Capitolo 1

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Apro gli occhi e sospiro, speravo davvero che la scena davanti a me cambiasse. Che loro sparissero, che Madama Pince le cacciasse, che un malanno improvviso le facesse correre in bagno, che Neville passasse di qui distraendole con la sua virilità sbocciata in ritardo fatta di spalle ampie e mascella squadrata, qualsiasi cosa. Invece no, sono ancora qui. Mi osservano come se fossi un fenomeno da baraccone. Certo, ho dato spettacolo qualche giorno fa ma speravo che per adesso la notizia si sgonfiasse. Invece eccomi qui, a voler fuggire dall'unico posto in cui mi sono sempre trovata bene. Da quando la biblioteca è diventato il luogo in cui le oche giulive si appostano per confabulare? Soprattutto, da quando le oche giulive confabulano su di me?

Impilo i volumi che ho preso in prestito, decisa a tornare in dormitorio dove il numero di oche è minore visto che possono entrare solo quelle di Grifondoro. Quando mi alzo si zittiscono, antisgamo quindi. Mi dirigo verso l'uscita senza guardarmi attorno, tanto so già cosa vedrei. Tutti gli occhi sono puntati su di me, in attesa che faccia qualcos'altro di incomprensibile. Sicuramente tutte loro avrebbero fatto il contrario, lo riesco a leggere nei loro sguardi e in certe smorfie che esibiscono. Solo perché ho un anno in più di loro non vuol dire che non resti una studentessa della loro classe, ma immagino che la ritengano un'informazione irrilevante se si tratta di un giocatore di Quiddith professionista. A me nemmeno piace così tanto come sport, come sono finita in questa situazione?

-Hey, Herm, tutto bene?- Chiede Harry quando mi vede rientrare in sala comune così presto. -Ti danno ancora fastidio?-

-Dubito fortemente che smetteranno prima del diploma.- Mormoro sedendomi a uno dei tavoli liberi. Ginny, che era stravaccata sul mio migliore amico si alza per raggiungermi e accarezzarmi la schiena cercando di darmi conforto.

-Non è vero, magari succederà qualcosa che li distrarrà da te. Tipo, non so, una catastrofe di qualche tipo.-

-Come Theresa Bowen che si è riscoperta incinta al sesto mese?-

-Sì... chissà che fine ha fatto poi.- Riflette la mia amica a voce alta.

-Ha finito gli studi a casa con la bambina per evitare di ritrovarsi osservata come me adesso.-

-Beh, insomma, magari succede di nuovo qualcosa del genere, non puoi saperlo.-

-Ginny, guardiamo in faccia la realtà.- La guardo scoraggiata, appoggiandomi allo schienale della sedia. -Siamo all'ultimo anno, non ci sono Fred e George a combinare disastri e Neville che diventa super figo in un'estate ormai è notizia vecchia del semestre scorso. Ho rifiutato la proposta di matrimonio di Viktor Krum, il fantastico e meraviglioso nonché inimitabile giocatore professionista di Quidditch dietro a cui tutte sbavano, davanti a tutti quelli che erano tornati prima dalle vacanze di Natale, nel cortile addobbato a festa per bella figura.-

-Sì, se lo dici così sembra abbastanza tragica come situazione.- Concorda la mia amica.

-Perché lo è! Ti giuro, vorrei schiantarle tutte quando iniziano a bisbigliare in corridoio. Sono le benvenute a sposarlo loro se a diciassette anni credono di essere pronte.-

Harry, che nel frattempo si è spostato sul divano più vicino per ascoltarci si illumina come un albero di Natale. Non penso di voler sapere quale idea geniale ha prodotto il suo cervello da ragazzo.

-Potresti sempre dire che l'aveva piccolo e non volevi fingere tutta la vita.-

Io e Ginny ci giriamo insieme verso di lui, a bocca aperta per l'enorme cazzata che ha detto. Chiudo per un attimo gli occhi e faccio un respiro profondo per calmarmi. Devo ricordarmi che non ne vale la pena litigare anche con il mio migliore amico per Viktor. Non vale la pena nemmeno di rifletterci più, in verità. È a dir poco imbarazzante se ripenso a come si è giustificato.

Problemi di Quidditch - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora