E' passato qualche giorno da quando Mikael è rimasto a dormire da me.
Mi è venuto in mente il fatto che tra una settimana inizio il mio primo giorno di liceo e sono agitatissima: conoscerò nuove persone, inizierò un nuovo percorso di studi e l'estate finirà."Tesoro, sei pronta?" domanda mia mamma dall'altra stanza. Esco da camera mia e mi metto velocemente le scarpe, facendole un sorriso.
"Andiamo!" esclamo contenta uscendo dalla porta. Ci dirigiamo verso la sua macchina e in poco tempo raggiungiamo Vaprio d'Adda, dove dobbiamo comprare tutto il materiale scolastico al supermercato.Vengo immersa da una miriade di colori fantastici e da un sacco di cose da cancelleria, amo tutto ciò. I miei occhi si illuminano e corro a guardare tutto quello che mi circonda.
"Ti piace questo?" chiede mia madre prendendo in mano un quaderno rosa pastello, il rosa è il mio colore preferito.
"Si, un sacco! Mamma, ma che mi dici di come sta andando con Matteo?" domando incuriosita e accennando un sorrisetto malizioso.
"Tutto bene; ah, giusto tra qualche giorno te lo farò conoscere, non vede l'ora di vederti." afferma con gioia, si vede che tiene molto a lui e sono contentissima di questo.Volto lo sguardo fino a che rimango bloccata, ecco che mi vede. Ovviamente sono talmente sfigata da doverlo incontrare pure qui!
"Oh, ciao vecchia!" esclama abbracciandomi Eddy, lo saluto e lo porto lontano da mia mamma. Mi viene in mente che ho ignorato il suo messaggio e mi metto una mano sulla fronte.
"Che c'è?" mi chiede divertito sfoggiando quel bel sorriso che ha.
"Nulla! Che ci fai qui?" chiedo, ma poi mi rendo conto che sia una domanda veramente stupida poiché abita qui.
"Secondo te?" mi prende in giro colpendomi la spalla con un pugno, rabbrividisco. Ogni suo tocco mi provoca una reazione strana.
"Ora vado." mi saluta lui e se ne va, immischiandosi con la folla, anche se è riconoscibile tra mille."Mamma ci sono, scusa." e continuiamo a fare shopping.
-----
"Manu! Continuo a vederlo ovunque!" mi lamento con il mio migliore amico, e lui ride.
"Che ridi?" domando nervosa.
"Nulla, ti ricordo che stai con Mikael.
"Lo so, però è difficile cancellare dalla memoria un ricordo così- così- non so neppure definirlo." mi rattristisco e per poco mi scende una lacrima, ma la tiro indietro.
"Tranquilla, nana." mi abbraccia e alla fine tutto ciò che ho dentro esce, le lacrime piene di ricordi bagnano il mio volto.A disturbare questo momento è il mio telefono che squilla, lo prendo in mano e rimango fulminata: Marko. Ma perché tutti compaiono dopo mesi così senza motivo?
"Pronto?" dico rispondendo.
"Sono Marko! Sta sera giochi a Gta?" chiede facendomi formare un sorriso a trentadue denti.
"Um- ok?" rispondo titubante ma contenta. E' possibile che dopo aver chiuso per l'ennesima volta la nostra amicizia mi rivoglia sentire?"Manu hai sentito? Com'è possibile!" esclamo. Marko mi ha fatto stare molto male, ma d'altronde mi manca.
"Ma si, dai! Gioca con lui, magari riuscite a parlare e chiarite." mi da una pacca sul braccio e da lontano scorgo il pullman per tornare a casa, saluto il mio migliore amico e salgo sul bus.Dopo essere tornata a casa ed essermi fatta una doccia accendo la play e, all'istante, mi arriva l'invito da parte di Marko.
"Ciao Marko."
"Ciao Naomi, come va?" domanda come se non ci fosse nulla in sospeso; questo ragazzo mi stupisce sempre.
"Tutto bene, ho persino dimenticato Eddy, tu?" spiego con tono non troppi convinto.
"Già che hai specificato questo dettaglio significa che non lo hai per niente dimenticato; io tutto sommato bene, anche se è dura qua in Svizzera." dice e spalanco gli occhi: Svizzera?
"Svizzera?" domando stupita. In ogni caso ha ragione, Eddy non lo dimenticherò mai, soprattutto ora che è ricomparso nella mia vita.
"Si eh, sono in Svizzera, mi sono trasferito da un mesetto. Qua siamo tutti ricchi." mentre parla ride, mi è mancata questa risata.
STAI LEGGENDO
Io e te, anime affini
Teen FictionPensavo che dopo di lui non sarei riuscita a trovare un'altra persona in grado di farmi stare bene. Spero di essermi sbagliata. "Smettila!" esclamo ridendo, mentre continua a torturarmi la pelle con le dita. Ride e poi si ferma, guardandomi negli o...