte le volte che ci sarà possibile.- La rassicuro, abbracciandola nonostante il caldo che ci avvolge. -E poi per quanto malinconico pensa che avrai la libertà che non hai mai avuto prima.

Ginny mi sorride dolcemente, annuendo a quel pensiero. In effetti essendo la figlia più piccola non è mai stata sola, ha sempre dovuto gestire uno stuolo di fratelli maggiori preoccupati per lei. Ora è la sua occasione di cavarsela davvero da sola, senza nascondersi o trovare scuse. Sono certa che tempo poche settimane e non vorrà tornare indietro.

Quando anche Harry ci raggiunge, uscendo insieme ad altri studenti, lo saluto prima che se ne vada con Ginny. Resto ad aspettare Ron con la consapevolezza che non potremmo fare come loro, andarcene mano nella mano e parlare del futuro. Ma voglio esserci per lui e sono abbastanza certa che lui stesso si aspetta che io sia qui ad attenderlo. I suoi occhi infatti si illuminano quando mi nota, avvicinandosi in poche falcate. Si ferma all'ultimo, chinandosi appena prima di raddrizzarsi con un colpo di tosse che dovrebbe dissimulare il bacio che stava per darmi.

Problemi di Quidditch - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora