le stelle d'estate | ethan torchio

Capitolo 5

Mi sveglio in una camera sconosciuta con un mal di testa atroce.
Oh cazzo.
Ieri credo di essermi ubriacata.
Ti prego non dirmi che sono andata a letto con uno sconosciuto.

Guardo se ho ancora il mio vestito.
Sono in una maglietta a me larghissima e dei pantaloncini.
Sento qualcuno muoversi vicino a me.
Mi giro pian pianino e mi ritrovo Pocaontas davanti.
Vogliamo parlare di quant'è carino mentre dorme? Troppo.
Ok sto sorridendo e non riesco a controllarmi.

All'improvviso apre gli occhi.
-buongiorno piccola- disse lui con una voce assonata
-Buongiorno bella addormentata- dissi.
- che è successo ieri..?- aggiunsi.
-sta tranquilla, non è successo niente. Ti sei ubriacata e non volevi andare a casa però dopo un po' hai accettato. Damiano ci ha accompagnato a casa e poi ti ho messo una mia maglietta e dei pantaloncini SENZA GUARDARE. GIURO. Vabbe poi ti ho messo a letto e mi sono addormentato anch'io accanto a te. Niente di niente.- disse
-scusa, non volevo crearti casini.- mi scusai.
-no no tranquilla, non hai creato casini.- mi tranquillizò.
-In discoteca invece? Ho creato problemi?- chiesi. Cazzo non ricordo niente di ieri.
-apparte ubriacarti, no. Oddio non è vero. Quando eri sotto alcol continuavi a provocarmi.- disse lui.
Ok adesso sono sicura di essere rossa come un peperone.
-oddio scusa... non sapeva davvero cosa stavo facendo. Non ricordo niente di ier-.- dissi.
-ehii, stai tranquilla.- disse prendendomi la mano.

-hai fame?- mi chiese
-si, tu?- domandai.
-pure io. Andiamo a fare colazione fuori?- rispose
-Va bene-
-ora ti do dei vestiti e te li metti, poi mi vesto io e andiamo ok?-
-ok, grazie- dissi sorridendogli
-così mi fai innamorare però- disse lui scherzando.
O almeno credo.

Lui si alzò e vidi una statua di Michelangelo con le mutande natalizie in piena estate.
-si lo so, sono strano.- disse lui dopo aver visto che lo stavo guardando.
-non sei strano anzi, sei molto chic.- dissi io per poi ridere.
-Dai vieni a scegliere i vestiti- disse sorridendomi.