Entro in casa e noto che mia mamma non c'è, quindi decido di telefonarla.
"Ciao tesoro!" esclama al telefono, però lo fa a bassa voce.
"Ciao mamma! Ma dove sei?" domando preoccupata.
"Tranquilla, sono a cena con un uomo!" esalta e io, sbalordita, le faccio i miei complimenti e la saluto augurandole buona fortuna. E' molto strano che mia mamma esca con un ragazzo, o almeno, non succedeva da tanto tempo.
Questa cosa mi fa piacere, molto piacere, ma, nonostante tutto, certe volte spero che le sue relazioni non diventino troppo serie, del tipo che il suo ragazzo venga a trasferirsi con noi; questo non perché io sia gelosa di lei, si lo sono e anche tanto, però il motivo principale è- non penso che io sia in grado di accettare un uomo in casa mia.Non mi va neanche di pensarci, no, non ce la faccio, non riesco neppure a nominarlo nella mia testa.
A riscuotermi da questi bruschi pensieri è la notifica del mio cellulare. Accendo il display dove mi appare l'icona di WhatsApp: "sei stato aggiunto in un nuovo gruppo da: Chri."
C-cosa? Gli occhi quasi mi escono dalle orbite.-Ciao raga, questa è Naomi.
Scrive lui, ma chi c'è in sto gruppo? Controllo nella zona dei partecipanti e leggo: Dani, Giulia, Jennifer, Rova ecc...
Ma chi sono sti qua? Boh.-Ciao!
Digito quasi obbligata per non sembrare sgarbata. Tutti quanti mi accolgono simpaticamente e iniziamo a chiacchierare.
-Dani: Raga, questo sabato organizzo una festa a casa mia, chi viene? Ah, giusto, chi ci sarà sa già cosa portare ;).
-Giulia: Io ci sono, porto due bottiglie.
-Rova: si anche io, però non ho nulla a casa e sono a corto di soldi, scusate.
-Chri: si, anche io e Naomi ci siamo, vero Nao?Ma chi si crede di essere? Dai, però non sarebbe male.
-Io: vi faccio sapere, però penso di sì.
Spengo il telefono e mi siedo sul grande divano color oro, nel mentre accendo la tv. La canzoncina odiosa del cellulare si attiva. "Cos'è? Oggi mi cercano tutti!" impreco da sola e rispondo.
"Naomi!" che calore mi provoca la sua voce.
"Ciao Mike! Come stai?" domando sorridendo come una scema.
"Bene bene, tu?" rispondo e continua a parlare. "Domani ti va di uscire?"
"Certo! A che ora e dove?"
"Se vuoi dalla mattina a Vaprio." acconsento e ci salutiamo. Domani mi sveglio presto e mi preparo benissimo! Non vedo l'ora.
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Apro gli occhi di colpo dopo che sento la fastidiosa sveglia. Sono precisamente le 8:16 del mattino, mi alzo pimpante dal letto e inizio a prepararmi.
Finisco alle 10 e salgo in auto con mia mamma, fortunatamente mi accompagna lei, non avevo voglia di andare anche oggi in pullman. Facciamo una lunga chiacchierata e mi lascia al parco.
In lontananza vedo i due ragazzetti; non so bene come comportarmi, cioè devo essere me stessa, ma ho ansia. Mi vengono in contro col sorriso in faccia e, tanto per cambiare, una sigaretta in mano.
Manu si ferma e si siede sull'altalena, Mike, invece, continua a venirmi in contro, ma con più grinta. Appena si trova a pochi centimetri da me, mi prende il viso con la mano e mi stampa un bacio sulle labbra. Rimango quasi paralizzata, ma poi, sorridente, raggiungo anche il mio amico."Ciao Manu!" esclamo abbracciandolo.
"Ragazzi, ho una notizia assurda." dico.
"Spara." rispondono in coro.
"Sabato vado a una festa, una di quelle con alcol e tanta gente, volete venire con me?" annuncio, spero mi dicano di sì.
"No, non ci vai a una di quelle feste." risponde il ricciolino. Cosa?
"E perché no, scusa?" domando con tono altezzoso. Stiamo insieme da massimo tre giorni, non può mica vietarmi di andare ad una normalissima festa.
"Perché no." afferma e cambia discorso, ma che problemi ha? Metto il broncio e accendo il cellulare.
"Ora non fare l'offesa." sbotta scherzoso, ma so che nel suo scherzare c'è un po' di serietà.
"No no, tranquillo. Quindi Manu, tu vieni con me?" chiedo provando a stuzzicarlo, io se voglio andare a quella festa ci vado, anzi, mi ha dato una ragione in più per farlo.
"Non penso, però ti faccio sape-" lo interrompe Mikael.
"Ma lo fai apposta?" alza la voce e sbuffa. "Senti, fai quello che vuoi, non ascoltarmi!" grida tutto d'un tratto. Non lo capisco proprio.
"Ma perché non dovrei andarci, spiegamelo!" ribatto sbattendo il piede a terra e incrociando le braccia. Okay, forse per colpa della mia statura sembro uno gnomo che prova a fare l'incazzato, però continuerò a farmi vedere dura.
"Perché so che tipo di gente c'è in quelle feste, e non voglio che ti metti nei guai, ho paura che tu possa bere, non mi piace l'alcol!" sbuffa nuovamente e io mi vado a sedere sola su una panchina. Ma potrò fare quello che voglio, no? Certo è una cosa carina il fatto che si preoccupa per me, ma non c'è motivo di agitarsi tanto.
dopo pochi minuti si siede pure lui..
"Senti Naomi, scusa, però veramente sono preoccupato; vacci pure a quella festa, ma stai attenta, non voglio che ti succeda qualcosa di brutto. Quindi per favore scrivimi e avvisami di quello che fai. Non è per controllarti, ho solo ansia. Va bene?" spiega con voce bassa e insicura.
"Va bene." accetto e mi avvicino a lui, appoggiandomi sulla sua spalla. Alza il braccio e appoggia la sua mano sulla mia, con l'altra mi prende il mento e mi alza il volto, rimane in questa posizione per qualche secondo in modo da creare un contatto visivo. Gli occhi lucidi fissano i miei e poi le mie labbra, si avvicina lentamente a esse, appoggiandole contro le sue dolcemente. La pelle d'oca si sprigiona in tutto il corpo.
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Esco dalla doccia e indosso il mio stupendo tubino nero con i glitter, fortunatamente mia mamma è insieme al suo nuovo ragazzo, quindi non può chiedermi dove vado così elegante. Mi piastro i capelli e mi trucco. Mi sento così carina, finalmente.
Dovrebbe passare sotto casa mia Christian siccome non so dove sia la festa di Daniel, il ragazzo del gruppo.
Mi spruzzo tantissime e gocce di profumo su tutto il corpo e metto via le ultime cose nella borsetta.
Spengo le luci ed esco di casa."Ciao bellissima, oggi ancora di più!" alzo un sopracciglio titubante, ma per non sembrare scortese lo ringrazio.
"Ma non c'è troppa gente, vero?" domando un po' ansiosa.
"Non troppa." alza le spalle e sorride, nel frattempo arriviamo davanti alla casa.
Ho ansia di quello che mi aspetta, ma dovrebbe essere divertente, no?
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Io e te, anime affini
Teen FictionPensavo che dopo di lui non sarei riuscita a trovare un'altra persona in grado di farmi stare bene. Spero di essermi sbagliata. "Smettila!" esclamo ridendo, mentre continua a torturarmi la pelle con le dita. Ride e poi si ferma, guardandomi negli o...