Torno a casa riflettendo a tutto ciò che è successo in un singolo giorno.
Penso a quel simpatico ragazzo dai capelli scuri e ricci, ma poi scuoto il viso. Non posso e non voglio pensare ad altri ragazzi mentre sto con Roberto! Sarei una persona orribile. Però niente, non riesco a togliermelo dalla testa: quei suoi occhi bruni, ah quei suoi occhi bruni luccicanti al sole me li sognerò per tutta la notte; oppure le farfalle nello stomaco che mi ha provocato, e quei brividi.
Mi tiro un leggero schiaffo sulla nuca. "Smettila Naomi! Mica ti piace tanto Roberto?" domando a me stessa a bassa voce, sperando che nessuno mi abbia sentita.
Piano piano il sole cala e, finalmente, raggiungo casa di mia nonna. Entro nell'ascensore e mi guardo allo specchio, come sempre. Si, ammetto di essere molto vanitosa, anche se non mi piaccio completamente, amo il mio fisico: fianchi larghi, vita poco più stretta di essi, né grassa, né magra; però il mio viso non mi convince: ho i denti leggermente storti, le labbra troppo sottili, il naso lungo e le guance paffute; belli sono i miei capelli.
La porta dell'ascensore si apre ed entro in casa.
Rimango sorpresa nel vedere mia mamma già seduta a tavola. "Ciao mamma!" la abbraccio e passiamo tutta la serata a chiacchierare.
Saliamo in macchina.
"Come va con Roberto?" domanda mentre mette in moto l'auto.
"Non so, in se per se bene, però credo di star perdendo interesse." rispondo abbassando lo sguardo.
"Ma come?" dice stupita.
"Si-"
2 settimane dopo
"Mike, secondo te dovrei lasciarlo?" chiedo via telefono al ragazzo riccio.
"Secondo me se non ti interessa più si, non devi perdere tempo." afferma; intanto Manuel annuisce. E' veramente strano pensare al fatto che adesso Mikael è in Spagna e non lo vedrò per un mese intero. Questo non vuol dire che mi mancherà, però- okay, si mi mancherà.
"Manu, comunque mi sto sentendo con una." annuncia svogliato. Mi paralizzo. Ecco non ci voleva. Devo subito capire chi è.
"Come si chiama?" domando provando a fare solo e unicamente il ruolo dell'amica curiosa.
"Viola ed è nata nel duemilacinque, non ti dico altro che sennò vai a cercarla su Instagram."
"Ma ti pare, io!" e scoppio in una risata isterica. Si sente con una ragazza che ha un anno in più di lui? Non avrò mai speranze- A-aspetta, ma perché penso a quante chance ci sono quando sono ancora insieme con Roberto! Mi sento ridicola, non mi sono mai comportata così.
Tutti sghignazziamo e Manu gli da la buona fortuna. "Meglio stare single a vita!" soggiunge scherzosamente.
"Infatti, non voglio una relazione." dice.
"Ma se non vuoi una relazione perché ti senti con lei?" chiedo con voce stridula. Che senso ha?
"Punto primo: perché ti interessa; punto secondo: non lo so." risponde freddamente, che antipatico.
"Punto terzo: calmino." aggiungo ridendo. Sinceramente mi ha dato fastidio, ma non voglio darlo a vedere.
Ammetto che è veramente brutto parlare con Mike tramite uno schermo, mi piacerebbe guardarlo negli occhi e discutere di un argomento serio faccia a faccia; non capisco neppure il motivo per cui sono così impaziente di rivederlo.
Ci salutiamo e chiudiamo la chiamata. Decido di mettermi velocemente e bruscamente le scarpe bianche ed esco di casa, prendo il pullman diretto vicino la casa di Roberto e, appena scendo, suono il campanello.
"Chi è?" domanda una voce quasi robotica.
"Naomi!" esclamo e il cancelletto si apre.
"Che ci fai qui?" domanda il mio ragazzo.
"Devo parlarti." prendo con forza la sua manica e lo faccio sedere su una piccola sdraio posta nel suo verde e grande giardino.
"R-Roberto, um, devo dirti una cosa." prendo un grosso sospiro mentre il battito cardiaco aumenta.
"Io credo che sia meglio finirla qui, non me la sento di continuare questa relazione." sbotto d'un fiato e rimango paralizzata, non so con quale coraggio io lo abbia fatto.Lo osservo: ha gli occhi leggermente lucidi e la bocca spalancata, non sa cosa dire.
"Scusa, veramente mi dispiace." gli do un ultimo abbraccio ed esco dalla dimora. Una botta di libertà mi avvolge; so che sembra brutto da dire, ma finalmente! Finalmente mi sento libera e leggera.
Non so che tipo di scatto mi è preso, ma avevo la necessità di lasciarlo, di togliermi questo peso dalle spalle. Non che lui sia pessimo, anzi, è un ragazzo perfetto, però non riuscivo più a stargli vicino, avevo bisogno di spazio, come tutt'ora ho bisogno di spazio.
STAI LEGGENDO
Io e te, anime affini
Novela JuvenilPensavo che dopo di lui non sarei riuscita a trovare un'altra persona in grado di farmi stare bene. Spero di essermi sbagliata. "Smettila!" esclamo ridendo, mentre continua a torturarmi la pelle con le dita. Ride e poi si ferma, guardandomi negli o...