Capitolo 10

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- Ethan devo andare- dissi rovinando la meravigliosa atmosfera creata.
-non puoi rimanere?- domandò lui sbuffando
-vuoi che rimanga?- risposi con una domanda alla sua.
-eh certo- disse sorridendo.
-facciamo che rimango l'ultima notte, ma solo perché mi stai simpatico.-
-e perché hai voglia di coccole.- si girò verso di me guardandomi negli occhi.
-ammettilo.- disse provocandomi.
Rimasi in silenzio.
Sto qua si che riesce a leggermi nel pensiero.
-dai sto scherzando- disse lui ridendo.
Feci un sospiro di sollievo.
Sono rossa come un peperone, sicuro.

-che facciamo?- chiesi cercando di cambiare discorso.
-non cambiare discorso.- disse.
-dai ammettilo.-
-cosa?-
-ma seriamente?-
-non capisco..-
-si vede lontano un miglio che ti piaccio.-

Sto andando a fuoco.
Letteralmente.
Aiuto qualcuno mi salvi.
-i-io..-

-Asia? Tutto bene? Hai avuto un incubo mi sa..- disse svegliandomi.
No aspetta non sto capendo... era tutto un sogno..?
-si si tutto bene, ho avuto un incubo..-
mentii
-sei pallida.. sicura di stare bene?- chiese preoccupato.
-sisi tranquillo.- dissi io tranquillizandolo.

Ok non ho mai avuto sogni del genere.
L'inizio del sogno era uguale a quello di ieri sera. Fino al "rimango qui l'ultima notte solo perché perché stai simpatico".
Dopo di che crollammo entrambi.
Cazzo sono proprio innamorata persa.

-Vuoi che ti accompagno a casa?- mi chiese.
-si grazie- dissi.
-vuoi andare con quei vestiti o vuoi metterne altri?- mi domandò puntando i vestiti che avevo addosso.
-vanno bene questi, grazie.-
-come vuoi- disse lui per poi mettersi le scarpe.
Io mi misi i tacchi dell'altra sera e presi la borsetta e il vestito.
Non mi scordai di portare le chiavi di casa sua.

Poco dopo uscimmo da casa sua e ci recammo verso casa di Vic.
-sei sicura che non ti vuoi fermare? Mi sto preoccupando Asia, sei bianca come la neve..-
-si si sto bene, tranquillo.-dissi
- senti, non vorrei che svenissi.- disse per poi afferrarmi la mano e trascinarmi nel bar più vicino.
- come ieri?- chiese intendendo l'ordine.
Annui e lui ordino.
Adesso che ci penso, ieri non ho né pranzato e né cenato..
-lascia che paghi io.- dissi.
-no tranquilla.-
-Ethan.- dissi per poi fulminato con lo sguardo.
-eh va bene.-
Pagai e fecimo colazione.
Si sto decisamente meglio.
-ora possiamo andare- dissi.
Uscimmo e arrivammo a casa di Vic.

Entrammo dentro e vidimo una ragazza bionda che dorme sul divano.
E per fortuna che avevo le chiavi..
-VIC- Urlai.
-Oh- mi rispose girandosi di scatto verso di me.
-oh finalmente cari. Come avete passato queste sere?- disse con una faccia abbastanza perversa.
-Eccalla- disse pocaontas.
-Beh abbiamo parlato.. e ancora parlato- presi io la parola.
-senti chicca ma.. perché hai i vestiti di Edgar?-
-per stare più comoda, siccome mi ha proibito di stare con il vestitino corto.- le spiegai.
-sicuri non sia successo qualcosa di più?- chiese guardandomi negli occhi.
Lei guardandomi negli occhi capisce quando mento.
-sicurissimi.- disse Ethan.
Mi ha salvato.
-mh, farò finta di credervi..- disse Vic per poi recarsi in cucina.

le stelle d'estate | ethan torchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora